Non piaccio alle donne e non so più cosa fare

Gentili Dottori,

chiedo un consulto sempre per questo mio problema con le donne. Va bene la terapia, che già sto seguendo, ma ho proprio bisogno di sapere come muovermi per poter finalmente piacere a qualcuna. Eh si....dico così perché sono certo di non essere mai piaciuto a nessuna: mi sono illuso diverse volte, scambiando semplice simpatia o stima per interesse di altro tipo, ma mi sono reso conto che mai nessuna abbia mai lontanamente pensato a me come partner sessuale/sentimentale.
Alla semplice sfortuna non credo più, né credo agli amici che dicono "sei il ragazzo che tutte sognano" o "abbi pazienza che quella giusta arriverà" e cose di questo genere.
Non posso non ricondurre i motivi del mio insuccesso al mio aspetto fisico: sono basso 162 cm, non ho le spalle larghe né i muscoli. Sono dimagrito di 27-28 chili e, almeno, non sono più obeso, ma il problema rimane e salta a galla ad esempio nei siti di incontro online, dove l'immagine la fa da padrona: le ragazze leggono i miei messaggi, controllano il mio profilo e non si fanno più vive.
Mi rendo conto che l'aspetto fisico non è tutto, ma evidentemente le ragazze non vedono in me qualcosa che vada a compensare l'aspetto non proprio attraente.
Non ho particolari problemi di timidezza né a "relazionarmi" col sesso opposto. Ma è come se sesso e amore fossero a me esclusi. Ogniqualvolta ci provo con una ragazza che conosco, mi ritrovo in situazioni ambigue, tira e molla, muri insormontabili. Situazioni che mi fanno star male e finiscono con un rifiuto, e che mi hanno causato una specie di fobia del corteggiamento. Credo che non corteggerò mai più nessuna e, a dire il vero, non credo che il corteggiamento abbia un senso.
Non ho ben chiaro cosa fare per migliorare la situazione. Più volte ho pensato di mollare, rinunciare ad una vita sessuale e sentimentale, anche con l'aiuto di farmaci (penso alla castrazione chimica).

Vi ringrazio anticipatamente per le Vostre risposte!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Situazioni che mi fanno star male e finiscono con un rifiuto, e che mi hanno causato una specie di fobia del corteggiamento. Credo che non corteggerò mai più nessuna e, a dire il vero, non credo che il corteggiamento abbia un senso."

Gentile Utente,

nella terapia che sta già seguendo, quali soluzioni sono state pensate per superare questo problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Angela Pileci,

francamente non so rispondere alla sua domanda. Mi è chiaro che stiamo lavorando con lo psicologo su me stesso, ma non comprendo in fondo come e in che direzione. Posso dirLe che, inizialmente, mi è stato consigliato di smettere questa "ricerca ossessiva" di una compagna e di concentrarmi su altro. Cosa che ho effettivamente fatto, trovando inaspettate soddisfazioni in quella che è la mia passione (la musica). In seguito sono tornato a sentire questo mio bisogno affettivo e un desiderio sessuale forse mai sperimentato prima (e soddisfatto purtroppo solo con rapporti a pagamento). Secondo il mio psicologo adesso non dovrei temere le situazioni di cui sopra: dice che sono una persona diversa, con le sue soddisfazioni in campo musicale, in via di integrazione nella mia nuova vita all'estero e seguito da uno psicoterapeuta. Ma per me il problema rimane.
Pensavo di aver trovato una ragazza a cui interessassi, ma dopo qualche timido tentativo mi rendo conto che ci sia solo simpatia e che possa nascere amicizia, non altro. Forse la soluzione pensata dal mio psicologo è quella di non dover cercare quella sicurezza di riuscita di cui sento il bisogno per provarci con una ragazza...

La ringrazio per la tempestiva risposta!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

di solito per difficoltà specifiche, si attuano soluzioni (anche comportamentali) specifiche, concordate con il terapeuta, in modo tale da permettere al pz di sperimentarsi gradualmente.
Tuttavia, di solito chi ha queste difficoltà ha anche una difficoltà nell'idea di poter piacere agli altri e di autostima.
Quindi un lavoro generico non va bene, ma devono essere messi a fuoco obiettivi molto specifici su cui si lavora in terapia per raggiungerli.
Quali sono gli obiettivi terapeutici, se li avete fissati?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Angela Pileci,

non abbiamo ancora mai parlato di soluzioni comportamentali da sperimentare, anzi si è più volte detto che non devo pensare a comportamenti/azioni da effettuare, come non ci penso con gli amici...

L'unico obiettivo che, al momento, mi è chiaro è quello di diventare un po' più "naturale", anche tirando fuori quelle parti di me che possibilmente non mi piacciono e che, finora, quando escono escono da sole ma con gli interessi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"si è più volte detto che non devo pensare a comportamenti/azioni da effettuare, come non ci penso con gli amici..."

Gentile Utente,

Lei non pensa a risolvere un problema con gli amici perché evidentemente non ha problemi nel rapportarsi con gli amici, ma con le ragazze...
Quindi la psicoterapia prevede di mettere a fuoco le specifiche difficoltà e FARE ciò che serve per superarle e modificare gli aspetti che creano disagio e difficoltà.

Diventare più naturale che cosa significa?
Quali sono le parti di sé che non Le piacciono e che creano problemi?
[#6]
dopo
Utente
Utente
"Lei non pensa a risolvere un problema con gli amici perché evidentemente non ha problemi nel rapportarsi con gli amici, ma con le ragazze..."


Gentile Dr. Angela Pileci,

intendevo dire che non dovrei pensare di comportarmi come se stessi seguendo un manuale, esattamente come non mi preoccupo di pensarci quando mi rapporto con amici. Almeno questo è ciò che pensa il mio psicologo.

Più naturale nel senso che probabilmente, nella convinzione di dover fare chissà cosa per essere apprezzato, vado a comportarmi in modo da risultare non naturale. Non so...

La parte di me che non mi piace sarebbe la rabbia che, in genere, trattengo o addirittura neanche vedo.

Grazie!
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...non dovrei pensare di comportarmi come se stessi seguendo un manuale..."

Ma infatti non si tratta mica di comportarsi come se stesse seguendo un manuale, ma di individuare con lo psicologo tutte quelle situazioni e comportamenti che creano difficoltà e modificare ciò che bisogna modificare.

Legga qui, ad esempio:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html

Cordiali saluti,
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le ho risposto recentemente e ricordo bene le sue problematiche.

Se ha già intrapreso un percorso di cura prosegua con fiducia.

Non tutti gli psicologi analizzano il fare e le diranno cosa fare o non fare, ci sono anche orientamenti differenti, non scriva ancora online altrimenti corre il rischio di fare confusione.

Se si fida ed è già in terapia, qualunque cosa - anche quello che non le va delle terapia - la discuta con chi ha il piacere di seguirla

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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