Psicosi e sintomi di disturbo paranoide ricorrente

Buongiorno.

Mi chiamo Lorenzo e scrivo perchè vorrei richiedere un consulto riguardo una situazione un po' spiacevole che spesso nell'ultimo anno mi sono trovato ad affrontare.

Il contesto è la relazione che ho con una ragazza da circa 13 mesi. Con una certa costanza, negli ultimi 9 mesi, si è presentata spesso la spiacevole occasione di litigio per miei presunti flirt.
Gli episodi, quando si presentano, sono caratterizzati da una perseverante sfiducia nei miei confronti motivata da un non ben giustificato piano cospiratorio per tradirla e screditarla, manifestando evidenti paranoie, una costante e irremovibile malinterpretazione della realtà, con forte presunzione di ragione anche quando le viene chiaramente spiegata l’infondatezza della sua accusa, culminando in forti scatti d’ira incontrollabile che la portano a scagliarsi verbalmente (e non solo) contro di me in maniera violenta.
Il fatto che più mi inquieta è la sua costante convinzione che io dica e faccia certe cose con la chiara volontà di flirtare con qualcuno lì vicino a me, anche se ciò che io dico non è rivolto a questa persona e anche se questa persona è una perfetta estranea, non coinvolta nella conversazione e magari girata anche di spalle o in altre direzioni.

Ben lungi dal voler ritenere la mia ragazza "malata" e ben consapevole che un evento possa essere interpretato diversamente a seconda della propria personalità, mentalità e indole, vi sono alcuni tratti ricorrenti negli episodi sopracitati che mi fanno pensare ad una possibilie, seppur magari lieve, forma di psicosi con conseguente disturbo comportamentale.

L'anamnesi del soggetto è la seguente:
C'è stato un forte trauma emotivo 3 anni fa in seguito al distaccamento del padre dal nucleo familiare. A seguito di ciò, la mia ragazza subì, circa un anno dopo, il tradimento da parte del ragazzo che aveva in quel periodo, su cui probabilmente ripose anche una certa dose di fiducia, avendo lui aiutato lei a smascherare le vicende del padre l'anno prima.
In più, solo recentemente sono venuto a sapere di un trauma fisico subito a seguito di un incidente stradale avvenuto vari anni fa, tale per cui la mia ragazza, addormentata sul sedile passeggero, sbattè la testa contro il vetro arrivando addirittura a romperlo. Secondo il suo racconto però non accusò alcun trauma cranico.
Infine devo però far presente che la mia ragazza fa costante uso d’alcool in quantità sicuramente superiori a quelle indicate per il suo peso corporeo e molto spesso gli episodi d’ira, con questi tratti che definirei psicotici, fanno seguito all’ingestione d’alcool.

Dettociò vorrei porre le seguenti domande:
Devo preoccuparmi?
Come devo comportarmi?
Che l’alcool incida su tutto questo mi è chiaro dal principio, ma è possibile che l’alcool funzioni da catalizzatore?
E’ possibile che vi sia quindi un reale disturbo psicologico che sfocia in comportamenti psicotici tali da dover richiedere una terapia?

Ringrazio in anticipo,
Lorenzo
[#1]
dopo
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile Lorenzo,

mi sento di dirle due cose in questa sede.

La prima riguarda la possibilità di fare una consultazione dal vivo per poter approfondire la situazione, rispondere alle sue legittime domande e capire come muoversi. In quella sede, le esperienze di vita della sua ragazza saranno possibili elementi preziosi su cui riflettere, anche in riferimento a un passato più remoto. Lei che ne pensa?

La seconda cosa riguarda il suo stato d'animo che mi preme sottolineare. Immagino che non sia facile per lei trovarsi in situazioni spiacevoli come quelle che descrive, in cui sente sfiducia, accuse e scatti d'ira incontrollabili da parte della sua ragazza. Ci comunica di vivere un senso di inquietudine e questo merita attenzione. Penso cioè che sia importante che lei possa prendersi cura di se stesso e di ciò che sente. Posso chiederle che sentimenti prova per la sua ragazza e se questi episodi in qualche modo interferiscono nel suo sentimento verso di lei?

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta.

Non escludo eventuali consultazioni dal vivo con personale specializzato, ma per ora vorrei procedere cautamente e cercare di avere un'analisi più completa possibile della situazione per valutare bene le mie mosse successive, sia nei miei riguardi che nei riguardi della coppia.

Provo forte attrazione per questa ragazza e nutro un forte e sincero attaccamento (in altre parole posso tranquillamente dire di esserne innamorato), difficilmente indebolito (per ora) da questa serie di episodi, ma sicuramente non mi hanno lasciato impassibile. Non nascondo una certa frustrazione nell'essere sempre giudicato male e nel vedere la costante sfiducia che la mia ragazza spesso riserva nei miei confronti. C'è anche da dire però che questo atteggiamento è radicato nel suo comportamento perchè vale in maniera analoga per un po' tutte le persone con cui lei ha una relazione stretta, ad esempio i suoi familiari.

Per ora questi episodi non hanno interferito in maniera sostanziale con i miei sentimenti verso di lei ma tant'è, così non può andare avanti all'infinito e io non posso sempre prendermi anche le colpe che non ho. Ok un po' di fairplay, ma c'è un limite a tutto.

