Vorrei anche io essere amato

ciao sono un ragazzo di 30 anni tondi tondi, non ricordo giorni felici nella mia vita, il fatto è che vorrei avere una ragazza/donna nella mia vita che mi ami, credo sia un istinto, un desiderio di tutti. il fatto è che ogni volta che immagino di stare con un ipotetica ragazza è come quando si sogna di volare (tutti lo hanno sognato almeno una volta) è una bella sensazione ma poi ti svegli sai che è solo un sogno e che non potrai mai realizzarlo. Ecco io mi sento cosi, ogni volta. ormai non ho piu voglia di uscire con gli amici, da solo, o chi che sia. E se per sbaglio esco ogni ragazza che vedo me la figuro come mia ipotetica ragazza, esattamente come descrive De Andrè in "le passanti". Oppure quando vedo coppie in giro, mi chiedo come abbia fatto il tipo a conquistarla. Queste domande me le faccio ogni giorno ogni momento, dopo un po non je la faccio piu a famme ste domande, anche se è inevitabile. Poi se becco qualcuna che mi piace non riesco a parlarci o a tentare un approccio, perche poi mi chiedo: e se non le piacessi come le altre? se mi mandasse a cagare? sento che non potrei sopportare questo tipo di rifiuto (come dice George Mcfly in ritorno al futuro)
Io vorrei solo sapè come faccio a levamme dalla mente tutte ste domande e sto senzo de impotenza, è una cosa veramente insopportabile, a dirvela tutta ho anche provato a diventare gay, con evidenti scarsi risultati, magari ero gay, quanto li invidio. Ve devo dì, che se non me facevo le canne e non ascoltavo musica reggae già m'ero sparato in testa, anche se non ciò er coraggio pe fallo. Vorrei solo sapè come posso fà pe levamme dalla mente st'ossessione, è l'ultimo pensiero che ho prima di addormentarmi e er primo quando me sveglio, non je la faccio più credeteme. Che se fa in questi casi? come me devo comportà? ve prego dateme na mano...
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Per essere amati bisogna amare ed amarsi.

Quindi se non ho capito male, lei non ha mai avuto una ragazza, un amore, un'avventura?

Mi chiedo come è stato amato?
Dai suoi genitori?
Se si stima, si vuole bene, si piace?

Le allego qualche lettura ma una consulenza individuale sarebbe opportuna per capire di più di questo suo evitamento del l'intimità

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2496-l-amore-si-disinteressa-dell-anagrafe-ma-amore-ed-anagrafe-vanno-d-accordo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2120-amore-e-sesso-sesso-o-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5646-il-silenzio-ed-il-frastuono-dell-amore-gioie-e-dolori-del-vivere-in-coppia.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, il suo racconto ci parla di tante cose. Come tutti anche lei può "volare", non soltanto immaginando di stare con una ragazza, ma anche realizzando questo suo legittimo e umano desiderio.

La sensazione dell'innamoramento di camminare a un palmo da terra la descrive in modo emblematico con questa espressione di "volare".

A volte questo vissuto, che potrei chiamare prodigioso, non si realizza perché qualcosa lo frena, un carico emotivo ad esempio o qualcosa che può essere molto profondo dentro di noi.

Lei sembra dare preziose indicazioni in proposito. E mi fa piacere lasciarle qualche suggestione in merito.
È significativa e struggente la sua affermazione, quando dice che "non ricorda giorni felici nella sua vita". Questo immagino sia doloroso. Accanto a questo ci parla anche di un senso di impotenza e della paura del rifiuto. Stati d'animo che potrebbero essere coerenti e indicarci un itinerario legato alla difficoltà a realizzare il sogno di volare, che resta chiuso, potrei forse dire protetto dentro di lei.

Quando dice che "non potrebbe sopportare il rifiuto", bisogna approfondire che cosa vive nel suo mondo interiore e, come dice la collega, che cosa pensa di se stesso, se sente di essere una persona interessante. Questo è un punto cruciale, e mi chiedo se abbia dentro di sé una ferita legata alla sua storia.

Anche il senso di impotenza merita molta attenzione. Mi fa venire in mente che se si è nel mondo pensando di "non potere", di non valere, si possono avere molti timori che ci frenano. In amore, ma anche per tutte le altre cose della vita che desideriamo per noi.

Quando si chiede "come abbia fatto il tipo a conquistare" la sua ragazza, è una domanda in realtà complessa. Come si fa a conquistare una ragazza? Potrei risponderle che per conquistarla non deve fare niente. Voglio dire che può conquistare una ragazza attraverso la sua libertà di essere se stesso.

