Verginitá

Buonasera, mi chiami Sara, sono una ragazza di 31 anni, indipendente e spigliata, ma con un problema. A 31 anni sono ancora vergine. Non ho mai avuto un fidanzato anche se non sono di brutto aspetto. Anzi, ORA, mi ritengo una ragazza carina che dimostra anche molti meno anni di quelli che ho. Non rieso a capire, tengo a distanza gli uomini , non riesco a relazionarmi né a capire un loro eventuale interesse. In internet conosco persone, ma quando si arriva al dunque mi prende un'ansia che non mi permette di lasciarmi andare e "tentare". Non riesco a capire cosa mi blocchi ne a superare il problema.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Sara,

il suo blocco può dipendere da molte cause, che senza conoscerla non è possibile determinare con certezza: le farò quindi una serie di domande per aiutarla a inquadrare la situazione.

Non ha proprio mai avuto dei ragazzi?
La sua famiglia era contenta che lei si tenesse lontano dai maschi? L'hanno ostacolata nel suo eventuale interessarsi a loro o invece le hanno fatto pressioni perchè si trovasse un ragazzo e questo l'ha messa in difficoltà?

Ha avuto un'educazione rigida, che le ha trasmesso una visione negativa della sessualità?
E' successo qualcosa di traumatico nel suo passato o qualcosa che, anche non arrivando al trauma, l'ha spaventata?

Si è sentita giudicare brutta in passato e questo l'ha scoraggiata dall'avvicinarsi al mondo maschile anche quando non si è più sentita indesiderata o indesiderabile? Ci sono degli episodi significativi che riguardano questo punto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "Anzi, ORA, mi ritengo una ragazza carina".
Che cosa vuol dire? In passato non si riteneva carina?

"...quando si arriva al dunque mi prende un'ansia che non mi permette di lasciarmi andare e "tentare". "
Si riferisce al fatto di intraprendere una relazione sentimentale oppure ad avere una rapporto sessuale?

Si tratterebbe in effetti di due situazioni molto diverse che potranno essere trattate in maniera diversa, ma con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta (estremamente celere). Raccontandomi molto brevemente le posso dire che io sono di nazionalitá indiana. Sono stata adottata quando avevo tre anni, ma mi sono sempre sentita "diversa". Quando ero più giovane (e non c'era tutta la integrazione che c'é ora) certo il colore della pelle non mi aiutava molto, ma non ritengo questo la causa del mio "blocco". Quando ero più piccola ero in sovrappeso, non mi sentivo bella e certamente non ero la ragazzina corteggiata dai ragazzi. Ora che son cresciuta e dimagrita parecchio riconosco e so di essere una ragazza "bella" esteticamente, interessante a livello caratteriale, maca livello inconscio credo sempre che non potrei mai piacere a qualcuno, né a buttarmi e fare la prima mossa se incontro un ragazzo che mi potrebbe interessare. La mia famiglia é stata si abbastanza rigida nell'educazione, e io spesso pe non dare dei problemi ho sempre evitato di essere la ragazza che esce, va in discoteca e torna alle tre di notte (anche perchè non mi era concesso), finché con estremo sforzo mi sono presa la mia indipendenza, uscendo di casa, sperando che qualcosa nella mia vita cambiasse. Anche se non é successo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Viste le premesse che riferisce penso che il passo compiuto sia importante, ma che debba fare altra strada per superare la percezione di non poter davvero interessare a un ragazzo e la paura del rifiuto.
In quanto figlia adottiva è possibile fra l'altro che la tematica del rifiuto sia centrale nella sua vita e che il rapporto con l'altro sesso non sia l'unico aspetto che ne risente.
L'educazione rigida e la sua tendenza a essere ubbidiente e a non voler creare scompiglio o problemi hanno fatto sicuramente la loro parte nel determinare la situazione attuale.

Penso che sarebbe importante che lei si facesse seguire per un periodo da uno psicologo per lavorare su questi aspetti allo scopo di modificarli e di liberarsi dalle zavorre che sicuramente la limitano e la rendono poco serena.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara utente,
il suo racconto mi rimanda a quello di molti bambini, che hanno sperimentato i suoi vissuti, a volte, traumatici...

Sono stata adottata quando avevo tre anni, ma mi sono sempre sentita "diversa".

Diversa di non appartenere propriamente a questa famiglia?

Probabilmente e' proprio questo il punto su cui focalizzarsi e da cui iniziare un percorso di conoscenza di se'.

Mette in atto, e ripetutamente, dinamiche che la rendono "difensiva" di fronte al timore di non sapere a cosa andrà incontro e anche all'ambivalenza: desidero ma preferisco non sperimentare.

Probabilmente questo nucleo di disagio si connota per una storia complessa familiare e di personalità, all'interno della quale si inserisce, anche, tutto l'aspetto sessuale.

Ora che si è data il permesso di ascoltare i suoi bisogni, affidandosi a noi...

... propri ad affidarsi ad uno psicoterapeuta, che la aiuti ad individuare e ad elaborare questi vissuti dolorosi, da permetterle di iniziare cosi una vita sana e matura.. Di relazioni affettive e sessuali.

Di cuore..
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte. Lo so, giá da tempo pensavo che mi sarei dovuta affidare ad uno psicologo, ma mi sono sempre trovata "giustificazioni" per non farlo. Ora grazie ai vostri consulti credo proprio che troverò motivazioni per farmi aiutare.
Vi ringrazio molto

Sara
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Sarà,
forse sentiva solo il bisogno di essere "accolta" ed ascoltata... così da iniziare questo nuovo percorso di donna!

Un grosso in bocca al lupo e buona vita!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' una saggia decisione, non potrà che esserle utile lavorare sui punti critici dei quali ci ha parlato.

Ci aggiorni sulle novità quando lo desidera.
Le faccio tanti auguri,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Mi associo alle risposte già rivecute

La verginità , se voluta e non obbligata, non è una malattia....ma nel suo caso mi sembra l'espressione di un disagio.

Le allego delle letture che potrebbero farla riflettere, le legga e- se desidera- ne riparliamo.
La scelta del collega, mi sembra ottimale

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4106-l-intimita-impossibile-donne-vergini-adulte-e-matrimoni-bianchi.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it