Esiste un modo per innamorarsi di se stessi?

Gentili Dottori,

vi scrivo dopo qualche anno. Come potrete leggere dal mio consulto precedente (sul tradimento), avevo bisogno di consigli in un momento molto difficile. Ebbene, un paio di mesi dopo la storia del tradimento, ho lasciato il mio ex compagno e sono tornata a vivere vicino alla mia famiglia.
Qui ho intrapreso un percorso di psicoterapia per ricominciare a vivere, nonostante la chemio di mia madre. Nei mesi successivi sono rinata.Lei stava meglio, io mi sentivo adulta, bellissima, padrona di me stessa. In questo clima di serenità, dopo poco, ho ritrovato la gioia di amare. Inizialmente lui mi vedeva irraggiungibile, e in effetti un po' lo ero. Ero presa dal lavoro, dalle amicizie, dai miei interessi..lo trattavo un po' con indifferenza a volte, credevo volesse solo un'avventura. Ma poi, dopo infinite dimostrazioni d'amore (è stato eccezionale) e tanta pazienza, ho aperto il mio cuore e mi sono, ci siamo innamorati. Dopo un anno mi ha chiesto di sposarlo.. io ho accettato, felice e appagata.
I miei problemi sono iniziati quando lui, dopo un periodo di disoccupazione, ha colto una bella opportunità (anche sotto mio consiglio) e ha acquistato un locale, un bar.Ero felicissima! Ma da allora per me è iniziato un vero e proprio incubo ...sono riemerse tutte le mie paure, insicurezze...che mi stanno disintegrando. Il mio ragazzo è piacente e simpatico, più giovane di me. Ha avuto moltissime "fiamme" e avventure (solo una storia seria, con convivenza)...queste spesso vengono al bar, tutte molto belle. Ha clienti affezionate che lo guardano, rimangono fino alle 4 di mattina. Il mio problema è che io non sempre posso fare serata lì, lavoro a 100 km da casa, mi alzo presto, faccio un lavoro stressante. Questo è un altro problema, la mia insoddisfazione professionale. Lavoro in una grande azienda, ma ho assunto delle mansioni che non mi piacciono, che non mi danno modo di crescere. Ho un capo che mi assilla per ogni cosa, mi rende la vita impossibile. Ergo, percorro con i mezzi 200 km al giorno per fare un lavoro che mi rende frustrata. Sto cercando altro ma è molto difficile e non riesco ad arrendermi, non voglio lavorare in un negozio (con tutto il rispetto), dopo quello che ho passato per laurearmi. Comunque, non dormo più, ho iniziato a seguirlo..vado fuori di testa per qualsiasi cosa, piango, mi sento tradita in continuazione. Vedo tutte bellissime tranne me. Io so di essere bella e piacente..anzi, nella mia vita ho forse puntato troppo sul mio aspetto fisico..ma in alcuni momenti vorrei scomparire. Mi sento stupida, meno intelligente degli altri, meno attraente. E' una sensazione palpabile, dolorosa. Ho sempre provato odio per me stessa, anche da piccola. Sono stata davvero felice solo quell' estate, quando credevo, finalmente, di essermi innamorata di me stessa. Tra qualche mese sposerò l'uomo che amo, e non mi sto godendo nulla. Sono diventata una rompiscatole e rido sempre di meno...e mi sembra uno spreco. Cosa dovrei fare.....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Probabilmente è ora di ricontattare il terapeuta che l'ha seguita a suo tempo, perché sembra che una parte del lavoro sia rimasta ancora da completare.

Non si tratta di innamorarsi di se stessi (che sarebbe una patologia nota come narcisismo), basta imparare ad aver *rispetto* di se stessi. Ossia, sufficiente fiducia nelle proprie capacità tanto da 1) innamorarsi una persona all'altezza e 2) non sentire il bisogno di diventare controllante e asfissiante per paura che un'altra glielo porti via. Anche perché le forti paure hanno la pericolosa tendenza a realizzarsi. Alla lunga, la gelosia può essere un ottimo modo per spingere il futuro marito nelle braccia di un'altra.

Tutti obiettivi che, ovviamente, non si possono ottenere ricevendo suggerimenti per email.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sì, so che questo è un atteggiamento che alla lunga può sortire l'effetto contrario e concretizzare le mie paure. Ma è difficile per me gestire queste sensazioni...la gelosia non mi apparteneva, nonostante non sia mai stata estremamente sicura di me.. Non credevo di essere una persona possessiva...il mio ex compagno girava l'italia, io dormivo sonni tranquilli.

