Depressione e DOC davvero presenti?

Buongiorno,
sono una ragazza di quasi 24 anni e desidererei ricevere un consulto per alcune mie problematiche, in modo da sapere se è il caso di parlarne in famiglia e andare a fare una visita diretta.
Cerco conferma in quanto in passato mi era capitato di esporre questi miei problemi ai miei genitori per poi essere liquidata con le classiche frasi di circostanza e affini.

Dato che i caratteri sono limitati, cercherò di non dilungarmi troppo.
Credo di avere crisi depressive da qualche tempo, più frequenti e acute nell'ultimo anno a causa di fallimenti personali (bocciature all'università con conseguente abbandono e il non essere ancora riuscita a trovare lavoro) e insistenze da parte dei genitori che mi incolpano di pigrizia per i miei fallimenti. Nei periodi migliori semplicemente sono apatica e disinteressata verso tutto, anche le cose che più amavo fare in passato, mentre nei periodi peggiori mi ritrovo a ripetermi quanto sono un fallimento come figlia e persona e che sarebbe meglio per tutti se morissi...per poi incolparmi di essere troppo vigliacca per uccidermi. Non sono mai arrivata a tentare davvero il suicidio, seppur il desiderio di voler morire è costante, così come il ritenermi una buona a nulla e una fallita.

Col tempo ho anche notato di avere diverse "manie/fissazioni" che devo spesso tenere a bada nel timore che i miei genitori mi diano della scema. Per fare alcuni esempi di manie: i fumetti sono in ordine alfabetico mentre i libri sono anche in ordine di genere; i cibi se mi è possibile li mangio a gruppi di tre o di cinque; le stoviglie devono essere in un dato ordine; odio vedere gli interruttori di camera mia premuti in versi differenti; diverse cose devono sempre essere in multipli di cinque; la luminosità del telefono deve essere al 55% o altrimenti più basso e multiplo di 5; un pomeriggio sono andata in crisi perché non trovavo dei post-it e l'idea di usarne di diversi su un libro dove ne avevo usati altri mi dava ai nervi; e altre cose simili che non sto ad elencare. Mi capita spesso di avere i cosiddetti "pensieri intrusivi" violenti (che fortunatamente spesso riesco a tenere a freno) così come mi ritrovo a rimuginare e riflettere spesso su quello che faccio o penso. Ho anche la tendenza ad accumulare cose, da piccola mi limitavo a collezionare (fascicoli di giardinaggio, minerali, fumetti) e lo faccio ancora adesso...ma ho notato che spesso mi ritrovo a conservare oggetti solo perché penso che magari un giorno mi potrebbe servire per fare qualcosa. Conservo anche libri e fumetti che non leggo più o verso cui ho perso interesse.Inoltre, quando abitavo da sola avevo la casa tenuta in ordine maniacale e mi dava profondamente fastidio trovare qualcosa fuori posto.

Magari sono solo io che rimugino troppo (davvero troppo) e alla fine questi problemi non sono nulla di che, ma piuttosto che continuare ad avere il dubbio ho preferito chiedere a qualcuno.

Grazie in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

dici di stare male se non attui tutti questi rituali e controlli esattamente come li pensi. Ciò farebbe pensare ad un meccanismo di controllo (chiaramente disfunzionale) sull'ansia e sull'ossessività.

D'altra parte, dici che il giudizio degli altri e dei tuoi genitori, oltre a qualche insuccesso (per fortuna gestibile!) all'università, ti creano grande sofferenza.

Prima di pensare a soluzioni drastiche, perchè non provi a rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta per risolvere questo problema? Tieni anche presente che ansia e ossessività sono nemici di concentrazione per lo studio, quindi è probabile che questi insuccessi e i tuoi timori con i tuoi genitori siano legati al problema ansioso...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi questi miei rituali e controlli potrebbero essere causati per "controllare" l'ansia? Oppure ho capito male?

Per i fallimenti universitari ho sofferto, ma poi ho compreso che il problema in essi era il metodo di studio: fino al liceo mi bastava rileggere qualche volta i capitoli assegnati per avere le giuste conoscenze per passare verifiche ed esami con buoni risultati, all'università la mole di materiale da imparare e la difficoltà sono maggiori e mi sono ritrovata a non sapere da che parte iniziare...ritrovandomi ad avere attacchi di panico durante gli esami e dimenticare anche quello che ero riuscita a imparare.
Da allora i miei genitori hanno iniziato spesso a criticarmi (e mio padre ha sempre avuto l'abitudine a paragonarmi ad altre persone) e a sottolineare i miei fallimenti. Così come fanno negli ultimi anni con il mio non essere riuscita a trovare lavoro. Ogni occasione è buona per ricordarmi che non ho un lavoro e che ho "sprecato" degli anni a "fare un bel niente". Quindi, sì, i loro giudizi (e soprattutto quando mi sbattono in faccia questi miei fallimenti) mi creano grande sofferenza.

Quindi, se non ho capito bene, questi miei problemi sono collegati tutti all'ansia e al timore del giudizio dei miei?

L'idea di rivolgermi a uno psicoterapeuta ce l'ho da qualche tempo, ma avevo bisogno di avere una "conferma" del fatto che mi sia davvero necessario.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Quindi questi miei rituali e controlli potrebbero essere causati per "controllare" l'ansia? Oppure ho capito male?
>>>

Sì, hai capito bene. L'ansioso-ossessivo usa rituali e controlli per tenere a bada l'ansia, per rassicurarsi. Le ripetizioni, sistemare le cose in ordine o avere il controllo su cose di poco conto dà l'illusione di poterlo avere anche sulle cose importanti, quelle per le quali si sente invece di non averlo per nulla. È ciò che in terapia strategica si definisce una tentata soluzione.

L'aspetto depressivo potrebbe essere, se presente, secondario a una diffusa sensazione di impotenza sulle aree importanti della tua vita.

In ogni caso non ti serve sforzarti più di tanto di capire. Per decidere se devi rivolgerti a uno psicoterapeuta devi prima decidere quanto stai soffrendo: se sei disposta ad andare avanti così oppure se ritieni di aver già sofferto abbastanza.

Non esiste un metro assoluto per stabilire chi deve andare dallo psicologo e chi no, dev'essere soprattutto la persona a desiderare di ricevere aiuto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Effettivamente, ho notato che di recente tendo a faticare di più a gestire le ossessioni quando sono ansiosa o quando sono in crisi depressiva mentre in periodi più "tranquilli" riesco anche a "sopportare" il non riuscire a seguire tutti i miei rituali e controlli (seppur alcuni non riesco proprio a evitarli).


Ringrazio infinitamente per le spiegazioni, proverò ad aspettare ancora un po' per vedere come si evolve la situazione e se peggiorerà mi rivolgerò di certo a uno psicoterapeuta.

Grazie ancora.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Il mio suggerimento è quello di contattare uno psicologo psicoterapeuta per il trattamento della problematica, perchè è meglio intervenire presto in questo tipo di problematiche per evitare che possa peggiorare.

Cordiali saluti,
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