Attacchi di panico notturni

Buonasera. Come scritto già in molti consulti, soffri di 11 anni di attacchi di panico. Sono in cura con citalopram. E xanax. Oltre alla psicoterapia. Ho notato che da circa una settimana ho attacchi di panico alla sera. Prima di andare a dormire. Io dormo su un divano letto matrimoniale. E mio papà con la sua compagna dorme nel suo letto. A distanza di neanche 5 metri. Loro chiudono la porta nella stanza. E nn ho mai avuto problemi. Da 7 giorni ho notato che appena vanno a letto e io mi metto nel divano letto inizio ad avere tachicardia. Che sfocia Poi in attacco di panico. A volte forte a volte meno. Noto che il pensiero prima Dell attacco e che se mi succede qualcosa non so come avvertite i miei. Nonostante sono a due metri. E noto che fin che ho ansia da bene. Quando invece mi arriva la tachicardia no nn ce santo che tenga.. Anche se sono con mio padre che per me è la mia ancora di salvezza.. Non riesco a tranquillizzarmi. E quindi prendo xanax gocce .il venerdì la compagna di mio padre va a casa. E io avendo anche problemi alla schiena dormi venerdì e sabato con mio padre. Nel suo letto. Dopo che tutta la settimana dormo su un divano letto non comodo. Avevo una camera piccola.ho fatto un piccolo studio perché c era troppa umidità x dormire. Sono stato fidanzato un Mese a gennaio con una ragazza che è stata sempre a casa mia, ma mi ha usato perché nn sapeva dove dormire.. Facendomi credere di amarmi. Ma con lei dormivo senza problemi. Senza ansia e panico. Quando dormo con mio papà al venerdì e sabato non ho un minimo si attacco di panico nel letto. Questo mi viene solo quando dormo nel letto e loro in camera. Parlerò con lo psichiatra.. Noto che è. Un pensiero che parte già al pomeriggio. Pensando a quello che devo affrontare alla sera.. E alla sera anche se nn ci penso mi viene la tachicardia.. E inizia così. Cosa posso fare nel frattempo?grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dopo decine e decine di consulti ed essendo seguito da specialisti dal vivo, dovrebbe ormai aver capito che purtroppo non rispondiamo a domande tipo "cosa posso fare nel frattempo?" Sia per motivi di regolamento, sia perché le indicazioni terapeutiche a distanza non servono a nulla.

Deve rivolgere le sue domande direttamente ai curanti.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Non ho un contatto diretto con il mio psicoterapeuta...se non solo il giovedì che lo vedo. Penso non faccia piacere a nessuno scrivere dei propri problemi su un sito e farlo vedere a tutti. Comunque penso che ci siamo modi e modi di rispondere a una persona che semplicemente chiede "consiglio "e nn penso che un consiglio sia vietato..la ringrazio comunque
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

la domanda che pone a noi va posta di giovedì al Suo Psicoterapeuta,
l'esperto che - conoscendoLa - Le saprebbe dare le indicazioni personalizzate.

Utilizzare il doppio canale - di persona e online - Le crea confusione e non Le permette di interagire correttamente di persona.

Buon percorso.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, purtroppo è così. La deontologia, i regolamenti e le linee guida del sito ci impediscono di dire a un ansioso cosa deve fare per la sua ansia. Non si prescrivono medicine senza vedere in faccia la persona, così come non si prescrivono atti psicoterapeutici, che potrebbero avere effetti avversi, proprio come un farmaco. Invece i cosiddetti "consigli" non servono a nulla, quindi è inutile darne.

Può non fare piacere chiedere aiuto, ma il gran numero di consulti che ha inserito indica che per lei questo è un modo per cercare rassicurazioni. E la richiesta di rassicurazioni, se legge altrove nel sito, è proprio la cosa da *non* assecondare nel caso dell'ansia, pena alimentare l'ansia stessa.

E poi lei qui è sotto anonimato, nessuno sa che sta chiedendo aiuto.

Noi invece ci mettiamo faccia, nome e cognome e quindi dobbiamo stare ben attenti a ciò che consigliamo o non consigliamo.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Capisco Dottoressa. Io semplicemente non, voglio capire la causa. Ma capire o meglio volevo solo un consiglio su come fare per non pensare a queste cose. A livello psicologico. Come pensieri. Ma ringrazio comunque
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Ha già aggiunto il Collega Santonocito
per quanto riguarda i "consigli"

Saluti cordiali.
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