Sensi di colpa

Salve, da circa 3 mesi ho un problema nella mia relazione relativo ai sensi di colpa.

Ho avuto un episodio di infedeltà nei confronti della mia ragazza. Non ho neanche avuto una relazione sessuale e a livello affettivo non ha significato niente ma ho dei sensi di colpa enormi verso la mia ragazza.

Mi sono anche rivolto a una psicologa e psicoterapeuta con cui sto cercando una soluzione per estinguere il mio senso di colpa.

Il problema che io vedo, però, è il seguente: sento come se il mio amore fosse ovattato, continuamente mi chiedo se amo abbastanza, dico a me stesso che un bravo ragazzo dovrebbe essere più coinvolto e non come faccio io, ecc. Insomma, vorrei tornare alle sensazioni che provavo prima che accadesse questo episodio.

La relazione va avanti da un anno e mezzo e sono consapevole che, dopo i primi tempi, si passi dall'innamoramento all'amore e quindi a un sentimento più stabile; però, ho la brutta sensazione di aver "rovinato" questo passaggio con il mio stupido comportamento.

Io continuo a essere attratto fisicamente dalla mia ragazza e inoltre la considero la compagna perfetta, sia per il suo modo di essere che per i suoi valori ma vorrei vivere la mia relazione in maniera serena, come facevo prima e non come adesso, stando sempre in apprensione.

La psicologa mi ha detto che, diminuendo il livello di senso di colpa potrò tornare ad amare la mia ragazza come sempre e senza questo fardello che porto adesso. Per il momento mi sta facendo annotare tutte le occasioni in cui ho pensieri negativi e quali sono le domande che mi pongo.

Mi piacerebbe ricevere anche il vostro parere su questa situazione.

Per terminare, vorrei precisare che la mia storia è quasi sempre stata una relazione a distanza. Nel primo anno di relazione vivevo la distanza come un ostacolo e sentivo un forte desiderio di stare insieme. Adesso, mi sento "troppo tranquillo" e il mio dialogo interiore mi porta a pensare che dovrei essere più coinvolto per portare avanti la relazione.

Insomma, io non ho dubbi suol volere rimanere con la mia ragazza e non mi sento attratto da altre ragazze. Però, non posso neanche soffrire così.

Grazie per la vostra attenzione e per le eventuali risposte.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

ho letto anche il suo precedente consulto e non posso non pensare che ci sia un motivo se si è trovato in intimità con una sua amica pur essendo fidanzato.

Oggi aggiunge che la relazione con la sua ragazza è a distanza e questo potrebbe spiegare il suo comportamento visto che, se si è trovato così "vicino" ad un'altra ragazza, il rapporto di coppia che non può vivere nel quotidiano forse non le basta e non fa per lei.

Anche se valuta molto positivamente la sua ragazza, e vorrebbe che questa relazione a distanza funzionasse, è lei stesso a dirsi che questo non sta accadendo:

"il mio dialogo interiore mi porta a pensare che dovrei essere più coinvolto per portare avanti la relazione".

D'altronde è comprensibile che due persone che stanno assieme pur non vivendo vicine prima o poi si allontanino anche affettivamente, soprattutto se prima che la relazione diventasse un rapporto a distanza non c'è stato nè tempo nè modo per creare un legame di coppia sufficientemente solido.

Dove vi siete conosciuti?
Per quanto vi siete frequentati di persona prima di allontanarvi?
Ogni quanto tempo vi vedete?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
rispondo subito alle sue domande. Ci siamo conosciuti in un mio soggiorno di studio all'estero e ci siamo frequentati molto poco prima di allontanarci.
Ma abbiamo vissuto nello stesso posto negli ultimi 6 mesi e l'episodio di cui parlo è avvenuto proprio in questo arco di tempo.
Ci vediamo in media una volta al mese ma non è la distanza che mi da fastidio (anche se ovviamente preferirei che non ci fosse).
Tutti e due ci siamo aperti porte nel luogo dove vive l'altro per poterci riunire il prima possibile.
Quello che mi ha sconvolto dell'episodio è che è stato un fulmine a ciel sereno, non mi riconosco in questo comportamento.
E il mio desiderio è avere una relazione felice con questa ragazza; il non coinvolgimento è stato frutto dei miei sensi di colpa.
Mi da fastidio aver commesso un errore così grande nei confronti della ragazza che amo e mi sento disonesto nei suoi confronti.
Per questo chiedevo se è possibile che questa fase di sofferenza che sto attraversando sia dovuta al fatto che non mi sono ancora perdonato quello che ho fatto.

Vorrei anche aggiungere che ci sono momenti in cui fantastico su un nostro ipotetico futuro e questo mi piace. Ma subito dopo è come se mi dicessi che questo non va bene, mi sono comportato male, ho fatto una cosa che va contro i miei valori e lei non merita di essere ingannata da me.
E così torno nella mia spirale di ansia e preoccupazione...

Grazie per l'attenzione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' chiaro che non si è perdonato e lei stesso afferma di star male perchè si sente in colpa.

Come le ha suggerito in precedenza una mia collega le consiglio anch'io di evitare confessioni per alleggerire la coscienza, perchè produrrebbero più problemi che altro: ha capito di aver sbagliato e ne sta già pagando le conseguenze.

Non so dirle se stia mantenendo un distacco dalla sua ragazza perchè si sente in colpa o perchè qualcosa nei suoi sentimenti è cambiato, ma nel suo ragionamento manca il tassello fondamentale: come mai si è trovato in quella situazione con la sua amica?

Se riuscirà a darsi una risposta le cose le saranno molto più chiare.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La mia amica mi era sempre sembrata attraente e ho fatto questo errore durante una festa. Quindi può avere influito l'ambiente e qualche bevuta di troppo (non che sia una giustificazione). Appena questo è successo ho chiuso ogni contatto con la mia amica e ho concentrato tutte le mie attenzioni sul rapporto con la mia ragazza.

L'ultima cosa che voglio è chiudere la mia relazione perché sono convinto che possa dare tanto a tutti e due.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se le è chiaro il fatto di non voler chiudere è meglio che si rivolga ad un mio collega per elaborare il senso di colpa: nello stato in cui riferisce di essere rischia di fare un passo falso a causa del rimorso e di far finire realmente la relazione.