Paura delle malattie e della morte

Gentili medici,
dopo qualche esitazione, posto qui la mia domanda. Da quando é nato il mio desiderato bambino (nove mesi oggi, dopo tre aborti spontanei, una gravidanza difficilissima, un cesareo d'urgenza per distacco di placenta, il bimbo in terapia intensiva per una settimana, un lungo follow up neuropsichiatrico), ho il terrore di ammalarmi, morire e lasciarlo. Ogni giorno scopro un sintomo, una macchia, un'escrescenza nel io corpo e penso a un tumore. Oggi ho avuto l'impressione di avere un solco nella fronte e sono entrata nel panico. Da gennai a oggi ho speso circa 1000 euro in specialistici e ancora ne cerco. Ho una fobia assurda. Guardo il mio bimbo tnt bello e penso le cose peggiori e mi convinco che siano premonizioni e che morirò di tumore. Mio marito mi é tnt vicino. Lo stesso non dicasi per le famiglie di origine. Con mia suocera e con la figlia di primo letto di mio marito abbiamo rotto (nn hanno accettato la nascita del.bimbo). Con i miei, dopo anni di armonia e collaborazione, siamo ai ferri corti. Mio padre si é ammalato di esaurìmento contestualmente al mio parto e mia madre non mi ha mai dato sostegno morale. Da quando é nato il bimbo é diventata insensibile, senza cuore, non ha avuto tenerezza neppure alla mia uscita dalla sala operatoria. Non sembra più lei. Sn in psicoterapia ma mi rendo conto che nn basta. Mi creda sn a pezzi. Non vedo via d'uscita.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

mi dispiace molto per la situazione difficile che sta vivendo, soprattutto in questo momento delicato in cui deve badare a se stessa e al Suo bambino.

Posso chiederLe che cosa non basta della psicoterapia?
Quante sedute ha fatto? Che tipo di psicoterapia è? Con quali obiettivi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, il bimbo ha nove mesi è sano e bello,il più è fatto , suvvia, ora bisogna rapidamente ritrovare equilibrio e serenità.. come procede la sua psicoterapia.. che rapporto ha con la sua psicoterapeuta..? spero che si senta accolta e compresa , l'alleanza terapeutica è fondamentale , penso che sarebbe bene che il lavoro terapeutico avvenisse in time con uno psichiatra, un leggero, mirato supporto farmacologico sarebbe importante , molto importante, è fondamentale che il suo bimbo, per quale Lei ha combattuto tanto con coraggio , cresca ora con una mamma serena, senza paure .. capisco la sua complessa situazione familiare, dura, scomoda, ingiusta , anche .. però cerchi di pensare, come un coraggioso patriota del passato.. " noi tireremo diritto.. " che vuol dire crescere il bimbo nella positività , smettere di tormentarsi con paure assurde.. siamo tutti nelle mani di Dio, per dire una cosa sacrosanta, quindi tranquilla non si faccia patemi inutili, che ha già sofferto tanto.. Sia buona con sè stessa, lasci perdere la negatività di altre persone e baci abbracci il suo bimbo, è Lei vincente.. si renda conto.. !! Un augurio affettuoso di coraggio e
intelligente serenità.. Ci riscriva, se vuole..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
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La terapeuta, che mi segue da tre anni (anche nel difficile percorso post abortivo) é di approccio cognitivo comportamentale. Ciò che mi ha deluso é l'eccessivo attaccamento all'onorario. Mi spiego meglio. Io sono una molto precisa e scrupolosa,,financo paranoica quando si tratta di pagamenti. Tuttavia, in una delle ultime sedute, andando di fretta perché la baby sitter doveva tornare a casa sua, ho dimenticato di pagarla. Lei mi ha tempestata di telefonate what's app manco non ci fossimo conosciute. Sarò esagerata ma la cosa mi ha delusa parecchio al punto che la volta successiva nn sono andata. Ammetto di essere io troppo sensibile. Con la terapeuta faccio spesso una tecnica di rilassamento con una sigla particolare che ora nn ricordo. Questa tecnica mi aiuta tanto ad esempio. In merito al sostegno farmacologico, vi ho ricorso negli anni scorsi, nel post aborto curandomi con serotonina e tavor. Stavo meglio ma la dipendenza era davvero brutta e non vorrei ricascarvi. Le assicuro, però, che in giornate come oggi non vedo la luce oltre l'ostacolo. La paura mi paralizza. Mi sento molto sola. Vivo in una metropoli, mio merito lavoro dieci ore al giorno, su mia madre contavo tanto, mi faceva sentire al sicuro anche solo con una parola di conforto. Ora che quasi non ci parliamo mi sento davvero con l'anima denudata. Che triste situazione.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, quella terapia farmacologica le era stata prescritta da quale specialista ? Magari è meglio cambiarla, quanto alle incomprensioni con la Collega che ha il piacere di seguirla, non voglio dare certo giudizi, però è meglio parlarne.. come le dicevo l'alleanza terapeutica è fondamentale e in questo suo sentimento di solitudine , ancor di più.. Cerchi di allargare il suo mondo, anche le altre mammine a volta si sentono sole e sopraffatte dai doveri, ci ha mai pensato.. ? e poi ,i figli crescono rapidamente.. e via via le cose cambiano, anche il rapporto con sua madre andrebbe gestito diversamente.. Lo so, lo so, ci vorrebbe più energia ..Ma coraggio, ogni giorno un pò meglio .. !
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Utente
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La terapia me l'aveva prescritta un neuropsichiatra dell'Asp. All'epoca soffrivo anche di attacchi di panico. In merito alla terapeuta, concordo con lei che dovrei riaprire il dialogo, per il mio bene, considerato che la ritengo una brava terapeuta. Penso anche che forse dovrei disintossicarmi un po' dalla famiglia di origine. Prendermi un sereno stop, poiché il momento non é dei migliori ed anche volendo non ci si riesce a comprendere. Da quando sono diventata mamma e vivendo questa forte ipocondria, non riesco a scendere a compromessi, mi sento così indifesa che quasi pretendo assoluta comprensione. Riconosco, tuttavia, una divisione tra la sfera familiare e quella delle amicizie. Ho molte amiche, diverse neomamme, con le quali ho un rapporto sereno, fatto di incontri, cene, confronti e giochi tra i bimbi. Il tarlo delle malattie e dei fallimenti con le famiglie mia e di mio marito, però torna quotidianamente a farsi vivo ed é come un pilastro murato al centro della mia anima. La ringrazio per le sue parole.
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