Ansia e paura che possa succedere qualcosa di brutto

Salve,
vorrei esporre una situazione che da un po' mi crea non poco disagio.
Non ho mai avuto problemi di ansia, tranne in situazioni normali (verifiche, esami, ecc. che giustamente si concludeva una volta terminato ciò che mi creava ansia). Ora però mi sembra che l'ansia abbia preso il sopravvento su di me.
Ho sempre il terrore che possa succedere qualcosa di grave a qualcuno cui voglio bene (mamma, papà, nonni..). Credo che tutto sia iniziato quando mia sorella ha avuto un grave incidente e io (che abito in un'altra città per questioni universitarie) sono stata avvisata per telefono, il giorno dopo peraltro (i miei genitori non mi hanno detto niente per non farmi preoccupare a poche ore da un esame). Da quel giorno mi porto addosso questa senzazione, alla notte mi sembra di sentire il telefono squillare perché è successo qualcosa, se mia mamma ha una voce diversa dal solito mi preoccupo, se vedo che è tardi e ancora non l'ho sentita la chiamo perché sono preoccupata.
Quell'episodio non è stato l'unico in cui ho appreso brutte notizie per telefono, ma anche quando se ne sono andate altre persone a me care l'ho sempre saputo per telefono, magari la notte o la mattina presto.
Adesso davvero faccio fatica a liberarmi da questi pensieri. Sembra quasi che io non mi voglia concedere di essere felice e "in equilibrio". Inoltre, questa preoccupazione non la riverso su di me, anzi arrivo a pensare che forse sarebbe meglio che succedesse a me perché almeno si salverebbero quelli a cui voglio bene.
Vorrei solamente capire il perché di questi pensieri e come combatterli.
Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

penso che il punto possa essere questo:

"Sembra quasi che io non mi voglia concedere di essere felice e "in equilibrio".

Mentre lei è lontana da casa e felice, ai suoi cari accadono brutte cose e lei se ne sente probabilmente responsabile.
Dal punto di vista psicodinamico infatti è possibile dire che l'inconscio reagisce con una logica tutta sua a ciò che accade nel mondo esterno, ad esempio facendo sentire in colpa una persona quando accade qualcosa di male in sua assenza - come se, allontanandosi, avesse ad esempio consentito che determinate cose accadessero.
Si tratta di pensiero magico e quindi ovviamente di nulla che abbia un aggancio con la relazione causa-effetto reale fra gli eventi, ma è un pensiero che porta angoscia (inconscia) e quindi ansia.

Oltre a questo ogni volta che accade qualcosa di male a persone che in qualche modo sono o sono state oggetto di rabbia e aggressività l'inconscio interpreta l'accaduto come l'effetto delle proprie pulsioni, e da qui nasce il senso di colpa che porta all'ansia e al pensiero che possa accadere di nuovo qualcosa di brutto alle persone care.
Può leggere questo articolo sull'argomento:
http://www.serviziodipsicologia.it/ho-sempre-paura-che-succeda-qualcosa-ai-miei-cari/

Si tratta di dinamiche complesse e non immediatamente comprensibili proprio perchè attengono al mondo dell'inconscio e quindi a contenuti rimossi.

Per "combattere" questi pensieri dovrebbe quindi portare alla luce i possibili contenuti aggressivi che rivolge (inconsciamente) alle persone per le quali ha paura, superando la negazione e cercando di essere il più possibile sincera con sè stessa nell'ammettere rancori, invidie, senso di ingiustizia e così via.
Molto spesso, come dimostrato da Freud, questo è sufficiente a far sparire tutta l'apprensione immotivata.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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