Essere chiusa nei confronti dei genitori a quasi 21 anni è normale?

Salve, vorrei esporre il mio problema che ormai sta diventando così grande da non farmi stare bene con me stessa. Sono una ragazza di 20 anni (quasi 21) e non riesco a parlare con i mei genitori di determinati argomenti più personali, come ad esempio questo che mi affligge ora! Sono fidanzata da ormai due anni con un ragazzo meraviglioso, mi tratta molto bene, mi rispetta, mi ascolta, mi ama. Tra di noi non ci sono mai stati problemi. Conosco tutta la famiglia del mio ragazzo, sono delle bravissime persone, anche dai suoi parenti vengo trattata molto bene. Il problema sorge con i miei genitori, loro infatti non sanno che sono fidanzata! Hanno una mentalità "antica", sono protettivi nei miei confronti, mi amano come non mai come io a loro. Purtroppo però mia madre e mio padre non vogliono che io mi fidanzi prima di aver concluso il mio terzo anno di università (sono al secondo anno attualmente, studio economia) e mi ripetono sempre che vogliono per me un ragazzo di tre o quattro anni più grande di me e ovviamente che abbia conseguito una laurea! Ogni volta che mi dicono ciò mi sento male internamente perchè per prima cosa sono fidanzata a loro insaputa (io vorrei dirglielo, ma ho paura di deluderli) e seconda cosa il mio fidanzato ha la mia stessa età, anche lui frequenta l'università. Ho provato più volte nel giro dell'ultimo anno a dirgli che mi piace un ragazzo, ci sono riuscita ma ottenendo solo risposte negative da loro non volendo che io mi fidanzi. Ho sempre avuto timore nel dire questa cosa a loro, ora vorrei chiudere questa situazione una volta per tutte, dire a loro di essere fidanzata e finalmente presentargli il mio fidanzato che non vede l'ora di conoscerli in quando lui e la sua famiglia sono molto legati al concetto di appunto "famiglia", anche i miei lo sono. Come faccio a parlare con loro? Cosa devo fare per convicerli ad accettare il fatto che mi piace un ragazzo? come fargli capire che voglio passare la mia vita con lui? Grazie.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
forse il punto non è partire dal cosa dire ai suoi genitori o come farlo, ma da ciò che c'è dietro a questo suo timore.
Il rapporto genitori-figli si evolve nel tempo, in sintonia con la crescita e la conquista dell'autonomia , della propria indipendenza passo passo.

<mi ripetono sempre che vogliono per me un ragazzo di tre o quattro anni più grande di me e ovviamente che abbia conseguito una laurea!> Ma non è quello che ha scelto lei, una stioria sentimentale appagante con un coetaneo studente.
E' sua la scelta, è sua la vita, fare le proprie scelte (consapevoli) quando si diventa grandi non significa tradire i genitori o non amarli, anche quando le nostre scelte differiscono dalla loro volontà.

Emanciparsi non dipende solo dai suoi genitori, ma soprattutto da lei, nel non porsi più come una figlia-bambina, ma come una figlia giovane adulta in grado di fare le proprie scelte.
Non è necessario litigare o scontrarsi, si parte dalle premesse su sé. Fino a che chiederà il permesso o avrà timore di contrariarli, rischierà di fare fatica a definire le sue scelte con convinzione.

Provi a rifletterci e se non riuscisse a risolvere, non sarebbe da scartare l'idea di sentire un nostro collega di persona, data la sofferenza che questa situazione sembra crearle.

Cordialità






Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa, dalle sue parole, riflettendoci su, sto capendo che la mia è paura di ricevere risposte negative da loro. Non ho mai vissuto una situazione simile, ho sempre fatto ciò che sapevo render fieri i miei genitori. Ho una grande paura nel parlare con loro di questo per il semplice fatto di non volerli deludere, anche se in fondo dentro di me so che loro accettano ogni mia scelta se giusta.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<la mia è paura di ricevere risposte negative da loro...per il semplice fatto di non volerli deludere>
Solo che continuando così rischierebbe di fare tentativi fallimentari, ogni segnale negativo o anche solo di leggera disapprovazione potrebbe rischiare di farla retrodecedere, come mi sembra sia già avvenuto in un tentatuvo precedente.

<anche se in fondo dentro di me so che loro accettano ogni mia scelta se giusta.> Dunque se è giusta per LEI, a quanto parrebbe, se si riconosce il diritto di giovane adulta nel fare scelte proprie, sarà anche pronta ad affrontare in modo opportuno un eventuale dialogo con i suoi.




[#4]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Concordo con la Collega ed aggiungo che forse Lei alla fine sottostima i suoi genitori, quello che hanno detto era un discorso generale, ma ora che Lei si avvicina al terzo anno appunto ed ha questo ragazzo, ottimo come persone e come famiglia e con valori condivisi , si faccia coraggio e parli loro con garbo e fermezza, glielo presenti e non abbia paura di deluderli questi bravi genitori un pò ansiosi , ma che la amano e la stimano..
Anche perchè , mia cara, tutta la sua vita è stata tesa ad essere brava, gentile, obbediente e saggia e i suoi genitori lo sanno..
Coraggio quindi, non si faccia fantasmi assurdi..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottoresse, grazie alle Vostre parole ho finalmente fatto dei piccolissimi passi avanti che pur se piccoli per me valgono moltissimo.
Piano piano mi sto aprendo e sto capendo che è davvero meraglioso avere un rapporto così con i genitori.
Sicuramente dirò del mio fidanzato nel momento in cui riuscirò ad aprirmi di più perchè per ora mi imbarazzo un poco nel parlare di un argomento per me così privato, non so sarà anche dettato dal fatto che è la prima volta per me, e soprattutto mi riguarda davvero in prima persona! Comunque ogni giorno cerco di accennare sempre qualcosa su ciò.
Ora che ho capito che parlare è meraviglioso provo vergogna di me stessa alle volte perchè penso di essere stata poco intelligente a non farlo prima.
Anche se l' ho già detto, amo i miei genitori come loro amano me, e seguendo i Vostri consigli sto scoprendo di riuscire ad essere anche molto più affettuosa e dimostrare di più il mio amore nei loro confronti. Grazie mille Dottoresse.