Può avermi lasciato per quel

Buonasera,
mi trovo a chiedere un consulto di esperti per una situazione che mi fa stare male e che sta diventando quasi un'ossessione.
Ho 32 anni, la scorsa primavera inizio una relazione con un mio collega più piccolo di me di 5 anni. E' lui a farsi avanti, in maniera timida e quasi insicura si avvicina a me, prima chiacchieriamo, poi mi chiede il numero, ci sentiamo e alla fine mi chiede di uscire. Io inizialmente ero quasi esitante, ma poi mi faccio trascinare da quel suo modo di fare dolce, quasi impacciato, vedo in lui qualcosa che negli uomini precedenti non avevo mai trovato. Così cominciamo a frequentarci, le cose vanno bene, io sono felice, penso di aver trovato finalmente, dopo una serie di delusioni, l'uomo che mi renderà felice.
Noto qualcosa di strano, ovvero passa un mese..e lui ancora non ci "prova"!. O meglio, mi riempie di tanti, tanti baci appassionati, carezze, parole dolci, sento chiaramente che le piaccio, che mi desidera, ma non andiamo mai oltre la masturbazione. Io penso che a differenza di tanti uomini precedenti lui mi sta rispettando, non me en faccio un problema, non ho fretta, Però con il tempo comincio a capire che c'è qualcosa di strano, che forse questo suo "rimandare" c'è dell'altro..E così arriva la nostra prima volta e li emerge il "problema": lui è agitato, nervoso, suda e ha una risata nervosa..capisco che non riesce ad avere un'erezione. Questo succede anche la volta dopo, e quella dopo ancora, e così via. Capisco il suo evidente disagio, ma penso sia qualcosa che co il tempo , conoscendoci meglio, possiamo risolvere. In fondo volevo stare solo con lui e mi bastava. Passano i mesi e lui cambia, diventa freddo, e nel giro di pochissimo tempo cambia e diventa un'altra persona. Finchè un giorno mi dice che vuole troncare, dopo tre mesi, la nostra relazione. il motivo? dice che ha conosciuto un'altra. Io istintivamente non gli credo (o forse non voglio credergli), ma ho come la sensazione che abbia voluto trovare la scusa più secca per non darmi spiegazioni.
Ora mi ritrovo ancora a pensare a lui, ci sto male, nonostante sia stata una storia di soli 3 mesi, io ci credevo in quella storia, sentivo che lui teneva a me veramente, e non mi spiego come tutto sia cambiato così bruscamente per lui. Ho più volte cercato di domandargli il motivo della sua decisione, del suo cambiamento repentino ma nulla, mai nessuna risposta. Abbiamo lavorato un altro mese insieme dopo quel giorno senza nemmeno guardarci in faccia. A natale, inspiegabilmente mi arriva un suo messaggio di auguri.
Quello che chiedo: può essere stato il suo problema a livello sessuale la causa del suo allontanamento? può un problema di erezione indurre un uomo a troncare una reazione? se è vero che ci sia un'altra, può essere che il problema sia stata allora io? Lo chiedo perché non so più che spiegazione darmi.
Grazie mille.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, in fondo questa vostra storia non sarebbe potuta andare avanti in quel modo.. deludente per entrambi, comprendo la sua rabbia e la sua delusione , ma forse non dovrebbe perdere altro tempo a domandarsi perchè, perchè lui così, perchè lui invece, che avesse problemi è chiaro, di sicurezza , di autostima, problemi anche fisici .. non lo sappiamo, così ha tagliato l'angolo, tirato su una storia, gli auguri per fair play, magari si sentiva in colpa.
".Può essere che il problema sia stata allora io ?"
Ecco è questo che lei non deve pensare.. in via assoluta.
Sono problemi suoi, di lui..che se li risolva.
Lei invece si faccia aiutare a non pensarci più, a non sentirsi valutata negativamente , a riprendere la sua vita , a non .. starci male ..se lui era onesto le parlava chiaramente, dei suoi problemi e della sua vita..
Coraggio, girare pagina bisogna .. !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile prof.ssa,
la ringrazio moltissimo per la sua risposta così immediata.
E mi solleva sentire pareri esperti su questa situazione che onestamente non pensavo nemmeno io che a distanza di mesi mi facesse stare ancora male.
Il fatto è che non riesco a prendere atto dentro di me che, come dice giustamente lei , il problema di questo fallimento non sono stata io. Ma la mia sensazione è purtroppo sempre quella. So di non aver fatto mai pesare a lui il suo problema, proprio perché per me, veramente, non lo era , perlomeno non ancora in quella fase iniziale del rapporto. Mi chiedo se invece affrontandolo anziché facendo finta di niente le cose potevano andare diversamente.
Lei comunque crede che quella problematica, unita ovviamente ad una bassa autostima e sicurezza possa aver portato lui alla via più facile, del "troncare" tutto per evitare successive frustrazioni? E' la storia dell " altra" può essere a questo punto qualcosa di inventato per non darmi quel tipo di spiegazione per lui imbarazzante? Perché mi chiedo, se lui sa di avere quel tipo di problema, dove ha trovato la sicurezza per buttarsi con tanta facilità in un'altra storia, con una ragazza che diceva di conoscere appena, dopo che con me ci ha messo un mese a chiedermi di uscire, e altrettanto per avere (tentare) un rapporto sessuale?
Grazie ancora.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< può essere stato il suo problema a livello sessuale la causa del suo allontanamento? può un problema di erezione indurre un uomo a troncare una reazione? >


