Sociopatia
Salve, medici di medicitalia.it.
Ho 18 anni, e da qualche mese mi sono accorta di avere una sorta di "paura" nell'avvicinarmi alle persone. Ho paura di provare attrazione fisica per tutti. Ciò succede anche con mia madre, con mio fratello ecc..
Questa genere di ossessione é iniziata a marzo, quando ero fidanzata con un ragazzo. Ho finito per lasciarlo dicendogli cose del tipo: “forse mi piace un tuo amico, forse mi piace un altro ..”. In realtà erano tutte cose che non pensavo, e che la mia mente mi proponeva ogni giorno davanti per maturare una specie di "sensi di colpa" ed allontanarmi da lui.
Sono arrivata finanche a dirgli che sono omosessuale, anche se non credo di esserlo.
Quest'estate sono stata male perché mi mancava, e insieme é anche maturata una vera e propria paura di diventare gay. Passavo molte ore a pensarci. E questa paura mi sta ritornando.
Ho cominciato ad avere paura di uscire, passavo molte ore a letto, infatti inizialmente mi hanno diagnosticato una depressione. Mi hanno prescritto cipralex che pero' non ho preso.
Successivamente mi hanno diagnosticato un lieve doc e mi hanno prescritto xanax 0,5 mezza compressa a pranzo e mezza a cena. Questa era la soluzione anche ai miei problemi d'ansia e attacchi di panico che si facevano sempre più frequenti.
Il mese scorso ho allontanato un ragazzo che ci teneva davvero a me perché i miei pensieri mi dicevano “in realta ti piace quello, quell'altro.." e ora sto male per lui.
Aiutatemi, per favore. Non riesco ad amare più.
Ho 18 anni, e da qualche mese mi sono accorta di avere una sorta di "paura" nell'avvicinarmi alle persone. Ho paura di provare attrazione fisica per tutti. Ciò succede anche con mia madre, con mio fratello ecc..
Questa genere di ossessione é iniziata a marzo, quando ero fidanzata con un ragazzo. Ho finito per lasciarlo dicendogli cose del tipo: “forse mi piace un tuo amico, forse mi piace un altro ..”. In realtà erano tutte cose che non pensavo, e che la mia mente mi proponeva ogni giorno davanti per maturare una specie di "sensi di colpa" ed allontanarmi da lui.
Sono arrivata finanche a dirgli che sono omosessuale, anche se non credo di esserlo.
Quest'estate sono stata male perché mi mancava, e insieme é anche maturata una vera e propria paura di diventare gay. Passavo molte ore a pensarci. E questa paura mi sta ritornando.
Ho cominciato ad avere paura di uscire, passavo molte ore a letto, infatti inizialmente mi hanno diagnosticato una depressione. Mi hanno prescritto cipralex che pero' non ho preso.
Successivamente mi hanno diagnosticato un lieve doc e mi hanno prescritto xanax 0,5 mezza compressa a pranzo e mezza a cena. Questa era la soluzione anche ai miei problemi d'ansia e attacchi di panico che si facevano sempre più frequenti.
Il mese scorso ho allontanato un ragazzo che ci teneva davvero a me perché i miei pensieri mi dicevano “in realta ti piace quello, quell'altro.." e ora sto male per lui.
Aiutatemi, per favore. Non riesco ad amare più.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
Gentile ragazza, probabilmente si sta parlando proprio di doc.
Ovvio da sola non può affrontare il problema dal momento in cui sotto l'aspetto comportamentale ci sono interventi specifici che vanno effettuati con il supporto di uno specialista.
Uno psicologo-psicoteraputa è lo specialista di lezione.
intanto si faccia queste letture ed allegati
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
Ovvio da sola non può affrontare il problema dal momento in cui sotto l'aspetto comportamentale ci sono interventi specifici che vanno effettuati con il supporto di uno specialista.
Uno psicologo-psicoteraputa è lo specialista di lezione.
intanto si faccia queste letture ed allegati
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
19.7k 506 41
Gentile ragazza,
immagino sia stato il medico psichiatra a porre diagnosi, ma a mio avviso è necessario anche sentire di persona uno psicologo psicoterapeuta per impostare un trattamento specifico per quello che sembra essere soprattutto un problema d'ansia.
E' poi possibile che Lei si senta anche depressa se non riesce a districarsi nel problema.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti,
immagino sia stato il medico psichiatra a porre diagnosi, ma a mio avviso è necessario anche sentire di persona uno psicologo psicoterapeuta per impostare un trattamento specifico per quello che sembra essere soprattutto un problema d'ansia.
E' poi possibile che Lei si senta anche depressa se non riesce a districarsi nel problema.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
Comprensibile la sua preoccupazione ed accolgo le riflessioni di cui sopra.
In questo momento lei vive un grosso disagio, che le crea disorientamento anche sui punti fermi della vita di una persona, es. la famiglia.
È molto giovane e può recuperare il suo tempo.
Una diagnosi accurata va fatta da uno psichiatra, per eventuale valutazione farmacologica se necessaria, ma è indispensabile anche un approccio psicoterapeutico, per individuare le cause del suo disagio ed elaborare i vissuti, che le impediscono di vivere il quotidiano.
In situazioni complesse i due approcci vanno integrati e procedono di pari passo.
Noi non possiamo fornirle ulteriori strumenti, perché si deve avvalere di un setting adeguato, dove può iniziare a prendersi cura di se' con motivazione ed attivazione.
Può rivolgersi a centri privati della sua città: consultori, spazio giovani... dove si accede senza richiesta medica ed è gratuito.
Provi ad ascoltarsi e a pensare ad un cambiamento del suo spazio vitale.
Di cuore, un grosso in bocca al lupo.
Comprensibile la sua preoccupazione ed accolgo le riflessioni di cui sopra.
In questo momento lei vive un grosso disagio, che le crea disorientamento anche sui punti fermi della vita di una persona, es. la famiglia.
È molto giovane e può recuperare il suo tempo.
Una diagnosi accurata va fatta da uno psichiatra, per eventuale valutazione farmacologica se necessaria, ma è indispensabile anche un approccio psicoterapeutico, per individuare le cause del suo disagio ed elaborare i vissuti, che le impediscono di vivere il quotidiano.
In situazioni complesse i due approcci vanno integrati e procedono di pari passo.
Noi non possiamo fornirle ulteriori strumenti, perché si deve avvalere di un setting adeguato, dove può iniziare a prendersi cura di se' con motivazione ed attivazione.
Può rivolgersi a centri privati della sua città: consultori, spazio giovani... dove si accede senza richiesta medica ed è gratuito.
Provi ad ascoltarsi e a pensare ad un cambiamento del suo spazio vitale.
Di cuore, un grosso in bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 17/11/2014.
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