Non riesco a integrarmi in un gruppo

salve dottori, ormai penso di avere un problema serio a livello sociale. Parto col raccontare che da bambina fino al quinto liceo pur timida avevo degli amici, con una parentesi dai 15 ai 17 in cui ero diventata più spigliata, socevole, riuscivo a interagire ,divertirmi e far divertire. Poi diciamo che mi sono chiusa in un rapporto con un ragazzo che non ha fatto altro che annullare la mia autostima e aumentare la mia paura sul giudizio degli altri. ho avuto anche problemi di salute e responsabilità che mi hanno fatto soffrire di ansia. I miei problemi cominciano durante l' università dove non sono riuscita a inserirmi in nessun gruppo .. Se non a terzo anno dove ho fatto amicizia con alcune colleghe, amicizia che poi è terminata dopo la laurea. Ad oggi mi rendo conto che riesco ad interagire con singole persone ma non riesco assolutamentein a integrarmi in un gruppo, specie se già formato da tempo. Presi da soli riesco a parlare e fare domande, ma in gruppo non so cosa succede.. Li vedo ridere e scherzare o parlare di argomenti che riguardano situazioni o persone del loro gruppo e io sono lì che non so come essere partecipe. Per non parlare se mi trovo in una festa con della musica.. Un pò perché mi distraggo facilmente, un po' perché non riesco a sentire bene con la musica ad alto volume ,non riesco a seguire i loro discorsi.. E noto che succede solo a me (non ho problemi di udito) perché gli altri riescono a parlare anche in queste situazioni. In pratica mi vedono timida, che parlo poco, noiosa e mi escludono sempre di più.. E mi prendono in giro. Io ormai mi sono accettata per come sono e non mi offendo più quando mi ripetono la stessa tiritera che parlo poco e che sono timida, e per sdrammatizzare ho imparato a scherzarci sù . Sta di fatto che dai 19 anni ad oggi sono sola, senza amici.. Al limite qualche conoscenza, e un fidanzato manipolatore che ho lasciato 2 mesi fa
Sto iniziando a pensare di avere qualche problema, ma non riesco a capire cos'è o se sbaglio qualcosa io. Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Quello che mi preoccupa di più è il fidanzato manipolatore, che indica una bassa autostima e che è un vero segnale prodromico di guai.

A tal proposito legga questo articolo


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6531-il-gaslighting-in-amore-la-manipolazione-della-mente-altrui-ansia-e-depressione.html

Queste scelte hanno molto a che fare con la fame d'amore, con la ferita dei non amati, con la bassa autostima e con i guai postumi.

