Ansia da prestazione

Gentili medi
Scrivo qui per esporvi il mio problema legato all'ansia da prestazione. Ho vent'anni,e ne soffro ormai da almeno un anno,in cui credo di aver evitato relazioni durature con ragazze proprio per questo motivo. Ho già letto numerosi consigli sul web, quasi tutti indicano di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto nel settore. Non avrei problemi a farlo,tuttavia mi piacerebbe quantomeno provare a risolvere la questione da solo. Ciò che mi lascia soprattutto interdetto e confuso,è che mi rendo conto di avere questo problema solo quando mi trovo sul letto con la mia nuova ragazza,da soli. Questo perché nelle ore precedenti dò il via a quel processo di auto sabotaggio che mi causa il problema. Ma se per esempio ci troviamo in un parco,in un qualsiasi posto in cui so che è impossibile avere un rapporto,è come se la mia mente fosse più libera,e allora il problema svanisce e le erezioni avvengono. Ma ,per esempio, se lei mi scrive "vieni ho casa libera",beh in quello stesso momento comincio a entrare in uno stato di pre allarme da cui nonostante gli sforzi non riesco a uscire. Grazie in anticipo per gli aiuti che mi darete
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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta 123 2
Gentile Utente,
dice di soffrire di questo disagio da un annetto. Prima come andava? È successo qualcosa nella sua vita prima dell'insorgenza della sintomatologia? Tenga presente però che non è semplice risolvere questa situazione in autonomia, si rischia di peggiorare i circoli viziosi che alimentano il problema, senza affrontare gli aspetti cruciali che le permetterebbero di elaborare meglio determinati vissuti ed emozioni.

Cordiali saluti,

Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net

[#2]
Dr.ssa Marianna Padovano Psicologo, Psicoterapeuta 3
Chiedere un consulto dove probabilmente le risponderanno degli psicologi e dire che vorrebbe provare a risolvere da solo è quantomeno rischioso, caro utente.
Concordo in toto col collega Epifani, e la invito a cercare un professionista che la possa aiutare ad uscire da questo circolo di ansia.

Cordialmente
dott.ssa Marianna Padovano
Studio Psicologico Anemos

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"nelle ore precedenti dò il via a quel processo di auto sabotaggio che mi causa il problema. "

Gent.le Utente,
quella che descrive è la cosiddetta ansia anticipatoria che alimenta una propensione al continuo automonitoraggio delle reazioni del proprio corpo, è un circolo vizioso che per essere spezzato ha bisogno di essere intercettato sul nascere e affrontato con un buon livello di autoconsapevolezza che deriva da un percorso di crescita personale che può realizzarsi solo attraverso l'incontro diretto con lo psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
la paura di non essere all'altezza, di non riuscire, del fallimento crea le premesse affinché la prestazione venga inficiata.
In questo modo il solo pensare di dover affrontare tale situazione scatena l'ansia anticipatoria.
Partendo da queste preoccupazioni infatti l'atto sessuale non viene vissuto come qualcosa di naturale, ma come una prova temuta e da superare.

<se lei mi scrive "vieni ho casa libera",beh in quello stesso momento comincio a entrare in uno stato di pre allarme da cui nonostante gli sforzi non riesco a uscire>
La convinzione di dover raggiungere a tutti i costi una tappa obbligata, di dover dimostrare di riuscirci, non le consente di approcciarsi all'intimità in modo più ludico e spontaneo come sarebbe opportuno, ma solo teso al risultato, andando in questo questo modo incontro proprio a ciò che più teme, il fallimento. Ogni fallimento poi contribuisce a rinforzare il problema.

Dato che il problema non è di recente comparsa il suggerimento è quello che lei già conosce, dovrebbe rivolgersi a un nostro collega direttamente.
Può usufruire del servizio pubblico rivolgendosi al Consultorio ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica e l'accesso è gratuito.
Provi ad informarsi per un primo colloquio.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Sono stato fidanzato per due anni con una ragazza,con la quale ho sempre avuto rapporti regolari. Negli ultimi 3-4 mesi della nostra storia,però,complice anche il logoramento del rapporto, è venuto a mancare anche il sesso,e da lì la rottura. Ora è passato quasi un anno e mezzo,e Solo adesso mi rendo conto che già allora soffrivo forse di una certa ansia dovuta forse ad un fallimento capitato in precedenza. La cosa assurda è che mi capitava di eccitarmi anche solo accarezzando la gamba della mia compagna di banco,a scuola,mentre quando la mia ragazza veniva a casa mia,zero. Ho pensato che fosse solo una conseguenza del fatto che non c'era più attrazione e che la storia fosse ormai finita,ma da lì in poi ho evitato di legarmi ad altre ragazze,preferendo rapporti occasionali e mai completi. Adesso ho iniziato una nuova storia con una ragazza, lei era vergine e sono riuscito ad avere un primo rapporto qualche giorno fa. Ma proprio ieri ,dal momento in cui mi ha scritto di venire a casa sua,l ansia è tornata ed è andata male. E così tutta la fiducia in me che avevo riacquistato dopo quel rapporto di tre giorni fa,l'ho persa. Adesso non so cosa fare,questa ragazza mi piace moltissimo, non saprei come gestire questa situazione,non voglio lasciarla,sarebbe orribile farlo dopo che si è concessa a me per la prima volta.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
se ogni volta che deve avere un rapporto sessuale la sua aspettativa si carica del desiderio di rivalsa rischia di peggiorare ulteriormente la situazione, alimentando la propensione al controllo e la frustrazione.
Avrebbe bisogno di sospendere questo atteggiamento così severamente giudicante e concedersi la possibilità di entrare in relazione con l'altro non per dimostrare le sue capacità ma per il piacere di vivere e condividere le proprie emozioni e quelle del partner.
[#7]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
accolgo pienamente la riflessione della collega.. proviamo a non avere aspettative.

Viviamoci il momento con serenità: la relazione, la fiducia vanno costruite senza fretta e senza pretese alcune.
Concentriamoci sulle coccole, sullo sguardo, sulle carezze e quanto di meraviglioso ci possa essere nella "sintonia" tra due persone.

Condividete da poco queste emozioni, per cui c'è il timore di false aspettative.

Datevi tempo per fidarsi ed affidarsi.

Certo è che, se questa condizione dovesse persistere e crearle forte disagio nel quotidiano, allora sarebbe opportuno chiedere un confronto professionale, per identificare e chiarificare il disagio, per poi elaborare e ristrutturare il suo spazio vitale

Intanto proviamo a riflettere..

Di cuore
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.

La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.

La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.

Le allego un canale salute, un video e delle letture



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie a tutti per le risposte. Per un consulto sarebbe meglio rivolgersi ad uno psicologo o piu specificatamente ad un sessuologo?
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Psicoterapeuta, possibilmente con formazione in Sessuologia.

Un caro saluto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Sarebbe indicato uno psicologo psicoterapeuta. Per questo genere di problematiche si rivelerebbero particolarmente indicati approcci attivi e focalizzati.

Se ha la possibilità di rivolgersi a un privato può leggere questo articolo per meglio orientarsi nella scelta del professionista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Se invece intende rivolgersi al servizio pubblico non potrà scegliere direttamente specialista e orientamento, ma troverà comunque ottimi professionisti.

Se crede ci potrà far sapere in futuro

Cati auguri

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