Pensiero ossessivo se lo amo o é abitudine

Gentili dottori,

mi chiamo Giulia, ho 24 anni e sto insieme a un ragazzo di 31 anni da più di due anni.
Fino a novembre dell'anno scorso la nostra storia procedeva in modo turbolento a causa della mia gelosia nei suoi confronti e del fatto che lo rimproverassi di essere troppo legato agli amici e con la testa fra le nuvole. A novembre è andato a vivere da solo (prima viveva con coinquilini) e contemporaneamente ho interrotto l'assunzione di venaflaxina che mi ha causato una crisi di astinenza ( poi ho dovuto riprenderla e lui di questo non ne é a conoscenza). Da allora non provo gelosia e litighiamo di meno. Certe volte non mi va di vederlo. Altre sì, ma quando lo vedo mi sale l'ansia e provo fastidi, ho sbalzi d'umore e non voglio vederlo. Non riesco ad avere rapporti sessuali con lui. Penso in modo ossessivo di non amarlo più. Dormire da lui mi mette ansia. Se i primi tempi non ci annoiavamo, da quando vive solo sembriamo due coniugi che stanno insieme da tanti anni. Quando parlo con altri di questo e mi suggeriscono di lasciarlo o prendermi tempo, sto male all'idea di farlo. Non so se non lo lascio per abitudine, per paura. Con lui rido, parlo di tutto, é paziente, comprensivo, dolce, esteticamente mi piace, abbiamo interessi in comune, entrambi crediamo nella famiglia....ma anche quando va tutto bene ho questo pensiero sulla nostra relazione che mi attanaglia. Ci penso spesso durante il giorno e mi rovina anche momenti tranquilli. Dimenticavo di dire che lui per me é il primo ragazzo e io per lui sono la prima ragazza. Avrei gentilmente bisogno di un consiglio da persone esperte in merito, perché questo pensiero ossessivo mi sta rovinando le giornate. Grazie mille!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Lei ha il primo ragazzo a 25 anni, lui la prima ragazza a 31 anni.. Come mai?

E dunque tutto quanto ci riferisce sono le prime "prove d'amore"?

O saranno forse dinamiche d'ansia tutte le domande che Lei si pone ossessivamente?
<<ma anche quando va tutto bene ho questo pensiero sulla nostra relazione che mi attanaglia<<






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

posso chiederLe per quali problematiche è in cura con la venaflaxina?
E' stata prescritta dallo psichiatra?
Attualmente è in cura?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
"sembriamo due coniugi che stanno insieme da tanti anni" cioè questo sembra più un rapporto basato sull'attaccamento" cioè al bisogno di sicurezza che altro, anche le scene di gelosia del periodo in cui prendeva quella medicina possono essere lette come la paura di perdere sicurezza, protezione, .. Quindi parlatene ragazzi di come vi sentite di cosa volete dalla vostra relazione e dalla vita . Nella vita cosa fate, studio, lavoro, carriera ?Oltre a stare in questa ansiosa altalena di emozioni , e tempeste ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte.

Ho avuto il primo ragazzo a 22 anni perché prima avevo paura di impegnarmi, di fidarmi. Mi piaceva molto essere corteggiata, ma non concedermi... Mi piaceva flirtaree quando la cosa diventava più seria scappavo.

La venlafaxina mi fu prescritta da un neuropsichiatra per problemi di ansia e attacchi di panico e assumo tuttora quotidianamente mezza compressa da 37,5 .

Io sono neolaureata e sto svolgendo uno stage, mentre il mio ragazzo lavora e come hobby suona in un gruppo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
I rapporti umani, tutti, sono tali se sono in grado di soddisfare le esigenze dei componenti e nella misura in cui le colgono e riecono a darvi delle risposte.
Questi sono rapporti.
Se non riescono in questo o non sono davvero in grado di farlo in realta' costituiscono quasi un fastidio.
Vorrei chiedeLe cosa ne pensi Lei di questo.
Lei parla di "abitudine". E' una parola che mal di adatta ad un rapporto che dovrebbe essere d'amore.
E quindi dovrebbe chiedersi qualcosa di piu'.
Forse la gelosia ha prodotto dei distacchi difensivi che sono diventati via via piu' ampi.
Quindi forse dovremmo parlare di "distanza/estraneazione" piu' che abitudine.
Che ne dice?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile ragazza,

considerato che
<<Ho avuto il primo ragazzo a 22 anni perché prima avevo paura di impegnarmi, di fidarmi. <<
attualmente ritiene di aver superato questa situazione interiore?
Oppure fa ancora fatica a fidarsi, ad esternare i sentimenti?
Per quale motivo, dopo due anni, <<Non riesco ad avere rapporti sessuali con lui.<<?

Anzichè farsi "attanagliare" dai dubbi sulla coppia, potrebbe fare una riflessione su di sè, relativa agli interrogativi sopra segnalati.
Che risposte darebbe?