Ansia e ossessioni

Buonasera dottori, vi scrivo premettendo che già seguo un percorso di terapia cognitivo-comportamentale da tre settimane. Da quasi due mesi la mia vita è completamente cambiata. Ero fidanzata con un ragazzo da pochi mesi, tutto andava molto bene tranne per il fatto che era parecchio geloso e possessivo e io acconsentivo sempre a tutto per paura di poterlo perdere. Dopo un periodo di forte stress con l'Università , problemi con lui e in famiglia (voglio informarvi anche del fatto che non ho un buon rapporto con mio padre troppo violento verbalmente e non solo) un giorno fui sorpresa da un forte attacco di ansia e panico mai avuto nella mia vita e da lì è iniziato questo mio periodo brutto. Per me questo ragazzo è stata la prima esperienza perché in famiglia mi hanno sempre fatto vivere il sesso come un tabù e la verginità come valore inestimabile e io infatti ho sempre rispettato questi principi facendoli anche miei. Dopo questo attacco di panico iniziai ad avere dei dubbi sul mio ragazzo, sull'amore che provavo per lui, sulla voglia di stare con lui e non mi davo una spiegazione dato che il giorno prima era super innamorata come mai, diventava un'ossessione ogni giorno di più fino a che, per esclusione e per dare una spiegazione a questo mio "disinnamoramento" improvviso,mi partì in mente il pensiero di poter essere lesbica pur non avendo mai avuto dubbi sulla mia sessualità. Iniziavo così ad interrogarmi su tutta la mia vita, iniziai a mettere in dubbio me stessa e il mio rapporto con lui fino a quando per testarmi non decisi di avere un rapporto con lui e vedere cio che provavo. In prenda all'ansia fu una delle esperienze più brutte per me e da lì i pensieri non mi hanno mai lasciato più. Continuavo a scrivere su internet per cercare spiegazioni sempre costantemente in preda ad ansia panico e crisi di pianto. Arrivarono pensieri di un possibile suicidio e questa cosa per me che ero sempre stata amante della vita e di tutto quello che la vita mi aveva donato nonostante le difficoltà vissute, era ineccettabile e stavo sempre più male per questi miei pensieri negativi che andavano da una parte all'altra, prima sull'omosessualità, poi sulla mia relazione, sul suicidio, sul fatto che potessi essere transessuale, sulla pedofilia, sull'incesto, sul fatto di poter impazzire (mi vergogno anche a scriverle ste cose).
Il mio ragazzo mi lascia ormai sfinito dalle mie paranoie e mi abbandona a me stessa. Inizio a non mangiare più perdo 13 kg in un mese e a non dormire più. Leggo da vari blog che si tratta di doc e così, sfinita, decido di andare da una psicologa che mi spiega che il doc omosex ecc non esiste, esiste solo il doc senza alcuna variante. Mi dice che si tratta di ansia che ormai è "scoppiata" ,se mi permettete di usare questo termine, sotto ogni punto di vista e ha messo a repentaglio ogni lato della mia vita e da qui tutti i miei pensieri ossessivi. Inoltre ho fatto una cura di symar 400g che mi ha aiutato a rimettere su le forze e avere più voglia di fare, ma comunque vado a momenti e mi sento molto persa vorrei solo ritornare la ragazza allegra di sempre. Mi scuso per essermi dilungata ma vi ho raccontato tutto questo per avere un vostro parere su questa situazione che non so più come affrontare perché questi pensieri mi fanno stare veramente male. Grazie per ogni eventuale risposta.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Leggo da vari blog che si tratta di doc e così, sfinita, decido di andare da una psicologa che mi spiega che il doc omosex ecc non esiste, esiste solo il doc senza alcuna variante"

Gentile Utente,
Lei ha già una diagnosi che immagino avrà ricevuto dal clinico che si sta occupando di lei e non sui blog.

Se è già in cura prosegua, tre settimana sono poche immagino andrà una volta a settimana, quindi avrà visto il collega soltanto tre volte.

Si dia tempo e se dovesse avere dubbi sul percorso ne discuta soltanto con chi ha il piacere di occuparsi di lei, no online, si confonde ancor di più.

Per gli ansiosi il web è letale

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Dottoressa leggo che lei è una sessuologa, è possibile che tutto questo o parte di questa situazione sia legata al fatto che il sesso per la prima volta è stato bello ma fino ad un certo punto, le spiego. Dopo la prima volta ho avuto dei problemi con delle infezioni che non mi hanno lasciata tranquilla per mesi e il sesso per me era più dolore che altro ma continuavo a farlo per il mio ragazzo e per cercare di farmi passare il dolore. Adesso se penso di fare sesso mi sento male e parte subito l'allarme ansia. Non so se sia più legato a questo o al fatto che dall'ultima volta con lui mi partirono i pensieri ossessivi. Grazie ancora per ogni eventuale risposta
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Quello che chiede si chiama diagnosi.

Il "può essere" è l'etiologia, non capibile online.

Può essere una causa scatenate ma il resto va compreso de visu.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

credo che la Sua richiesta qui abbia a che fare con la costante ricerca di rassicurazione che spesso le persone ansiose continuano a chiedere nel tentativo di placare l'ansia stessa.

Tant'è che Lei è già in terapia, ma ha necessità di avere ulteriori spiegazioni :-)

Lei scrive: " Dopo questo attacco di panico iniziai ad avere dei dubbi sul mio ragazzo, sull'amore che provavo per lui, sulla voglia di stare con lui e non mi davo una spiegazione..."

Sembrerebbe questa la spiegazione al Suo disagio, nel senso che nelle persone ansiose un piccolo "incidente" o un evento del tutto casuale che altrimenti non verrebbe preso in considerazione diventa l'occasione per l'instaurarsi di una dinamica ossessiva e quindi la prima volta in particolare è diventata per Lei ricca di dubbi, probabilmente perché è già una persona ansiosa, ma poi anche perché ci sono idee e problematiche legate a quell'esperienza che hanno contribuito ad amplificare quella condizione ansiogena.

Che cosa c'entra il sesso in tutto ciò?
E' anche probabile che Lei abbia associato il dolore derivante dall'esperienza sessuale a qualcosa di pericoloso e da evitare e quindi è logico che adesso a Lei venga l'ansia al solo pensiero di un rapporto sessuale.

Ritengo sia una questione di ossessività e se Lei è già in terapia per il trattamento del DOC, allora è nel posto giusto.

Semmai, ci aggiorni tra qualche tempo sull'andamento della psicoterapia, se Le fa piacere.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci la ringrazio molto per la risposta. Non sono in terapia per il doc perché come ho già scritto la mia dottoressa mi ha detto che il disturbo ossessivo compulsivo non esiste in varianti ma inteso solo come disturbo in se. Con me ha parlato di ansia e ossessioni quindi credo che il percorso terapeutico si incentri su quello. Ringrazio molto per le vostre risposte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E' la stessa cosa.

Cordiali saluti,
Ansia

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