Tornerò a fare due chiacchiere con la mia psicoterapeuta.

Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Lei non credeva, certo, ma era prima che il suo compagno si "mettesse in mostra". Lavorare al pubblico dà una visibilità molto maggiore e predispone di più ai contatti con le altre persone...

I punti deboli delle persone vengono alla luce quando sono sollecitati.

Riprenda i contatti con la sua terapeuta e si ponga come obiettivo quello di sviluppare una maggior sicurezza in se stessa. In questo, le forme di terapia attiva possono essere molto utili, ma se in passato con la sua terapeuta ha ottenuto buoni risultati, ritengo non ci sia motivo per cambiarla.
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dopo
Utente
Utente
Sicuramente le mie insicurezze derivano molto anche dalla scarsa intimità fisica degli ultimi tre mesi...Lui è stanchissimo, dorme 2 o 3 ore a notte (anzi a mattina) e sente molto la pressione di questa nuova attività. Mi vuole accanto.. ma per coccolarlo e guardare la tv insieme per poi addormentarci abbracciati. Certo, è bellissima questa cosa, ma diciamo che alla nostra età (io 32 e lui 29) forse bisognerebbe quantomeno alternare passione a voglia di intimità non fisica...specialmente se si considerano le nostre abitudini sessuali fino a qualche mese fa (avevamo una vita sessuale estremamente attiva e soddisfacente) Lui continua a ripetermi che finché avrà questi ritmi sarà sempre distrutto..A volte ci credo, lo vedo che sta faticando molto.. a volte però mi sale un senso di rabbia e di sospetto. E se ha un'altra? Oppure mi autocolpevolizzo..forse ora che è sicuro di avermi, che mi vede scegliere le bomboniere con i suoi genitori, che mi sente sua, non prova più attrazione? Sono molto orgogliosa e questi pensieri mi innervosiscono non poco...In questo contesto di dubbi e paure, qualche giorno fa ho parlato con un amico del mio ex, e come sempre siamo tornati su quel discorso. Mi ha detto che un po' la colpa è stata anche la mia, che lui mi dava per scontata...Anche il mio primo ragazzo mi disse questa cosa. Forse è vero, ma non riesco a capire dove sbaglio!! Obiettivamente, io mi impegno con il corpo e l'anima nelle relazioni (anche di amicizia). Ma non credo di essere una persona che si può dare per scontata. Mantengo le mie amicizie, non smetto mai di curarmi esteticamente, ho molti amici e interessi...dovrei essere più sfuggente? Ma perché vivere di "tecniche" non spontanee per "tenersi" una persona?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> ma non riesco a capire dove sbaglio
>>>

E di certo non potrà capirlo online. Non abbiamo modo di dirle quali sono, specificamente, le sue aree di miglioramento, senza poterla vedere.

>>> non credo di essere una persona che si può dare per scontata
>>>

Forse vuole dire che *non vorrebbe* essere una persona che si può dare per scontata. E avrebbe ragione. Chi, vorrebbe esserlo? Ma se da più di una direzione le stanno arrivando segnali che i suoi partner hanno o hanno avuto quest'immagine di lei, forse sarebbe il momento di focalizzarsi su questo. Ovviamente in modo efficiente, ossia con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.

>>> Ma perché vivere di "tecniche" non spontanee per "tenersi" una persona?
>>>

Le tecniche e gli strumenti, nel suo caso, non servono a tenersi le persone. Servono per diventare una persona migliore e, in tal modo e come effetto collaterale, invogliare gli altri a starle più vicini, occuparsi di lei e non darla tanto per scontata, se è questo il problema.

