Lo so nemmeno io

Buongiorno, cercherò di riassumere la mia situazione attuale più sinteticamente possibile. Ho da poco iniziato l'università, in un ateneo prestigioso e gli esami sono ormai vicini. Da qualche settimana ho un senso di profondo disagio, stanchezza persistente, ansia immotivata ma soprattutto crisi di pianto più volte alla settimana. Premetto che ho già avuto problemi psicologici, un'anoressia 4 anni fa risolta sul piano fisico nel giro di un anno e tutt'ora ho un rapporto con il cibo pessimo, poiché conto le calorie, i nutrienti, restringo per poi abbuffarmi per sfogare stress/ansia. Le abbuffate sono ormai 3 anni che le ho, e non accennano a passare. Ho preso per quattro mesi il citalopram (antidepressivo) consigliatomi da una psicologa ma ho interrotto il trattamento dopo la maturità. Per un periodo mi tagliavo anche, mi vergogno tantissimo a dirlo ma era un modo per sfogarmi, a volte mi detesto e vorrei solo sparire da tutto e da tutti. Ora però sento di stare di nuovo male, non ho mai voglia di uscire, con il mio ragazzo ho perso il desiderio, sulla scuola ho sempre problemi perché penso di non farcela, ho paura di stare ancora male e soprattutto non capisco il motivo di questo mio stato, quando sto male mi abbuffo e poi sto delle ore sul divano a fissare la parete senza capire mai il problema. Non riesco a parlare con nessuno del motivo delle mie crisi di pianto e ansia perché non lo so nemmeno io. Cosa dovrei fare?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< Ho preso per quattro mesi il citalopram (antidepressivo) consigliatomi da una psicologa ma ho interrotto il trattamento dopo la maturità.>

Gentile Ragazza,
credo si riferisca a una psichiatra poiché lo psicologo non prescrive farmaci (non è medico). E' così? Le è mai stata suggerita una psicoterapia da affiancare al trattamento farmacologico?
Ha interrotto spontaneamente la cura o sotto monitoraggio del medico?
Il passaggio all'università è un cambiamento e come tale fonte di potenziale stress, tuttavia il disagio che esprime in proposito non sembrerebbe avulso da un quadro più complesso dato quanto esposto.

Le suggerisco pertanto una rivalutazione specialistica per poi comprendere il percorso di cura da seguire per far fronte in modo efficace ai disagi che esprime.

Può rivolgersi anche alle strutture pubbliche ASL presenti sul territorio.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta
Comunque non ho mai visto uno psichiatra, il farmaco me l'ha prescritto la psicologa e la ricetta me l'ha fatta il medico di base
Sono stata da quella psicologa in terza e quinta superiore, ma ho interrotto entrambe le volte credendo non ci fosse più bisogno
La cura l'ho interrotta senza decisione del medico perche credevo di potercela fare e stavo anche abbastanza bene
Non ho ben capito la parte dell'Università, mi scuso

Dovrei quindi rivolgermi a uno psicologo asl?
Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lo psicologo non può prescrivere farmaci, in questi casi si invia allo specialista del caso, lo psichiatra.
La cura poi deve essere monitorata dal medico prescrivente, non va bene sospendere in modo autonomo il farmaco.

Si rivolga pure a un struttura ASL, CIM, Consultorio, Ospedali, potrà essere vista da entrambi gli specialisti (psichiatra e psicologo/ psicoterapeuta).

<un'anoressia 4 anni fa risolta sul piano fisico nel giro di un anno e tutt'ora ho un rapporto con il cibo pessimo, poiché conto le calorie, i nutrienti, restringo per poi abbuffarmi per sfogare stress/ansia. Le abbuffate sono ormai 3 anni che le ho, e non accennano a passare.>
In linea del tutto generale, i disturbi del comportamento alimentare - se di questo si trattasse - beneficiano di trattamenti multidisciplinari in sinergia tra loro (psicoterapeuta, psichiatra, nutrizionista..) secondo il caso e dopo naturalmente una diagnosi diretta che a quanto parrebbe lei non ha mai ricevuto.

Studia in sede o fuori?

Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
In prima battuta avevo pensato di rivolgermi agli psicologi dell'Università,è una buona idea?
studio a 50 km da casa ma torno a casa ogni giorno

L'anoressia mi è stata diagnosticata in un centro dca a Bergamo, ma dopo pochi mesi in cui ero solo peggiorata ho interrotto il trattamento e sono stata seguita solo dalla psicologa di cui parlavo prima.

Cordialmente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Opterei per l'ASL.

Cari auguri e se crede ci faccia sapere poi.
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