Come dice De Andrè in "Le passanti": "Io dedico questa canzone ad ogni donna pensata come amore in un attimo di libertà". Non so se De Andrè si riferiva alla libertà rispetto a un vecchio amore, ma penso che questo pensiero poetico sia una testimonianza che vale per tutti quei vincoli che abbiamo dentro di noi e ci legano contro la nostra possibilità di realizzare i sogni più belli.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Concordo con le valutazioni dei colleghi e vorrei aggiungere qualche parola:
Lei sembra abbacinato da un'ideale dell'amore.
Forse dovuto a stereotipi. Forse solo al timore dell'amore.
L'amore, la capacità di amare, parliamo di quella, e' dovuta alla capacita' di "entrare in comunicazione" con l'altro/a. A prescindere da come ci aspettiamo o vorremmo che l'altro ci rispondesse.
Se stiamo solo a guardare come l'altro/a ci guarda o ci risponde siamo in una posizione narcisistica molto lontana dall'amore.
Quindi il mio consiglio sarebbe di riflettere sul Suo modo di porsi, sull'interesse vero che riesce a trasmettere. Sulla sua capacita' "relazionale" di vedere/sentire l'altro/a a prescindere da cosa ne potra' o meno ricavare.
Con fiducia, rispetto verso di se' e desiderio di avvicinarsi, anziche' sfuggire.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Utente
Utente
quando parlavo di volare era solo un esempio, è per dire che per me sembra una cosa irraggiungibile quella di avere una ragazza ed essere amato dalla stessa. Questo non vuol dire che io non voglia amare, dentro di me ho talmente tanto amore che ho dovuto affittà 3 boing 777 perche non sapevo dove metterlo. Si ho avuto una o due ragazze, ma quando avevo 16 anni, durate circa 2-3 mesi, manco se possono defini storie, avevo un altra mentalità ero giovane. Certo ho fatto sesso, ma mai senza dover pagare. Per favore non ditemi che è una cosa triste andare con le prostitute, anche perche anche io ho degli istinti, come tutti, che in un modo o nell'altro devo soddisfare. Credo sia più triste non sapere cosa si prova a svegliarsi con una donna accanto che ti vuole bene. Per esempio io non riesco mai a capire se una ci sta o meno, non capto i segnali non so come comportarmi, cosa dirgli (questo se una mi piace, non vado certo in giro a provarci con chi che sia) è come se giocassi a poker non vedendo le mie carte. Sono molto simpatico, a detta de tutti, sarei capace di far ridere in swahili un giapponese, ma purtroppo questa è l'unica qualità che ho, non sono di certo uno che si può definire un "bronzo di riace". Per me capire se a una interesso è impossibile, è come un cane che guarda luna, e non sa che cosa sia o perchè. Io vorrei solo levamme dalla testa s'ossessione che me porto dietro da anni. C'è un modo? come se fà?
[#5]
dopo
Utente
Utente
Poi ho avuto innumerevoli rifiuti da parte delle donne. Dicono sempre le solite cose, scusa ma mi sono appena lasciata, ti vedo troppo come amico, scusa ma adesso è un momento particolare della mia vita, scusa ma sono fidanzata, scusa ma mi medo con un altro, sei simpaticissimo dolce vedrai che troverai quella giusta... sempre le stesse cose, ce ne fosse una che dice la verità, tipo: ao sei brutto e non me piaci.
Apprezzo di piu la verita che le prese per il culo. Scusate la parola.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Ecco, questa situazione che Lei ci riferisce piu' che condurLa a pensare solo che "non e' un bronzo di Riace" dovrebbe condurla a farsi domande sul suo modo di "relazionarsi" con il genere femminile.
A prescindere dalla Sua simpatia che sara' senz'altro tanta, ma che potrebbe essere solo una "difesa inconsci", un modo "sicuro" di schermarsi dalla possibilita' "essere avvicinato" davvero!
Ci aveva mai pensato?
[#7]
dopo
Utente
Utente
no non ci avevo mai pensato. Io sò sempre stato cosi, me piace fa ride le persone indipendentemente che sia donna o maschio. io vojo solo levamme st'ossessione, anche perche me so stufato de prende due de picche. Ormai me sò rassegnato. Rimarro da solo a vita finche non avrò er coraggio de sparamme in testa.
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Ecco, vede come Lei cerca di "risolvere" tutto con lo spirito?
Questo e' un modo di "impermeabilizzarsi", di non volere neanche provare a farsi "sfiorare" dagli altri.
Lei scherza, tutti ridono e poi si allontanano.
Ha pensato di iniziare una psicoterapia? Prima di pensare di "spararsi in testa" potrebbe tentare.
Che ne pensa?
[#9]
dopo
Utente
Utente
Dovrei prima fa una rapina pe potemme permette uno psicoterapeuta. Poi non ciò nessuna intenzione de psicofarmaci o cose del genere, preferisco metodi naturali tipo la marijuana, almeno con quella non ce vado a rotella.
[#10]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Lei puo' fare come crede, ma vorrei che riflettesse sul "costo" molto piu' pesante e protratto nel tempo e nelle conseguenze psico-fisiche, della "cura naturale" che Lei preferirebbe scegliere.
Spero che ci ripensi, magari in solitudine.
I migliori saluti.
[#11]
dopo
Utente
Utente
de certo la marijuana, che è naturale, non fa piu male dei psicofarmaci, non naturali ma chimici, che stimolano serotonina e dopamina per renderti felice, quella è una felicità fittizia, passando il tempo avrai bisogno di dosi maggiori perche il cervello smette di produrre quelle sostanze. Non sta parlando con una persona ignorante sull'argomento, conosco ogni tipo di effetti che la droga provoca nel cervello e al fisico, e con droga intendo anche gli psicofarmaci. come l'extasi per esempio, rilascia grandi quantità di serotonina che normalmente il cervello non rilascia, finita la scorta de serotonina causata dalla pasticca ti senti triste, infelice e arrabbiato. MAI usato niente di diverso dalle marijuana, sempre e solo cose naturali.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto