Probabile ansia da prestazione sessuale

Buonasera,
Come potete vedere dalle mie informazioni sono giovane e scrivo per un problema che è il momento di affrontare e delle domande che desidero rivolgervi.

Ormai da 3 anni soffro di questo problema di ansia da prestazione, non ho una ragazza fissa e il mio primo rapporto sessuale l'ho avuto appunto 3 anni fa.
È allora che si è manifestato il problema, ovvero difficoltà di erezione ed eiaculazione precoce e non sono arrivato alla penetrazione, insomma un rapporto sessuale insoddisfacente;lo attribuii alla mia scarsa esperienza, inoltre con questa ragazza non avevamo una relazione stabile

Ho frequentato un altra ragazza per qualche mese, siamo arrivati al rapporto sessuale più volte e in questi casi sono riuscito gradualmente ad avere erezioni più efficaci e a controllarmi meglio anche grazie a lei e alla nostra relazione più stabile della prima. Purtroppo però per altri motivi e il suo trasferimento la nostra relazione é finita e io non ho avuto occasione di arrivare a risolvere questo problema.

Adesso esco da un altra relazione durata pochi mesi e un po' tormentata e con lei non ho avuto problemi di erezione quando ci trovavamo insieme, non siamo arrivati ad avere un rapporto sessuale eppure in una occasione ho avuto una eiaculazione precoce e lei non se ne è accorta fortunatamente ; questo lo specifico perché secondo me fa capire che il mio problema sia proprio l'ansia da prestazione.

In questo mese ho avuto un rapporto sessuale con una ragazza che mi piaceva parecchio e anche in questa occasione difficoltà erettiva e poi eiaculazione precoce che sono riuscito a a mascherare e le ho detto che non riuscivo a continuare il rapporto. A scopo esemplificativo dico che la mattina che poi lei è andata via ho avuto un erezione mattutina regolare.

In base ai miei studi scientifici che ormai vanno avanti appunto da 3 anni conosco la fisiologia del pene e so che il coinvolgimento emotivo é molto forte e allo stesso tempo importante sia per l'erezione che per il rapporto.
Non ritengo di avere un problema organico visto i risultati con la seconda ragazza ed erezioni sia mattutine sia in altre occasioni ( ad esempio masturbazione saltuaria) regolari, quindi evidenze che mi portano ad affermare ciò. Non ho comunque consultato un andrologo.

Il mio desiderio è avere una relazione stabile e ho cercato di avere rapporti occasionali per cercare di risolvere questo problema che mi porta ad evitare di approfondire anche relazioni con altre ragazze per paura che si diffonda la voce da un lato e dall'altro per l'insoddisfazione che mi causa.

I sintesi questo è il quadro, ho cercato di affrontare il problema da solo con rapporti più o meno stabili o relazioni occasionali, ma puntualmente si ripresenta, per cui ora sto valutando di farmi aiutare.

Ecco le mie domande si tratta di ansia? Mi devo rivolgere ad un semplice psicologo o ad un sessuologo? Che posso fare?
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<I sintesi questo è il quadro, ho cercato di affrontare il problema da solo con rapporti più o meno stabili o relazioni occasionali, ma puntualmente si ripresenta, per cui ora sto valutando di farmi aiutare>

.Gentile Ragazzo,
una valutazione diretta è necessaria proprio per affrontare il problema che pone in modo corretto.
Dunque sarebbero opportune visita andrologica e consulto psicologico.

La sua ipotesi che si tratti di ansia sembra percorribile, il modo in cui lei ha tentato finora di risolvere come vede non ha funzionato.
Una prima esperienza negativa, le "prove" successive, potrebbero in qualche modo aver generato e rinforzato in lei la paura di non farcela.
L'ansia non va d'accordo con la serenità e la naturalezza con le quali ci si approccia all'intimità.

La prima tappa è comunque la valutazione diretta per stabilire poi come affrontare e risolvere, solo ipotesi da qui.

Cordialità



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

tu scrivi: "Il mio desiderio è avere una relazione stabile e ho cercato di avere rapporti occasionali per cercare di risolvere questo problema che mi porta ad evitare di approfondire anche relazioni con altre ragazze per paura che si diffonda la voce da un lato e dall'altro per l'insoddisfazione che mi causa. "

A me pare che il problema sia proprio qui, cioè nell'accanimento della risoluzione di un problema che in realtà si è creato a partire da una prima esperienza negativa e che comunque si alimenta proprio dal fatto che tu fuggi dalle relazioni, soprattutto dalle relazioni stabili e profonde.

Invece, va fatto un passo indietro, perché è anche probabile che se tu avessi una relazione stabile e l'atto sessuale non fosse finalizzato a cercare di risolvere un problema, ma a ricercare la condivisione e l'intimità con una persona per te speciale, allora le cose potrebbero andare diversamente.

Quindi, perché non provare ad impostare diversamente le tue scelte? Cioè frequentare delle ragazze e cercare di costruire una relazione prima?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Gentile utente,

Per certi ragazzi i rapporti occasionali "mordi e fuggi" aumentano l'ansia da prestazione.
Il meglio è proprio l'opposto: un rapporto più stabile, nel quale gradualmente la nascita e crescita della fiducia riduce l'ansia da prestazione.
Come quando ci dice:
<<...un altra ragazza per qualche mese, siamo arrivati al rapporto sessuale più volte e in questi casi sono riuscito gradualmente ad avere erezioni più efficaci e a controllarmi meglio anche grazie a lei e alla nostra relazione più stabile della prima.<<

Alla Sua domanda:
<<... si tratta di ansia? Mi devo rivolgere ad un semplice psicologo o ad un sessuologo?<<

Uno/a psicologo/a perfezionato/a in sessuologia clinica (Albo FISS) sarebbe meglio, considerata la tematica.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per le risposte puntuali e repentine.

Riguardo a ciò che scrive lei dr.Angela Pileci mi sono espresso male. Io ho avuto tutte e tre le esperienze sia una relazione che non ho approfondito per paura, sia una relazione con una ragazza nel quale questo problema non mi preoccupava ( lei comunque non ne era al corrente) perché c'erano dei sentimenti forti ma che purtroppo è finita prima, sia rapporti occasionali e l'ordine in cui le elenco è anche cronologico. Credo quindi che il fatto di fuggire c'è e non c'è, dipende dalla ragazza.
Senza dubbio se non avessi questo problema non fuggirei da nessuna anzi sono un tipo estroverso e infatti questo problema cozza con il mio carattere.

Una persona speciale con cui condividere l'intimità c'è stata però anche li c'era questo problema. Ho tanto da dare ma voglio interrompere questo circolo vizioso che mi blocca e non so come fare.
Non ho grandi possibilità economiche quindi come potrei fare? Dovrei contattare un sessuologo della zona basandomi sull'albo?
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
No, devi contattare uno PSICOLOGO psicoterapeuta, iscritto all'ordine degli psicologi e può trovarlo ad esempio al Consultorio della Sua zona.

E' probabile che la prima esperienza negativa abbia permesso l'instaurarsi di una dinamica tale in cui l'ansia non si placa. Per questa ragione potrebbe essere utile l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Si il consultorio può essere un punto di partenza. La ringrazio della risposta parlare con uno psicologo psicoterapeuta e meglio se perfezionato in sessuologia clinica mi farà bene.
E possibilmente farò una visita andrologica per scrupolo.
Grazie ancora
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Proprio così.

Saluti cordiali.

[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"di scientifici che ormai vanno avanti appunto da 3 anni conosco la fisiologia del pene e so che il coinvolgimento emotivo é molto forte e allo stesso tempo importante sia per l'erezione che per il rapporto"

Anche se vedo che è arrivato alle giuste conclusioni dopo le svariate risposte, aggiungiungo qualche altra riflessione e delle letture.

La diagnosi e per di più differenziale è decisiva, bisogna comprendere inoltre se il d.e, come spesso accade, è una conseguenza di un'e.p. non curata.
La vulnerabilità erettiva che ne consegue è una strategia per difendersi dalla perdita dell'erezione.

Al punto in cui è, si è stabilizzata una memoria corporea disfunzionale, in più un apprendimento errato e notevoli quote d'ansia.

D.e ed un canale salute

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-

E:P ed un canale salute redatto a quattro mani con un andrologo, dove troverà tutto quello che le serve tra diagnosi e terapia.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html


Se desidera ulteriormente approfondire nel mio sito provato e blog troverà tanto altro, inoltre in nome Page troverà alche il link della società italiana di andrologia, a cui appartengo, dove troverà una mappa andrologica, cerchi l'andrologo più vicino a lei.


Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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