La paura di avere una relazione seria

Buongiorno,
sono una ragazza di 37 anni e da circa 3 mesi frequento un ragazzo di nome M. di 35 anni.Entrambi usciamo da relazioni importanti concluse circa un anno fa: la mia durata tre anni e mezzo, la sua una convivenza di 11 anni, con una donna separata molto più grande di lui che aveva un figlio a cui lui si è legato tantissimo (gli ha fatto da padre, e ancora oggi lo definisce "un quasi figlio suo").
Durante la sua convivenza, M. ha dovuto rinunciare un pò a tutto quello che era la sua libertà e la sua vita. Ha perso quasi tutti gli amici (a detta sua spinto anche dalle insistenze della sua ex compagna), ha abbandonato di praticare arti marziali (cosa a cui tiene tantissimo) e si è ritrovato a fare da padre ad un figlio non suo, anche se l'ha fatto con estrema gioia.
Ci siamo conosciuti più di 3 mesi fa. C'è stato subito molto feeling ed attrazione ed abbiamo iniziato a frequentarci. Abbiamo condiviso tanti bei momenti insieme in cui parliamo,scherziamo,ceniamo,guardiamo film.A letto c'è grandissima intesa e passione.Peccato però che tutti questi bei momenti sono stati vissuti per il 90% all'interno delle mure di casa mia.Uscite pochissime.Lui dice di volermi tantissimo bene, che il tempo che trascorre con me lo fa star bene, che si diverte e che gli piaccio tantissimo ma non vuole legami seri e pertanto mi considera solo un'amica speciale.Poichè io non accetto questa situazione,ho avuto delle pesanti discussioni in cui gli ho detto che non posso accettare di essere considerata solo un "amica", che vorrei iniziare una frequentazione "normale" vivendola così giorno dopo giorno, ma comunque con un impegno reciproco.Lui dice che non se la sente, che non si sente apposto con sé stesso e pertanto è incapace di legarsi seriamente con qualcuna, oltre a difendere la libertà, gli amici e gli interessi ritrovati.Gli ho spiegato e rassicurato sul fatto che mai e poi mai vorrei che lui riabbandonasse lo sport (lo pratico anch'io e neanche io ci rinuncerei), così come non gli vieterei mai di vedere i suoi amici e organizzarsi delle serate da solo con loro, così come farei io con le mie di amiche.Gli ho spiegato che, anche se avessimo una relazione "normale", avremmo dei momenti in cui saremmo noi due da soli, dei momenti in cui ognuno vedrà i suoi amici e altri in cui usciremo lui ed io insieme ad altra gente.Ma lui è irremovibile e continua dirmi che per ora può darmi solo questo ma che non mi vuole perdere.Un paio di volte gli ho detto che era "finita".Mi ha cercata dicendomi che gli mancavo, che non vuole perdermi, che ci tiene tanto a me,e tutte le volte sono ritornata indietro sui miei passi.Alterna giorni in cui è presente ad altri in cui si eclissa.Io sono innamorata, ma questa situazione mi fa star male.Cosa devo fare? Ha davvero solo paura di legarsi e devo dargli tempo, oppure non prova nulla e vuole solo divertirsi?Se davvero volesse da me solo "quello",penso che con le discussioni avute avrebbe potuto cercarne una più "facile"e lasciarmi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)lui dice che non se la sente, che non si sente apposto con sé stesso e pertanto è incapace di legarsi seriamente con qualcuna (..)
gentile ragazza per esperienza clinica posso dire che , in genere, queste frasi o questi atteggiamenti difficilmente si tramutano nel breve tempo e , spesso, ottengono solo la sofferenza dell'altro!
Indecisione paura o semplici scuse, da qui nessuno può dirlo, ma sembra una sorta di copione già visto e sentito.
In termini schietti e pragmatici meglio uscirsene quanto prima. Pena una sofferenza ancora più grande.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. De Vincentiis, la ringrazio per la Sua gentile risposta.
C'è una parte di me che non vuole vedere la realtà e si ostina a pensare che le cose possono cambiare, che un giorno lui si innamorerà di me e che saremo una coppia. Di contro c'è l'altra parte di me che mi suggerisce di fare esattamente quello che mi ha consigliato Lei: di lasciar perdere perchè tanto le cose non cambieranno mai e che sto solo "perdendo" del tempo, che se ci fossero dei sentimenti questi sarebbero già sbocciati. Che se scocca la scintilla dell'amore, questa non teme nulla e non ti fa pensare alla paura di perdere la libertà o altro. Se ti innamori di una persona l'unica cosa che desideri è poterla vedere ogni attimo libero a disposizione. Proprio così come è successo a me. Io lo vedrei ogni giorno, lo sentirei ogni momento libero. Invece mi trovo a dover vivere accontentandomi di vederlo e sentirlo solo quando lui ne ha voglia, e peggio ancora, di sentire pronunciare dalla sua bocca ogni due per tre il fatto che non stiamo insieme e che non posso pretendere niente. Queste parole da lui spesso proferite sono per me più taglienti di una lama di un coltello affilato.
Forse è giunto il momento che io apra davvero gli occhi. Farà male nel breve periodo, ma continuare così è uno stillicidio quotidiano. Forse me lo devo anche nel rispetto di me stessa. Sto permettendo a una persona di "giocare" coi miei sentimenti e con la mia personalità. Gli sto donando amore e dedizione in cambio di niente.
Però quanto è dura prendere questa decisione!