Preadolescente con problemi alimentari

Salve, mi trovo in una situazione delicata che non so proprio come gestire.
Ho 22 anni, per quattro anni ho vissuto lontana da casa con il compagno e padre di mia figlia. Per vari motivi adesso sono tornata in casa di mia madre con mia sorella che ha 12 anni e al seguito ho mia figlia di quasi 2 anni. Aggiungo che sono incinta di 8 mesi e partorirò qua vicina alla mia famiglia mentre il mio compagno sta andando all'estero.
Quest'estate per caso ho scoperto che mia sorella nascondeva carte di merendine, biscotti e quant'altro nell'armadio e nei suoi cassetti. Preoccupata ho scovato la password del suo tablet e ho scoperto cose agghiaccianti sul suo account youtube: playlist con video intitolati "suicidio" "autolesionismo" "anoressia e bulimia" e quant'altro.
In casa "rubava" di nascosto cibi di tutti i tipi, tra cui cose mie personali dalla mia stanza, merendine, etc. In genere queste cose in casa non sono presenti ma siccome sono tornata io mia madre li ha presi quasi esclusivamente per me. Una mattina si è mangiata mentre non eravamo presenti otto cornetti gelato di misura grande, un'altra volta si è fatta venire la diarrea perché ha mangiato un intero pacco di gomme alla frutta in una volta sola...

Siamo arrivati a mandarla in terapia convenzionata col comune, una volta alla settimana. Nel frattempo dobbiamo tenere tutto sotto chiave nella stanza dove dorme mia figlia, dove lei non può entrare ma se per sbaglio ci dimentichiamo qualcosa fuori non perde occasione di mangiare di nascosto (tipo la polvere di cacao per il latte, l'ha fatto due volte mangiando l'intero contenuto e ha mentito spudoratamente sul fatto quando era palese che l'avesse fatto visto che ha lasciato incrostato il pavimento e un mobile di cioccolato...)

Ho provato a incentivarla anche a curare di più la sua igiene personale (a tratti parecchio scarsa anche in situazioni delicate come il ciclo mestruale), a sistemare la sua stanza... ma niente. E' palesemente sovrappeso di almeno 30 kg, vedo mia madre esausta e la cosa mi manda in bestia.
Vedo mia sorella che continua a mentire in faccia a noi, ai nonni in maniera spudorata e non so davvero come comportarmi... Se siamo da sole in casa mi ritrovo a fare da sola tutte le faccende di casa mentre lei passa le sue giornate attaccate al tablet a guardare video di videogiochi che secondo me la mandano in ansia.

Ha un problema di apnee notturne che non può risolvere chirurgicamente se non perde peso ma sembra non capirlo. In questo periodo mia madre è costretta a dormire con lei perché va tenuta d'occhio anche la notte per la questione cibo ed incubi nottuni. Si brucia tutti i soldi che le vengono dati in cibo comprato fuori casa.

A un'amica di famiglia ha detto che vuole ammalarsi a tal punto da essere quasi in pericolo di vita così tutti si accorgono di lei e le vogliono bene. Non so più come comportarmi.

Aiutatemi a capire come devo approcciarmi con lei perché non so davvero come fare.

Grazie.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

la situazione che descrive è complessa e la sua sorellina sta attraversando sicuramente un periodo di grande sofferenza, se sta mettendo in atto un comportamento autolesionistico al fine di procurarsi la morte o comunque conseguenze gravi che attirino l'attenzione su di lei.
Sa da quanto tempo è iniziata questa situazione?
Ha coinciso con il suo ritorno a casa o con qualche altro cambiamento?

Il medico curante è informato di quello che sta accadendo?

E' un bene che abbiate deciso di farla seguire da uno psicologo, ma questo non significa che la famiglia non deve essere coinvolta nella terapia, come se il problema nascesse e terminasse all'interno della ragazzina che sta male.
Vostra madre è stata coinvolta dallo psicologo? E vostro padre?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Massaro io e mia sorella siamo figlie di padri diversi, suo padre è sparito dalla sua vita quando era davvero molto piccola e non la vede/sente da circa dieci anni (e per sentire intendo neanche un tanti auguri al compleanno).

Mia madre va da un collega della psicologa di mia sorella a parlare una volta alla settimana, ho provato a farmi coinvolgere anche solo per capire come comportarmi con lei perché mi rendo conto di essere in alcuni casi davvero molto rude con lei ma non riesco a essere accondiscendente con i suoi comportamenti quando vedo mia madre sofferente... Alla mia richiesta di andare a fare un colloquio con la sua terapeuta mia madre mi ha risposto in modo secco "NO, non è una cosa che ti compete".

Mi ritrovo a doverle gestire tutto il cibo, dalla colazione alla dose di cioccolato per la mattina se no non è gestibile... A scuola lei ha già dei disagi perché è DSA, come specifico dislessia. A scuola non viene ben vista per via dei suoi problemi di peso e non si comporta benissimo coi compagni definendoli a volte "stupidi" perché prendono voti più bassi di lei che è DSA e si sente superiore... Ovviamente come lei ben sa questo atteggiamento di superiorità non fa altro che alimentare il conflitto tra compagni di classe.