L'idea di spontaneità è spesso sopravvalutata. Forse perché un bambino non nasce spontaneamente sapendo camminare, leggere o scrivere, non dovrebbe imparare tali "tecniche"?
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dopo
Utente
Utente
Ho ripreso i contatti con la psicoterapeuta e la incontrerò la settimana prossima..
Lei ha ragione su tutto ed io ne sono perfettamente consapevole. Il problema è che a parer mio al giorno d'oggi ci vuole davvero troppo poco a dare per scontata una persona, non so se mi spiego...basta avere una quotidianità e subito scatta la noia. Basta vedere il /la partner in un momento di debolezza per far sì che questa persona rientri nel familiare e perda quel qualcosa di eccitante ed elettrizzante. Ed ecco che la ragazza/il ragazzo terzo arriva a far credere che la storia sia ormai vecchia e che si possa aspirare a qualcosa di meglio.
Gli ex a cui accennavo hanno avuto questa sensazione probabilmente..ma quando me ne sono andata (ho sempre lasciato io alla fine) si sono disperati. Parlo soprattutto della mia storia precedente. Lui per mesi mi ha "perseguitata", con proposte di matrimonio e pianti disperati..anche adesso quando mi incontra piange...perché? Perché gli ho dimostrato di essere indipendente affettivamente e in qualche modo non più raggiungibile. Oltre al mio posso farle mille esempi, ne vedo ogni giorno...quanti matrimoni, quante storie finite incolpando la scontatezza e la banalità...ed ora ho il terrore possa succedere di nuovo, anche perché ho trovato davvero l'uomo della mia vita, non a caso ho scelto di sposarlo..
Queste sono solo riflessioni, ovviamente. Mi è ben chiaro che non si possa andare a fondo da lontano...avevo solo bisogno di esternare alcuni pensieri.
Grazie e buon lavoro

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Forse la paura della routine - e la conseguente preoccupazione di poter anche farne parte ed essere quindi data per scontata - è soprattutto sua. Forse lei mette in atto inconsapevolmente comportamenti che avrebbero come buona intenzione il tentativo di uscire dalla routine e il non essere data per scontata, che però ottengono l'effetto opposto.

Del resto... non c'è niente di più scontato di qualcuno che si sforza di sembrare originale.

"Al giorno d'oggi", per usare la sua espressione, è pieno di persone che non riescono ad accettare che non si può sempre vivere di novità. Anche se alla società e a chi ha qualcosa da vendere fa comodo lasciar credere che sia vero.

La routine è una normale parte di ogni coppia. Aver imparato a stare in coppia con qualcuno significa accettare la routine, entro certi limiti, come normale parte della vita a due.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Aggiungo alle giuste, giustissime parole del Collega Santonocito, questa riflessione.. c'è nella routine una dimensione calda, rassicurante , tenera e complice che gli amori volanti non ti danno.. E' l'amore adulto, che ti scalda anche quando tira vento..
E non tema queste ex che stanno lì fino alle quattro di mattina, poverette, che sembrano proporsi, per coprire il loro vuoto esistenziale.. Per quanto riguarda il lavoro, provi a cercarne un altro, meno lontano e meno frustrante.
La motivazione muove il mondo..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa, sono d'accordo con lei...è che a volte mi fa paura il suo mondo, ed è come se cercassi di competere sempre con le donne che vengono al locale..ieri abbiamo parlato a lungo, e, tornando sull'argomento della frequenza del sesso, mi ha confessato che in questo periodo lui ha bisogno di trovare in me una compagna, di fortificare l'unione "interiore", di aumentare la complicità..e per questo ha messo un po' in secondo piano l'aspetto sessuale. Oltre ovviamente al fatto che si sente stanchissimo e proprio fisicamente sente di non avere le forze...A me sembra sincero, ma poi mi basta parlare con un'amica che mi vengono mille dubbi..."guarda che è un campanello d'allarme", "non è possibile che a 29 anni non abbia la forza, lo fa con un'altra"..sembra che tutto ormai giri solo ed esclusivamente intorno al sesso e al divertimento..io cercherò comunque di fidarmi e di aiutarlo in questo momento stressante (la sua attività, che conduce completamente da solo, lo sta mettendo a dura prova).

Speriamo bene, e spero soprattutto di ritrovare la MOTIVAZIONE, unita ad un po' di fiducia in me stessa e nel futuro..

Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> è come se cercassi di competere sempre con le donne che vengono al locale
>>>

Direi piuttosto che compete contro se stessa. Contro l'urgenza di dimostrare qualcosa, piuttosto che per quella di trovare un uomo che la completi e con cui stare bene. Ma difficilmente potrà riuscirci se prima non smette di combattere contro qualcosa.

Gli amori, in tempo di guerra, sono generalmente veloci e sporadici. Raramente duraturi.
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