In quanto allo stare in gruppo, se fa pace con se stessa, se decidesse di farsi aiutare da un nostro collega, potrebbe imparare più cose di se.
È ancora giovanissima, cambiare è possibile.
Un caro augurio per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
gentile dottoressa Randone, io gli ultimi mesi prima di lasciarlo stavo malissimo :esausta, triste, ansiosa, stordita. Durante il fidanzamento sicuramente abbiamo avuto anche bei momenti ma era un continuo dire bugie, negare le evidenze, omettere.. Quando si comportava male o mi mancava di rispetto riusciva a farmi passare per la pazza che si inventa i problemi.. O si arrabbiava moltissimo senza darmi il tempo di ragionare , o faceva sui sensi di colpa o mi ripeteva di quanto fossi ingrata . A volte mi distruggeva l'autostima e altre mi riempiva di complimenti, mi dimostrava indifferenza e non aveva mai chissà quanta voglia di vedermi, ma poi diceva di amarmi tantissimo. Io non c' ho capito più niente. Dopo che l'ho lasciato per il primo mese ha iniziato a fare il pazzo.. Messaggi a raffica, passava da insultarmi, a fare leva sui miei sensi di colpa a dichiarazioni d'amore che non mi aveva mai fatto.. Sembrava un bambino capriccioso che aveva perso il suo giocattolo. Ora fa la vittima e percepisco il suo disprezzo.
Sicuramente di base non avevo una grande autostima, ma con lui è peggiorata.. Da bambina ho avuto carenze affettive da parte di mio padre, spesso mi sentivo ignorata e disprezzata da lui . Da un mese sono seguita da una psicoterapeuta cognitivo comportamentale più che altro per l'ansia e sbloccarmi di più a livello sociale ,ma sono solo all'inizio.
Nonostante mi rendo conto di tutto questo spesso metto da parte quello che mi ha fatto e inizia a mancarmi lui, ho nostalgia e non sono riuscita a tagliare davvero il cordone che mi lega a lui perché a volte ci sentiamo.. E lui lì a chiedermi che faccio, con chi esco ..insomma ancora sono sotto il suo controllo .
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, certamente questo padre affettivamente lontano e scarsamente rassicurante ha inciso e incide molto sulla sua ..sicurezza.
La sua fame d'amore le ha fatto inghiottire tutto , ora a tratti lui, questo scomodo fidanzato che la usava per rassicurarsi, le manca , ma le manca lui o l'idea di avere qualcuno in qualche modo presente e che , male, aveva una funzione non dico di sicurezza.. ma insomma , c'era.??
Fa bene a continuare la psicoterapia.. Sarebbe opportuno che Lei frequentasse un gruppo con obiettivi comuni, lo studio di una lingua, o un gruppo sportivo., un posto in cui si parla con gli altri di cose da fare che interessano a tutti.... Anche le abilità sociali si imparano , gradualmente.. .
Cominci con l'essere fiera di sè stessa, del suo coraggio e della sua intelligenza.. sia più esigente e meno tollerante ..!
..Ci riscriva se crede, starà sempre meglio vedrà
..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
la ringrazio dottoressa Fregonese .
Sicuramente a settembre inizierò dei corsi , anche per dedicarmi a cose che mi piacciono.
Per quanto riguarda il mio ex ha ragione.. Una bella fetta della mancanza che sento è dovuto al fatto di non avere più quel punto di riferimento, alcuni giorni mi sento proprio persa. Ma non è solo quello.. Ci sono momenti che non riesco a concepire l'idea che non ci sarà più, che non posso più parlare con lui , che si innamorerà e ci sarà un'altra al mio posto, non riesco a immaginarmi un futuro con un'altra persona e ripenso ai momenti belli e all'affetto che mi dava. A volte penso "ma chi me lo fa fare soffrire cosi, meglio tornare con lui.. Magari lo spavento che ha preso gli ha fatto capire gli errori " altre mi dico che devo resistere per il mio bene e che se ero arrivata stremata un motivo c'era e lo devo a me stessa. la cosa che in questo momento non potrei tollerare sarebbe vederlo innamorato di un'altra. Insomma sono combattuta
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

riguardo l'aspetto più "sociale", del sentirsi in gruppo, desideravo sottolineare un punto che lei ha toccato molto bene

".. Io ormai mi sono accettata per come sono e non mi offendo più quando mi ripetono la stessa tiritera che parlo poco e che sono timida, e per sdrammatizzare ho imparato a scherzarci su",

ossia proprio come con il tempo lei abbia imparato a sdrammatizzare, a scherzarci su, tuttavia quell' "ormai" ha il tono forse di una certa rassegnazione, ecco in questo credo sarebbe importante che lei un giorno possa invece rivalutare la sua timidezza, la sua sensibilità, inoltre

"mi vedono timida, che parlo poco, noiosa"

che legame c'è tra timidezza e il fatto di essere noiosa? Ci rifletta e se crede ne parli anche la psicologa che la sta seguendo

Un caro saluto



Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Alle parole della Collega aggiungo questa riflessione.. ok parlare .. poco, ma .. poche parole.. spiazzanti
possono essere più efficaci di lunghi discorsi.. altro che noiosa .. ! Provare per credere..