Angoscia post trauma

Buonasera,
Mi trovo di nuovo qui a chiedere un vostro parere.
Un mese fa, nel cortile del palazzo dove abito, aprendo la finestra, insieme a mia madre, abbiamo trovato il cadavere di una nostra vicina che si è suicidata gettendosi dal terrazzo condominiale.
Sul momento sono stata lucida: ho chiamato le autorità, ho parlato con la polizia, ho accompagnato i soccorsi sul posto, pur non avvicinandomi e guardando il meno possibile. (è brutto da dire, ma fortunatamente era in una posizione tale da nascondere il viso e non c'era sangue o altro).
Successivamente abbiamo saputo che aveva tentato anche a casa ed il pensiero che davanti alle mie finestre ci sia un appartamento pieno di sangue mi inquieta non poco.
Non avevamo rapporti, vedevamo solo la signora sul balcone, eppure sono rimasta molto colpita dal suo gesto e dalla sua disperazione, come credo sia normale.
Il brutto è arrivato dopo: angoscia terribile che mi assale la sera (la signora infatti ha compiuto il gesto durante la notte), il pensiero di non aver fatto abbastanza (ma mi rendo conto che non avrei potuto fare molto).
Due giorni prima del ritrovamento, avevo assistito in diretta (in ospedale) alla morte del padre di una mia amica, malato terminale.
Eppure è il pensiero della signora che mi mette agitazione.
A breve dovrò rimanere a casa da sola di notte ed ho un po' di paura. Infatti sto cercando di avere compagnia o andare a dormire fuori.
Negli ultimi tempi ho ricevuto notizie di persone malate, di altri suicidi, in più questi due episodi..
Insomma, mi sento come una spugna intrisa di negatività e tristezza.
Mi faccio carico della sofferenza di tutti, aggravando la mia.
L'arrivo della sera, poi, non mi aiuta.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio per la pazienza e per avermi ascoltata.