Paura di morire

Sono una ragazza di 21 anni, sono sempre stata abbastanza attiva, solare, giocherellona, ma da un mese a questa parte qualcosa è cambiato in me. In seguito ad un forte spavento dovuto a dei dolori improvvisi, vivo nel terrore. Ho fatto tutti gli accertamenti ed esami possibili e sono risultati tutti negativi, il che significa che sto bene e non ho nulla di preoccupante, tuttavia non sono tranquilla. Sono ossessionata dalla paura di morire, ci penso notte e giorno. A volte scoppio a piangere al solo pensiero, vado in preda al panico, ho frequenti attacchi di ansia e sto cominciando ad avere paura di tutto. Mi isolo, evito di stare in compagnia per non farmi vedere così, mi sento angosciata e non ho voglia di far nulla, se fosse per me starei sempre a letto! Tutto questo mi fa preoccupare molto, perché sento che mi sta condizionando troppo. Ho deciso anche di lasciare la casa in cui vivo per studiare (l'università è lontana dal mio paese) per cominciare a fare la pendolare. I miei genitori sono al corrente di tutto e pensano che io sia l'unica persone a poter risolvere questo problema perché è tutto dentro di me, mentre mia sorella mi ha consigliato più volte di rivolgermi ad uno psicologo. Non so che fare, la cosa che più mi spaventa è che non mi passi più. Ho ancora tanta strada da fare per realizzarmi e tanti sogni, non voglio diventare schiava dei miei pensieri assurdi.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, immagino quanto sia difficile questo momento. Descrive con chiarezza il sentimento di angoscia che prova e il senso di paura che da un mese sta vivendo.

Accanto a questo, sento che una parte di lei è combattiva e desidera affrontare questi vissuti per poterli gestire e cambiare. Ho trovato particolarmente significative le sue parole, quando dice: "Non voglio diventare schiava dei miei pensieri assurdi".

Condivido particolarmente queste parole, perché è vero che quando diventiamo "schiavi", soccombiamo e rischiamo di non vivere più. Ci dimentichiamo dei nostri sogni, come lei giustamente dice, e così non possiamo neanche più tentare di realizzarli. E rinunciamo.

Relativamente alla sue parole, ci tengo a specificare una cosa per me importante: i suoi non sono "pensieri assurdi". Sono emozioni intense, che hanno un loro senso se le prova. L'importante è individuarle e piano piano potersene prendere cura nel giusto modo.

Del consiglio di sua sorella di rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta che ne pensa?

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,

Questa "paura" che sta provando per quanto sgradevole, vorrei proporLe di vederla anche in un modo positivo.
Alla Sua eta' confrontarsi con un limite invalicabile puo' essere destabilizzante, ma La fara' crescere. E maturare.
Cosa e' accaduto nella Sua vita nel periodo antecedente la comparsa di questi dolori?
Diciamo nei 6 mesi precedenti?
Accenna alla decisione di trasferirsi in un'altra citta' prr studiare. Da quanto tempo sta pensando a questo? E in che modo?
Come si svolge attualmente la Sua vita? Famiglia, amici, interessi.. aspettative, sogni..
E come immagina che si trovera' in quest'a altra citta' ?
A presto!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Salve e grazie per le risposte. Ho pensato spesso di rivolgermi ad uno specialista, quale uno psicologo o psicoterapeuta, in quanto competente e in grado magari di potermi aiutare.
Ho vissuto per un anno e mezzo quasi in una città per essere più vicina all'università ed affrontare gli studi in maniera serena. La scelta di lasciare la casa in città e, quindi, tornare a vivere con i miei genitori è maturata in seguito a questo stato di angoscia, quindi un mese fa circa.
In famiglia sono stata sempre molto amata e seguita, pur avendo i miei spazi e le mie libertà.
Per quanto riguarda le amicizie, purtroppo, sono circondata da tante persone ma sono pochissime quelle su cui poter contare realmente, e spesso questa situazione mi ha fatto star male. In particolare ho avuto diversi screzi con un'amica con la quale condividevo la stanza, il che mi ha causato molto nervosismo.
Inoltre ho sofferto molto per una storia finita, sono ancora ossessionata dal ricordo di questa persona che, a differenza mia, si è rifatta una vita e vive tranquillamente.
Temo che tutte queste situazioni mi abbiano fatto esplodere, vorrei tanto superare tutto e tornare a condurre la mia vita di sempre ma prevale sempre la paura di non farcela.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Posso capire che si sia sentita di tornare a vivere con i suoi genitori, a causa del suo vissuto così intenso. Da una parte un momento di pausa è legittimo, dall'altra il suo desiderio di affrontare i suoi vissuti è importante per ricominciare.

Da come dice ci sono state alcune delusioni significative che non possiamo trascurare. Penso che una sede idonea per parlarne con i dovuti tempi sia fondamentale. E poiché, come le dicevo, sento una parte di lei desiderosa di sentire la vita nelle sue mani, sono sicuro che riuscirà a trovare la sua strada.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza ,
e' comprensibile la Sua apprensione davanti a queste scelte importanti per il Suo futuro che sta compiendo.
Si tranquilizzi quindi sulle caratteristiche "fisiologiche" dei disagi che sta vivendo.
Se non fosse una ragazza responsabile probabilmente avrebbe affrontato tutto alla leggera.. ma perdendo di vista l'importanza del Suo stato d'animo.
Penso anche io che un supporto psicoterapeutico Le sarebbe di grande aiuto in questa fase di passaggio..
in quel contesto potrebbe analizare le sue paure e la sensazione forse un po' acre di doversi e volersi "svincolare" da cio' che ha costituito la Sua fanciulezza per entrare in una dimensione piu' adulta!
Vorrei incoraggiarLa pero'... avra' sempre la confortante vicinanza simbolica della Sua famiglia e il resto.. verra' da se'.. soddisfazioni e sicurezza in se'.

Ci mandi Sue notizie! E auguri per tutto...
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

è probabile che questo momento di forte ansia si sia scatenato forse da una serie di eventi non piacevoli e di cambiamenti come l'allontamento dalla famiglia e che tutto questo forse abbia scoperto una certa vulnerabilità e credo quindi, come i Colleghi che mi hanno preceduta, che questo potrebbe essere colto come l'occasione per prendersi anche un po' cura di sè rivolgendosi a uno psicologo psicoterapeuta per poter meglio capire ed affrontare queste paure che le stanno condizionando così la vita, ad esempio la scelta di tornare a casa e fare la pendolare, scelta quindi dettata non da necessità oggettive, ma per alleviare quest'ansia, per sentirsi forse più al sicuro vicino ai suoi cari, più protetta, su cui contare.

"Per quanto riguarda le amicizie, purtroppo, sono circondata da tante persone ma sono pochissime quelle su cui poter contare realmente, e spesso questa situazione mi ha fatto star male".

Mi colpisce questa frase, da una parte la conoscenza di tante persone che poi si riducono a poche su cui fare affidamento e sembra che sia stato per lei molto spesso motivo di sofferenza, aldilà di questa situazione specifica. E' così?

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#7]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentile dott.ssa, è assolutamente così come ha detto lei. La causa principale delle mie sofferenze si concentra nelle persone, nelle azioni degli altri. Sono una persona molto emotiva e sensibile, il menefreghismo e l'opportunismo sono lontani da me anni luce e quando qualcuno si comporta secondo questi "criteri" ci resto veramente molto male. Inoltre un altro motivo di ansia per me è costituito dal fatto di provare dolore fisico, fitte improvvise che mi fanno spaventare sempre. Spero di poter risolvere quanto prima questo problema con il giusto sostegno.