Cambio psicologo/psichiatra

Buongiorno,
da giugno sto seguendo un percorso di psicoterapia per dei problemi d'ansia generalizzata, ad oggi non ho visto grandi miglioramenti.
Ad Agosto ho incontrato una brava psichiatra che tra l'altro è anche psicologa cognitivo comportamentale e mi sono trovata (ho fatto solo la prima seduta) molto molto bene sia a livello personale che come modus operandi.
Settimana scorsa ne ho parlato con la mia psicologa, Le ho spiegato che secondo me mi farebbe bene cambiare percorso in quanto sempre secondo me la strada che ho scelto non va bene alla mia persona.
La reazione della mia psicologa non è stata molto positiva in quanto mi ha detto che secondo lei non ho bisogno di cambiare perché questo mio voler ricercare qualcuno che mi aiuti fa parte dell'ansia stessa e che dovrei farcela da sola.
Fin qui tutto bene, il ragionamento può anche starci, peccato che a fine seduta è saltata fuori con una frase che mi ha fatto capire che aveva sbagliato completamente persona, mi aveva presa per un'altra paziente!!!
Da questo ho capito che le stesse cose che dice a me sono le stesse che dice ad altri pazienti facendomi sentire solo un caso medico e non una persona.
Ora sono convinta più che mai a cambiare ma per iter della psicologa dovrei andare altre due volte per parlare con lei del fatto di cambiare o meno, come dovrei comportarmi? Ovviamente non mi fido più di lei, chi mi dice che in questi 3 mesi non le sia capitato altre volte che sbagliasse paziente?
Con la psicologa/psichiatra mi sono trovata veramente bene, la sento anche al di fuori dello studio (sempre per parlare dei miei problemi non in amicizia) e mi sembra che mi tratti più come una persona che come caso medico.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta 123 2
Gentile Utente,

<<Ora sono convinta più che mai a cambiare ma per iter della psicologa dovrei andare altre due volte per parlare con lei del fatto di cambiare o meno, come dovrei comportarmi?>>

Non esiste il DOVER andare altre due volte. La sua psicologa le consiglia questo, ma sta a lei decidere cosa è più o meno giusto per lei. Se non lo ritiene giusto può tranquillamente chiudere, senza doveri di nessun tipo se non quello di aver saldato tutte le sedute effettuate. Nessuno può obbligarla. Magari cerchi di capire come mai la sua psicologa insiste su questo punto, è probabile che sia per aiutarla nel cambiamento. Se ritiene che questa cosa possa essere utile per lei e per il suo futuro percorso, allora lo faccia.

La relazione con lo psicologo è molto importante, se con la nuova collega si sente più a suo agio vedrà che i risultati si faranno vedere.

Cordialmente,

Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Sbaglio a parte della sua psicologa, non analizzabile online, se desidera cambiare clinico, si ascolti

La motivazione alla relazione ed alla terapia fa parte della cura stessa.

Se non si fida più è inutile proseguire nel percorso intrapreso, sarebbe vano ed inutile

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
grazie ad entrambi per le veloci risposte, essendo abituata a pagare ad inizio seduta non sono tenuta quindi a dover saldare anche le due sedute che dovrei fare ma a cui non andrò (cosa che le ho detto)?
La mia psicologa ritiene sia utile che io vada ancora perché insiste nel fatto che non ho bisogno di una mano per guarire ma che devo farcela da sola (lo stesso discorso potrei farlo anche con lei allora.. che ci vado a fare???).
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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta 123 2
Ovviamente non dovrà pagare sedute non effettuate, ci mancherebbe.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>a fine seduta è saltata fuori con una frase che mi ha fatto capire che aveva sbagliato completamente persona, mi aveva presa per un'altra paziente!!!<<
ci potrebbe spiegare meglio questo passaggio?

Lei è libera di interrompere il trattamento quando vuole, ma credo sia importante comprendere alcuni punti, come ad es. il motivo per quale non si sta trovando bene con la Collega o il suo bisogno di sentire altri pareri (comprese le sue richieste on-line). Tutto questo per evitare un fallimento psicoterapico, attivando magari le stesse dinamiche disfunzionali.

>>non sono tenuta quindi a dover saldare anche le due sedute che dovrei fare ma a cui non andrò (cosa che le ho detto)?<<
dipende da come vi siete accordate, immagino che lei avrà firmato un consenso informato al trattamento sul quale viene esplicitato, qualora si decidesse di interrompere il percorso, di effettuare un ultimo incontro finalizzato alla sintesi del lavoro svolto fino a quel momento.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

legga il contratto terapeutico sottoscritto e le condizioni per recedere (es preavviso di quanti giorni).
Dopodichè può inviare una mail o una racc. A/R, comunicando alla professionista la Sua volontà di chiudere la terapia, rispettando quanto contenuto sul contratto terapeutico e precisando che le sedute annullate con anticipo NON saranno pagate, se questo è previsto dal contratto, come di solito avviene.
Di solito sul contratto terapeutico è contemplata questa condizione, ovvero le sedute annullate con largo anticipo (ad es. 24/48 h prima) non vengono addebitate, ma quelle non annullate e saltate o quelle annullate con preavviso non sufficiente sì.

Quanto al fatto di dover per forza effettuare due sedute per chiarire le Sue motivazioni, credo anche io che possa essere utile ad aiutarLa, ma Lei non è tenuto ad effettuarle, soprattutto se il rapporto di fiducia col curante è venuto meno.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Del Signore,
alla fine della scorsa seduta la psicologa mi ha detto che dalla prima volta che sono andata da lei (da quando avevo tentato di farmi fuori ingoiando un anello di fidanzamento) mi trovava molto migliorata ... peccato che non mi è mai passato per la testa di fare un gesto simile!!! Quando gliel'ho fatto notare è rimasta un attimo in silenzio e poi ha cercato di recuperare con frasi tipo "deve cercare di farcela da sola" ecc. ecc.
Il mio bisogno di sentire pareri è dato più che altro dal fatto che durante le mie sedute non ho mai ricevuto risposte anzi ho parlato sempre e solo io (tranne in un paio di sedute che mi ha dato dei consigli) e non capisco se questa è una cosa che mi può aiutare o meno.
Per quanto riguarda un contratto terapeutico (e mi rivolgo anche al gentile Dott. Pileci), non ho mai firmato nessun contratto, è stato fatto tutto a voce.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

le psicoterapie non sono tutte uguali; esistono psicoterapie più attive e prescrittive (come ad es. quella cognitivo-comportamentale) ed altre che lo sono meno, in cui il terapeuta interviene molto meno.
Quindi dipende dal modello teorico.

Se non c'è alcun contratto scritto, non è tenuta a comunicare nulla, se non per correttezza, esplicitando che ha già fatto l'ultima seduta.

Però, per la prossima volta, tenga presente che il contratto terapeutico è imprescindibile, così come il consenso informato al trattamento.
Tutte le modalità di svolgimento della psicoterapia devono essere chiare ed esplicitate ad entrambe le parti, proprio per evitare situazioni spiacevoli come questa.

Cordiali saluti,
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott.ssa,
purtroppo essendo la prima volta non sapevo fosse necessario un contratto, lo terrò presente per la prossima volta!