Gentile Signora,

Rispondo si.

Questo è il racconto di diversi uomini che, spesso, mi "confessano" in ambulatorio: meglio rinunciare, perdere la possibilità di un amore che fare o continuare a fare brutta figura.

Per un uomo è davvero umiliante non comprendere perché proprio la sessualità, soprattutto se c'è desiderio, debba scemare così...

Non è lei la sua causa, confermo!

Questo, inoltre, è il cruccio di molte donne, che si trovano a vivere questa situazione.

Peccato, perché insieme avreste potuto con consulenze mirate (andrologo e psicosessuologo) riuscire ad avere una diagnosi corretta ed una terapia adeguata.


Oltretutto escluderei, a priori, la presenza di un'altra donna... non sarebbe affatto semplice, dopo un "fallimento" così evidente, nonostante l'attrazione e il desiderio manifestati.


Comprendo il suo rammarico e chissà... potrebbe in qualche modo dirgli che, assieme, avreste potuto affrontare il disagio.


Provi a riflettere e a continuare a prendersi cura di se' con il rispetto che merita.



Di cuore
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott.ssa per questa sua risposta esaustiva.
In qualche modo mi sento rassicurata sul fatto che forse posso avere quantomeno una spiegazione probabile della sua fuga, e che la storia dell' "altra" sia come avevo immaginato poco credibile ( nonostante questo può capire come, dicendomi che aveva conosciuto un'altra, lui, forse inconsapevolmente, o forse anche si, mi ha ferito due volte).
Come dice lei io avrei cercato magari più avanti, di affrontare la cosa con l'aiuto di un esperto, se lui non avesse voluto subito mollare, ma essendo un rapporto che era appena iniziato ho voluto evitare di affrontare il discorso io per prima. Anche perché pensavo che ci sarebbe stato tempo..
Magari un giorno troverò il coraggio di provare di nuovo a parlargli, anche se sinceramente ho paura di un'altra sua "non risposta". Ho paura che facendomi di nuovo sentire lui potrebbe provare fastidio, o magari vorrebbe anche lui riavvicinarsi a me ma è deciso sul fatto che ormai la storia è finita.
Nel frattempo cerco di andare avanti , e come dice lei di prendermi cura di me..
Grazie ancora!
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Magari un giorno troverò il coraggio di provare di nuovo a parlargli, anche se sinceramente ho paura di un'altra sua "non risposta".

Ho paura che facendomi di nuovo sentire lui potrebbe provare fastidio, o magari vorrebbe anche lui riavvicinarsi a me ma è deciso sul fatto che ormai la storia è finita..>


Gentilissima,

comprensibile la sua posizione e motivazione... mi sento solo di sollecitarla ad ascoltare i suoi bisogni e a seguire il suo "cuore", facendo scelte in libero arbitrio.

Ognuno di noi può far fronte al suo potere personale, per cui si fidi e si affidi a se stessa.