Io ho paura che la situazione venga presa sottogamba, siccome ho sofferto quando avevo la sua età di depressione e so ormai riconoscerne abbastanza bene alcuni sintomi ho paura che venga presa troppo tardi.

Abbiamo cercato di aiutarla in tutti i modi, diceva che non perdeva peso anche se stava a dieta cosa poi falsa perché ho scoperto il suo "cimitero di merendine", ci siamo anche rivolti a una naturopata per vedere se i fiori di Bach potevano aiutarla (pagando anche non poco) ma lei non li prende e mente sull'assunzione. La mandiamo a teatro una lezione a settimana e a cavallo due volte a settimana, l'unico posto, a sua detta, dove si sente felice e senza pensieri.

Addirittura a una delle signore che la segue per i compiti è arrivata a dire che mia madre vuole più bene al cane che a lei (??).

Io capisco che magari anche la presenza di mia figlia piccola può suscitare gelosia in mia sorella, ma io cerco in tutti i modi di non essere di peso... ma alla fin fine penso che comunque sono anche io parte della famiglia e che ho diritto di stare in casa se ho bisogno no?!

Grazie per la sua risposta tempestiva, aspetto vostre nuove.

[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non ho capito da quanto va avanti questa situazione: dal suo rientro in famiglia?
[#4]
dopo
Utente
Utente
No la situazione va avanti da mesi indietro ed è peggiorata in maniera smisurata quando è voluta restare a casa da sola un mese e mezzo in estate mentre mia madre lavorava.
Non so se la sua pediatra ne è a conoscenza, ma ne dubito.

Non so da quanto dura questa situazione, ho vissuto un anno all'estero ed ero assorbita da mia figlia e dal lavoro, comunque nessuno mi diceva mai niente quindi come sono caduta dalle nuvole è caduta dalle nuvole mia madre.

Inoltre il suo comportamento nei confronti del cibo è davvero preoccupante, appena finisce di mangiare (tra l'altro lei non mastica, letteralmente ingurgita il cibo) si lamenta che ha fame e che vuole mangiare e le si concede al massimo una carota. Il suo atteggiamento sembra proprio quello di un tossicodipendente che va alla ricerca della sua dose di droga...

Non saprei se ci sono stati altri cambiamenti, lei comunque ha sempre avuto problemi col mangiare, voleva sempre e solo mangiare anche quando era piccola. L'unica cosa che mi viene da pensare è che sia nato tutto da quando suo padre è andato via di casa... Io già tempo fa ancora prima di trasferirmi all'estero avevo fatto notare questi problemi che sono stati sminuiti con un "E' una fase sta crescendo" e siamo arrivati al punto che lei si sente in competizione con me e mia madre perché siamo di costituzione magre, specialmente si sente in conflitto con me che per anni ho mangiato tanto, di tutto e non prendevo peso ma dimagrivo (non era per me una cosa bella visto che ho dovuto fare anche dei controlli per il diabete e l'ipertiroidismo ma tanto lei non lo capisce).

Vorrei capire come comportarmi perché ci sono dei momenti dove vorrei solo sbatterle in faccia la realtà dei fatti e di darle una svegliata ed altri dove divento totalmente disinteressata alla cosa visto che tutto quello che ho fatto per lei si è rivelato inutile.
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La situazione mi sembra piuttosto grave e consiglierei di rivolgervi ad una struttura che si occupi di disturbi alimentari perchè di solito l'approccio più utile è multidisciplinare e perchè la psicoterapia (specie quando il paziente ha questa età) è preferibilmente familiare e non individuale.
Potreste ad esempio rivolgervi a questo centro ospedaliero:
http://www.infosalute.info/struttura.php?id=9

Anche se sua sorella le suscita molta rabbia è controproducente prenderla di petto e trattarla in modo duro, da momento che non è responsabile di quello che sta facendo e che sta solo cerando un modo (per quanto disfunzionale) di andare avanti. Si può pensare che cerchi di ottenere quell'amore che ha sentito venir meno sia per l'abbandono subito dal padre, sia per la solitudine che immagino sperimenti in casa, tanto che vostra madre non si era accorta di nulla. Suppongo che lavorando per mantenere la famiglia abbia poco tempo e sia stanca e stressata quando torna a casa, ma questo non fa alcuna differenza agli occhi della ragazzina che molto probabilmente si sente sola, ignorata e lontana dal vostro affetto.

Per questo motivo ogni sfuriata o gesto ostile che Lei può rivolgere a sua sorella, così come la sua indifferenza, non fa altro che confermarle che non vi importa di lei e che ce l'avete con lei, peggiorando la situazione. Bisogna avere pazienza e farle capire che siete preoccupate e non arrabbiate, che siete insomma dalla sua parte e non contro di lei.
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