L'idea che ho al momento è che la mia ragazza viva da qualche anno dentro una sfera d'acciaio eretta ad autodifesa, da cui nulla esce e nulla entra. Tranne quando, grazie al potere disinibente dell'alcool, fa trasparire profonde inquietudini e debolezze che sfociano in comportamenti psicotici e violenti.



Lorenzo



[#3]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
La sua cura nei confronti della sua ragazza è importante. Il fatto che lei rilevi che la sua ragazza abbia questo atteggiamento verso gli altri in generale, e non soltanto verso di lei, è un elemento di cui tenere conto.

Penso anche che i suoi sentimenti di frustrazione e di dispiacere siano giusti, sono cioè il segno che lei desidera essere amato Lorenzo, desidera ricevere calore, considerazione e fiducia. Questo è umanamente indispensabile per ognuno di noi.
Condivido, pertanto, quando dice che "non può andare avanti all'infinito", è importante che ci sia un limite sì.

Quando ipotizza che la sua ragazza "viva da qualche anno dentro una sfera d'acciaio eretta ad autodifesa, da cui nulla esce e nulla entra", bisogna poter valutare se certe modalità emotive e comportamentali possano avere origini più antiche e, quindi, piuttosto radicate. Questo vuol dire che sarebbero modificabili, ma non facilmente, e tutte le sue attenzioni e il suo amore potrebbero non bastare purtroppo.
Tuttavia non sono in grado online di fornirle elementi certi né ulteriori, di questo ne tenga il più che debito conto.

Le faccio i miei più cari auguri,
Enrico de Sanctis
[#4]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile Lorenzo,
condivido con quanto detto dal collega ma ci terrei ad aggiungere che dovrebbe fare attenzione nel fare diagnosi sulla sua fidanzata perché potrebbero essere fuorvianti. Solo uno specialista potrebbe dare indicazioni specifiche sulla patologia e il grado di severità. Se appunto possa trattarsi di un disturbo paranoide di personalità oppure di deliri a sfondo paranoico!

Se lei tiene davvero a questa persona le consiglio anche io di rivolgersi ad un professionista e magari cercare di coinvolgere anche la sua fidanzata, soprattutto dal momento che i paranoici difficilmente ammettono di avere delle problematiche e il più delle volte giungono in consultazione portati da amici, coniugi o parenti esasperati.

Saluti

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Confesso di avere letto con un certo fastidio la Sua richiesta.
E' un po' scorretto da parte Sua scrivere a noi nella speranza di ricevere informazioni di cui Lei possa poi giovarsi CONTRO le opinioni della Sua ragazza. E perdippiu' ottenute in un comodo anonimato!
La invito a riflettere su tale modalita' relazionale che Lei ha esplicitato chiedendo tale consulto.
I migliori saluti!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#6]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio nuovamente per le pronte e utili risposte.

Credo valuterò seriamente una consultazione dal vivo con uno specialista, non prima di aver però mediato la situazione con il mio partner, cercando di coinvolgerla in questa scelta.

Mi spiace che abbia letto con un certo fastidio le mie parole, dottoressa Esposito. Ma forse ha frainteso il senso della mia richiesta.
Come potrei mai giovare dei vostri consulti per andare CONTRO le opinioni della mia ragazza? Che razza di compagno sarei?
E' ovvio che io sia in pieno disaccordo con quelle opinioni e accuse che mi vengono mosse, ma credo che nessuno sarebbe contento di essere preso a sberle e insulti per cose mai fatte e mai pensate.

Il senso della mia richiesta era duplice e molto meno malizioso di quanto le sia sembrato:
In primis, volevo un'opinione sulla possibile esistenza di un certo squilibrio che per me, vivendola sulla pelle questa relazione, è palese per i motivi e i modi sopra descritti. Ma proprio perchè non è il mio campo di studio e lavoro, volevo anche solo un parere se effettivamente si potesse riscontrare una certa forma di psicosi, una volta descritta tutta la situazione. A tal proposito le ricordo che le accuse che mi vengono mosse dalla mia compagna sono tali (e qui le riporto un esempio) da prevedere un "flirt" o un "gioco di sguardi" con perfette estranee mai viste prima, distanti magari alcuni metri da me, ma soprattutto girate di spalle! Solo perchè, secondo la mia compagna, io avrei fissato quella persona (cosa mai fatta, per altro). Credo che ci sia del vizio in questo comportamento. Volevo un parere se anche secondo voi è così.
In secondo luogo, volevo un consulto sul modo migliore di agire in questi casi. E non per andare contro le opinioni del mio partner, non è la guerra con la mia ragazza quello che voglio. Bensì, per capire come risolvere e vivere pacificamente questo rapporto, dato che questi episodi avvengono in media due volte al mese.


Un saluto,
Lorenzo
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La primissima cosa che Lei possa e debba fare e' sgombrare il campo dalle ipotesi "fantastiche".
Seconda cosa assumere una posizione paritaria con la ragazza. E per paritaria intendo "relazionale", atta a gestire una "relazione".
Terza cosa comprendere che fra due persone ci puo' essere o non essere comunanza di idee e di sentimenti.
Quando ci si rende conto che tale comunanza non c'e ci si lascia. In modo civile e rispettoso dell'altro.
I migliori saluti.
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