Un augurio,

di cuore
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mia cara, con la Collega, penso che questa .. altra.. lui se la sia inventata, perchè è la via più semplice, il problema era salvarsi la faccia , centrato com'è sul sè...
Smetta di pensare ..se io avessi fatto.. consigliato una psicoterapia , un sessuologo.. cominciare così .. davvero vorrebbe fare una vita in salita..?
a un certo punto lei, sanamente non se l'è più sentita..Appunto.
Un augurio di buon anno e buona vita...
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
effettivamente anche io ho pensato che inventarsi la storia con un'altra sia servito in primis a lui , per rafforzare, pur con la menzogna il suo "ego" maschile danneggiato. E non nego che in uno dei miei sfoghi tramite i tanti messaggi senza risposta gliel' ho anche fatto presente questo mio pensiero. Magari in quel periodo lavoravamo insieme e avrà pensato che se la voce della nostra rottura si fosse diffusa, così come è stato, lui così si sarebbe salvato la faccia . Una voce che mi è arrivata da un collega in comune (suo amico) è che lui ha deciso di lasciarmi perché si sentiva "soffocato" da me, altra cosa non vera. Ho sempre dato però relativa importanza a tali voci, perché anche se fosse, è ovvio che ai suoi colleghi/amici maschi che chi gli chiedevano spiegazioni lui non poteva raccontare come stavano veramente le cose tra noi.
Se penso a quello che lui mi ha fatto passare con il suo improvviso e non motivato distacco,alla cattiveria che ha avuto nell'inventarsi oltretutto la storia con un'altra, allora provo una forte rabbia.
Se penso però che il suo cambiamento può esser stato dovuto al problema di cui lui in fondo non ha colpa, e che gli procurava un malessere in primis a lui, malessere che io percepivo, allora non provo più rabbia ma tristezza. Le mie amiche mi hanno detto che sono troppo "crocerossina" e magari hanno ragione! Il problema è ripensare alla felicità di quei primi brevi mesi (tra di me temevo che sembrava troppo bello per essere vero) alle attenzioni che mi dava, alla sua costante presenza e dolcezza, a come mi guardava, ho come la sensazione di aver perso qualcosa di importante, e che dati i miei trascorsi potrei ritrovare a fatica. E' questo che mi ha spinto, e a volte ancora mi spinge, a "riprovarci" ad avere un dialogo con lui . Penso che se ci sto così male allora forse valeva la pena provare a portare avanti quella storia, nonostante quel problema che magari con un pò di tempo si poteva superare. Probabile magari che non sarebbe funzionata comunque la storia chissà. Ma magari si...e questo non mi fa andare avanti! Ho superato molto più velocemente la fine di storie più lunghe, paradossalmente, stavolta sembra che proprio non riesco a farmene una ragione!
Ringrazio per l'ascolto, e per i preziosi consigli!

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Se penso a quello che lui mi ha fatto passare con il suo improvviso e non motivato distacco,alla cattiveria che ha avuto nell'inventarsi oltretutto la storia con un'altra, allora provo una forte rabbia.. >


Gentilissima,

questo è comprensibile, perché ha bisogno di una verità chiara... cosa che non è per lui, come le ho ben spiegato sopra: scattano dei meccanismi, che vanno oltre l'interesse e il desiderio!


Se pensa, invece, che la sua motivazione non è di pesa da lei, cara Signora, allora riuscirà a guardare con occhi altri...


Ad oggi non può che accogliere la decisione di questo uomo, anche se ciò che ipotizziamo sarebbe il suo bisogno di essere accolto e compreso.



Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Legga com'è complesso e sfaccettato il mondo della mancanza d'erezione...troverá letture, canali salute ed una video intervista.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

La risposta alla sua domanda è si.
Può averla lasciata per non affrontare il d.e che lo obbliga ad occuparsi di molto altro rispetto alla ristretta zona genitalica...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa,
la ringrazio , sono molto curiosa di leggere le letture da lei consigliate. E magari saranno da spunto per fare qualche altra domanda in merito!
Le vostre risposte mi sono di conforto perché mi stanno rendendo più chiara la situazione.
Il mio timore è anche quello di non aver avuto la reazione giusta in merito al suo problema, anche se in quella fase così prematura della nostra storia, io più che "sdrammatizzare" e dirgli "sono cose che possono capitare non ti preoccupare", non sapevo proprio cosa fare. Avevo paura di aumentare il suo disagio. Forse nel momento in cui lui si stava allontanando dovevo capire che il motivo poteva esserne questo ,e prendere più di petto la situazione. Ma purtroppo questa domande me le sono cominciata a fare dopo, quando lui mi aveva già lasciato, e ho cominciato a osservare la situazione con più distacco. Credo di essere ripetitiva e mi scuso ma questo sfogo mi è molto utile!
Cordiali saluti
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Forse nel momento in cui lui si stava allontanando dovevo capire che il motivo poteva esserne questo ,e prendere più di petto la situazione.

Ma purtroppo questa domande me le sono cominciata a fare dopo, quando lui mi aveva già lasciato, e ho cominciato a osservare la situazione con più distacco >


Non saranno i sensi di colpa ad aiutarla, perché ha fatto ciò che era plausibile in quel momento!


Non ha sbagliato nulla.


Sii serena,

di cuore...



[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott.ssa!
effettivamente voglio evitare quantomeno di sentirmi in colpa..

La saluto cordialmente.
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