Fallimento o stanchezza?

Salve Ho 45 anni e da sempre vivo coi miei. 8 anni fa ho perso mio fratello e da qualche anno mia madre ha una demenza vascolare, mio padre è invalido ma per fortuna lucido. Io non lavoro da 6 anni, prima facevo lavori tristi e il fatto di non riuscire a trovarne di nuovi nonostante i tanti cv mandati, ad oggi per come mi sento, non mi spiace. Ho avuto sempre un'indole artistica e ho provato in molti modi a fare ciò che mi piaceva ma senza risultati concreti dal punto di vista economico. Sotto quello emozionale, qualche soddisfazioncina l'ho avuta. Credo di soffrire di dipendenza affettiva e qui subentra il vissuto familiare soprattutto il rapporto con madre invasiva, invadente, insicura, ricattatoria ecc e visto che i tentativi col maschile sono stati sempre frustranti, oggi ne ho davvero timore e visto che la mia socialità è quasi nulla, non trovo neppure qualcuno da conoscere.Ho intrapreso piu di una psicoterapia. Una ne ho iniziata scorso anno, andai dal nuovo, con i: Perche non so a 44 anni cosa sono, cosa voglio, perche in passato non ho fatto questo o quello, perche nonostante abbia tentato mille cose per migliorarmi, mi trovo invischiata sempre e solo con la mia famiglia, e non ho una vita mia? Perche non ho un figlio? Ad oggi, visto che combatto con mia madre, occupandomi di lei insieme a papà,sbrigo tutto ciò che è commissioni e burocrazia, rarissimamente vedo 3/4 amici (tipo 2/3 volte l'anno perche impegnati) e arrivo la sera stanca. Ho smesso di cercare lavori come li facevo prima, perche deprimenti, non ne ho voglia lo ammetto con umilta e coraggio di esporlo. Non ho voglia di sbattermi in ambienti tristi, sottopagati, considerando che poi a casa ritornando dal lavoro avrei altro lavoro vista la malattia di mia madre. Mi sento spesso fallita, pur credendo di avere potenzialita ed intelligenza, ma nello stesso tempo non mi biasimo per non avere più la forza di farmi km e km per un lavoro come ho fatto fino a 6 anni fa. Sono figlia della pensione di mio padre, quando lavoravo e guadagnavo poco, comunque come potevo contribuivo. Anche con questo terapeuta siamo sempre in un punto morto. Mi dice di fare ciò che mi piace fare (scrivere ad es) e di importarmene del mancato riscontro economico ma io lo pago coi soldi dei miei. Se gli dico del lavoro, mi dice che capisce e approva che non mi vada di fare il recupero crediti, se gli dico che ci provavo a cercarlo fino a 1 anno fa ma non usciva nulla di decente, capisce pure quello, in quanto vi è una disoccupazione e zero possibilità di lavoro. Dice che il passato è inutile guardarlo. Ma io avanti come vi sto scrivendo non so come andarci se non con questo malessere/rassegnazione. Sono stressata e sbattermi come un tempo non ce la faccio. Come mi devo considerare in una societa dove tutti o tanti sono sistemati con molti status Resterò figlia che accudisce i suoi fino a quando non andranno via loro o io (spero piu tardi possibile) e una volta nell'ordine naturale della vita,cosa faro?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

concordo con il terapeuta sull'inutilità di guardare il passato o rimpiangere alcune situazioni mai accadute: a che Le serve, dal momento che oggi non può cambiare il passato?

Ma direi che fino a quando non inizierà a FARE qualcosa di diverso per se stessa e per la Sua vita, è chiaro che resterà così e che i sentimenti che prova adesso non andranno via. D'altra parte, come potrebbe essere felice e appagata oggi se le Sue condizioni sono quelle che ha descritto?

Si faccia aiutare a modificare queste condizioni.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
dottoressa, ma non ho la bacchetta magica! Chi mi può o deve aiutare? Il mio terapeuta dice, che devo inventarmi qualcosa che mi piaccia fare e ricavarne dei soldi: Questo mi frustra perche io sarò tonta,sarò non fantasiosa, non lo so, ma non so cosa inventarmi!
Per cui l'aiuto in cosa consisterebbe? Credo che lascerò la terapia, perche la pago grazie ai miei. E finche non ci saranno le invenzioni, io non posso più ne voglio togliere soldi ai miei