Comprensione di sé e problemi di relazione

Salve, sono una ragazza di 19 anni e il problema che da tempo mi assilla é prevalentemente di carattere amoroso. Ho avuto sostanzialmente una sola relazione che dura da circa 3 anni con un ragazzo che tiene tanto a me e fa di tutto per rendermi felice. Qualche tempo prima di stare con lui si era fatto avanti un altro ragazzo con cui si era instaurato un rapporto particolare in quanto già amici d'infanzia e dunque da sempre molto legati. Questo ragazzo mi piaceva molto, tuttavia mi sentivo piccola per cominciare una relazione seria (non sono una ragazza facile, né amo le classiche "storielle") con lui che era di qualche anno più grande di me e ho deciso di finirla lì, guastando stupidamente un bellissimo rapporto soprattutto di amicizia che col tempo sto cercando di ricostruire. Il fatto di non aver mai chiarito definitivamente le mie posizioni in questa mia prima "relazione" (anche se in realtà tra di noi non c'era stato nulla fuorché un abbraccio o qualche stretta di mano) in questo periodo della mia vita mi perseguita e non faccio altro che pensare a come sarebbe andata se fosse accaduto il contrario di ciò che é stato. Non migliora la situazione lui (il ragazzo della prima relazione), fidanzato ma palesemente legato ancora a me, cosa visibilissima in ciò che mi dice e mi scrive (nelle rarissime volte che ci sentiamo). Non posso dire di non essere felice con il mio attuale ragazzo, lui mi fa stare bene e la cosa é reciproca, solo che é come se un capitolo della mia vita fosse rimasto aperto e inconcluso. Sogno spesso di lasciare il mio attuale ragazzo per il primo e ciò mi mette in testa mille dubbi e perplessità e mi fa stare in pensiero intere giornate. Intanto non so come procedere, dato il caos che predomina nel mio cuore e non migliora la situazione la presenza di un mio carissimo amico che trovo davvero affascinante e che non smetto di sognare al pari del primo ragazzo. Il sogno é sempre lo stesso: questo mio amico o il primo ragazzo confessano di amarmi alla follia e io non ci penso su nemmeno per un attimo prima di decidere di lasciare il mio attuale ragazzo per uno di loro (dipende dal protagonista del sogno). Non so davvero che fare, non voglio soffrire né far soffrire persone a cui tengo davvero tanto. Vorrei imparare a conoscermi meglio, evitando di fare passi sbagliati che possano ripercuotersi in senso negativo nella mia vita. La cosa che mi fa stare peggio é che ho provato a parlarne con il mio ragazzo ma non sono riuscita ad esprimere tutto ciò che avevo dentro. Aspettando un vostro riscontro, vi ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Che tipo di educazione ha ricevuto in famiglia?
Rigida?
Restrittiva?
Come è stata amata?

Ha una vita sessuale con questo ragazzo?
Se si, è felice?

Forse la sua rigidità , adesso, inizia a farsi sentire, forse emerge prepotentemente il bisogno di mettersi in gioco, di conoscere e di conoscersi, di sperimentarsi, di amare...
Sembra scissa tra cuore e testa, tra ragione e passione, tra inconscio e coscienza....

I sogni parlano chiaro....c'è veramente tanto da conoscere oltre la sua coppia.

Le allego delle letture sull'amore

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Salve cara dr.ssa Valeria Randone.
Anzitutto grazie per aver risposto così velocemente alla mia richiesta di chiarimenti.
Adesso rispondo alle domande che mi ha posto.
Nel post che ho scritto in precedenza ho involontariamente omesso un punto caratterizzante della mia "relazione" con il primo ragazzo: la mia famiglia. Mia madre prevalentemente mi ha indotto a lasciar perdere perché troppo piccola e non "pronta a questo genere di cose" e io mi sono fidata ciecamente di lei, senza pensarci un attimo. L'educazione che ho ricevuto, in particolar modo in ambito sessuale, é molto restrittiva e rigida. Seppur a malincuore, devo dire che ciò che ho imparato sulla sessualità lo devo all'educazione, alla mia curiosità, alla mia voglia di conoscere e alla mia esperienza, non certo alla mia famiglia che considera il sesso come "tabù". Non posso comunque negare di aver ricevuto profondo affetto e amore da entrambi i miei genitori, che da sempre fanno di tutto per rendere felice me e mia sorella.
Detto questo, tornando alla sessualità e alla mia attuale relazione, dopo diverso tempo impiegato a distruggere quella barriera di ripugnanza che la mia famiglia aveva interposto tra me e il sesso, da circa un anno io e il mio ragazzo facciamo regolarmente l'amore. É un momento molto intimo in cui sono felice e sento che anche lui lo é e non lo faccio di certo solo per piacere.
Come lei ha giustamente detto la mia vita é scissa tra coscienza ed inconscio, tra cuore e ragione ed essendo una persona fin troppo razionale, forse non ho mai dato troppo spazio all'irrazionalità e alla passione che l'amore richiede.
Ho letto le letture che mi ha proposto e mi hanno fatto davvero riflettere, in particolare sul ruolo che la famiglia assume nell'educazione sessuale e sentimentale dei giovani.
Credo di aver risposto in modo esauriente ai suoi quesiti.

Cordialmente, G.P.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di averla aiutata a riflettere, le letture orientano, ma non curano...


"Come lei ha giustamente detto la mia vita é scissa tra coscienza ed inconscio, tra cuore e ragione ed essendo una persona fin troppo razionale, forse non ho mai dato troppo spazio all'irrazionalità e alla passione che l'amore ..."

Se dovesse avere ulteriori difficoltà, non esiti a richiedere una consulenza ne trarrà grande giovamento in termini di qualità di vita
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora.
Le chiedo solo un ultimo consiglio: crede sia meglio parlare con il mio ragazzo del problema o provare a risolverlo da sola? Credo la prenderebbe davvero male.

Cordialmente, G.P.