Aiutatemi a capire

Buongiorno! spero che qualcuno di voi posa aiutarmi a capire che succede e perchè succede.
Brevemente: nel 2008 ho avuto attacchi di panico che per fortuna non si sono mai piu ripresenati dopo una cura fatta per ca. sette mesi. Ca. cinque anni dopo decido di prendere la pillola anticoncezionale perchè era un periodo troppo pieno e non potevo permettermi una gravdanza. Bene.. sono riuscita a prenderla per un mese e mezzo trascorso il quale ho dovuto buttare via tutto e ricorrere ad ansiolitici poichè mi aveva creato uno stato depresso. Da quel momento, e superatolo, qualcosa in me è cambiato. Premetto: sono una ragazza solare e tenace, diciamo difficile da abbattere; eppure da quel momento ogni tanto mi capita di non stare bene. Specialmente in concomitanza all'arrivo del ciclo.. è come se tornasse d'impulso un primo pensiero negativo che poi fa si ne susseguano altri; o meglio arriva il pensiero negativo, mi dico di non pensarci, e viene subito scavalcato da un altro. I pensieri sono sempre gli stessi, errori passati (sia dell'infanzia che dell'adolescenza) che mi fanno sentire triste e impotente, poichè non posso far nulla per cancellarli. E lo strascico me lo porto dietro per una quindicina di giorni finchè non mi convinco di non pensarci, che sono cose passate, errori di una bambina, errori che fanno crescere... e cosi tutto passa e torna la normalità.
Ho provato un annetto fa durante un episodio ad andare da una psicologa.. ma sono uscita dalla saletta che stavo peggio di come sono entrata..
Perchè??? cosa mi succede??
Qualcuno puo aiutarmi a capire e soprattutto a capire come fare a far si che nn capiti piu??
Grazie mille!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Ho provato un annetto fa durante un episodio ad andare da una psicologa.. ma sono uscita dalla saletta che stavo peggio di come sono entrata..>>

Gentile Utente,
ciò significa che dalla collega ha effettuato una sola seduta?
Con quali aspettative si era recata dalla psicologa?
Quali proposte di intervento le sono state fatte?

Ha già parlato con il suo ginecologo della concomitanza che ha notato tra le modificazioni ormonali legate al ciclo e la flessione dell'umore e il ripresentarsi della problematica ansiosa di cui ha sofferto in passato?

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Buongiorno dottoressa! Intanto grazie per la sua risposta!!
Si, lo confermo, solo una seduta, la prima.. conoscitiva. Io volevo eliminare il problema perchè mi rende triste.. voglio stare bene! Ma non so che sia successo. Quando sono uscita stavo di nuovo male e mi sono arresa da stupida; ma mi sono arresa anche perchè sono episodi isolati.. che hanno distanze lunghe anche di mesi.
La psicologa mi aveva proposto un percorso atto ad accettare gli errori e a lasciarli alle spalle, ed una terapia fatta anche con un qualcosa tipo 'ipnotismo' perchè mi era anche successo che la troppa ansia mi portasse a temere di potermi fare del male (cosa che giuro non potrei mai fare perchè non ne ho motivo).
Con il mio ginecologo ne avevo parlato; lui disse che cio che mi era stato prescritto è a bassissimo dosaggio ormonale e che quindi se non riuscivo a sopportare quello poteva essere un problema sopportare il resto.Tra l'altro devo essere sincera, io non sono mai stata del tutto convinta a volerla prendere.

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

i collegamenti tra ciclo, pillola, mestruazioni, stato dell'umore li ha fatti Lei oppue il / la Sua ginecologa, o medico?

>>era un periodo troppo pieno e non potevo permettermi una gravdanza<<
Queta gravidanda Lei la desiderava se non fosse stato per la situazione?

Gli attacchi di panico, risalenti a 8 anni fa, sono stati curati solo farmacologicamente?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Buongiorno dottoressa! Grazie anche a lei della cortese risposta!

I collegamenti li ho fatti io cercando di studiarmi un po, poichè sono, o comunque appaiono, tutte conseguenze. Lo stato depresso ha iniziato a manifestarsi con l'inizio dell'assunzione della pillola e l'interruzione li ha attenuati (anche se comunque ho dovuto poi fare una cura di ansiolitici per ristabilirmi). L'allerta e il pensiero negativo scatta in concomitanza alle mestruazioni, sempre, e mai in altri momenti.

Per il discorso gravidanza, In quel momento sinceramente non era tra i miei pensieri. Perche non avrei potuto permetterla: a lavoro attendevo il contratto indeterminato, dovevo concludere esami universitari ed il mio ragazzo non era fisso lavorativamente.

Per cio che riguarda gli attacchi di panico: non sono mai stata da uno psicologo.. diciamo che il mio 'psicologo' era il mio medico di base. Lui mi ha aiutata molto, devo essere sincera; Mi ascoltava, cercava di farmi capire trovando le giuste parole.. insomma, svolgeva i due ruoli contemporaneamente. E ovviamente per quei sei/sette mesi assumevo un farmaco.
[#5]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
rispetto alla flessione del tono dell'umore e l'irritabilità nel periodo premestruale, la invito a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/305-sindrome-premestruale.html

Tenga inoltre conto del fatto che (secondo il modello bio-psico-sociale) ogni condizione di salute o malattia è conseguenza dell'interazione tra componenti biologiche, psicologiche e sociali/relazionali.

Senza nulla togliere al suo medico di base, se non ha una specifica formazione in psicoterapia, il suo ruolo di "ascoltatore" e "dispensatore di consigli" non è certamente assimilabile a quello di uno psicoterapeuta.
Sebbene le problematiche descritte si ripresentino sporadicamente nella sua vita, forse potrebbe pensare di affrontarle una volta per tutte nella sede adeguata...e mi piace credere che a tal proposito non sia casuale il suo scrivere a MI nella sezione Psicologia...
Se non si è trovata a suo agio con le proposte della collega da cui è già stata in passato, si informi maggiormente nella ricerca di un professionista più adatto a Lei, ricordando che -per fortuna!- noi non possediamo bacchette magiche che facciano svanire in un sol botto i problemi, ma che intraprendere una psicoterapia comporta un grande "lavoro" emotivo per il paziente. Il che significa che, a volte, per poter tornare a stare meglio è indispensabile attraversare la sofferenza.
Legga qui per ulteriori riflessioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html

Nella speranza di esserle stata d'aiuto, le rinnovo i miei saluti.

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente.

<<diciamo che il mio 'psicologo' era il mio medico di base. Lui mi ha aiutata molto, devo essere sincera; Mi ascoltava, cercava di farmi capire trovando le giuste parole.. insomma, svolgeva i due ruoli contemporaneamente.<<

Non è proprio possibile svolgere i due ruoli, soprattutto quando per uno dei quali non si è preparati (è come se lo psicologo contemporaneamente volesse fare il medico). E infatti è qui a interpellarci.


Il consiglio è quello di seguire una psicoterapia adeguata al problema.

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