Strana, sbagliata e triste di me stessa

Ciao sono una ragazza di 23 anni e ho iniziato l'università in un'altra città.Questo per me sarebbe dovuto essere un tanto sospirato cambiamento per un futuro migliore.Vede il mio passato può essere descritto solo con ricordi tristi.I miei hanno divorziato quando ero molto piccola e anche adesso non hanno mai smesso di litigare (anche perché provengono da due culture molto diverse tra loro in qui non sono mai riuscita ad inserirmi infatti sono una meticcia).Spesso mi coinvolgevano e pretendevano il mio sostegno contro l'altro.Avendo avuto un clima famigliare molto squilibrato (tra matrigne e patrigni che mi trattavano male e di fratellastri che cercavano di approfittare di me) si potrebbe sperare che la scuola fosse un posto dove avrei potuto trovare un po di pace, ma alle elementari che alle medie sono stata vittima di bullismo.Questo mi ha portato ad avere intorno alle superiori quello che potrei chiamare come depressione (ho avuto anche dei pensieri legati al suicidio) praticamente la mia mente era avvolta da una nebbia e piano piano mi sono chiusa in me stessa ho creato una barriera.Dopo che mio padre mi ha abbandonato e ho finito la scuola mi sono resa conto di non sapere più cosa fare.Ho trascorso cinque anni chiusa in casa a chiedermi cosa potessi fare della mia vita (e intanto ho cresciuto e riservato tutto l'amore che mi era rimasto a mio fratello più piccolo ma lui sta crescendo e presto anche lui mi abbandonerà come gli altri fratelli).Poi un giorno mentre ero al PC mi è capitato tra le mani la pubblicità della mia università ed è come se il mondo mi si aprisse.L' università è stupenda, fatta per me ma mi sono accorta che dentro di me è cresciuto un sentimento che prima non avevo mai provato mentre socializzavo:mi sento a disagio,osservata con occhio critico e una grande paura. Ogni volta che parlo con qualcuno penso “ non dovevo dirlo adesso penserà che sia strana “ e mi chiudo di nuovo in me stessa, provo vergogna e mi nascondo dietro la maschera che ho indossato per tutta la vita.Sono una brava ragazza e mi piace esserlo ma ho paura dei giudizi. Mia madre (super sociale), non mi ama per quello che sono anzi continuano a dire che sono strana (strana perché mi piace leggere, strana perché non mi piacono le feste, strana perché voglio rimanere vergine fino al matrimonio), che non sono solare, che mi vorrebbe diversa, che sembro una demente e che tutti sparlano male di me, quindi se le persone che mi dovrebbero amare pensano cosi di me chi potrebbe mai amarmi per quella che sono.Adesso ho paura di tutto soprattutto di parlare.Mi sento una nullità, una ragazza piena di complessi, sempre nel torto.Non so più che fare e pian piano, quando sono sola, la tristezza prevale sopratutto quando non posso parlare con nessuno visto che non mi fido di nessuno.Adesso mi chiedo: Sono sbagliata? Devo migliorare me stessa ? E troppo sperare un futuro felice come le altre persone e apprezzata per quello che sono difetti compressi? Grazie mille.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza

Tu dici che chi dovrebbe amarti in realtà non accetta alcune tue scelte o modi di essere.... noi tutti veniamo al mondo con la pretesa di essere amati incondizionatamente dai genitori. A volte non accade questo sia perché i genitori non sono perfetti sia perché hanno delle aspettative che possono scontrarsi con ciò che il figlio è.

Ma il problema a me sembra la tua insicurezza legata forse alla tua giovane età e a quanto accaduto in passato, col bullismo.

Hai mai pensato di chiedere una mano a uno psicologo allo spazio giovani della tua città?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Pileci,
devo ammettere che, con un progetto legato alla scuola, scrissi un paio di anni fa una mail al consultorio della mia città e loro mi consigliarono di venirli a trovare, ma mi è sempre mancato il coraggio di andare.
Vorrei tagliare i ponti con il passato e essere orgogliosa di me stessa, ma i miei genitori (mio padre è tornato e mi rinfaccia la sua sofferenza legata ad dei problemi economici) continuano a trascinarmi indietro.
Adesso che vivo in un'altra città e non conosco nessuno, voglio a provare a inserirmi. Pero non ho ancora il coraggio di andare da uno psicologo.
Grazie mille della risposta penserò attentamente a quello che mi ha scritto , grazie ancora.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Pero non ho ancora il coraggio di andare da uno psicologo."

Posso chiedere come mai?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Non so spiegarmi il motivo ma ogni volta che ci penso ce sempre qualcosa che mi frena e avvolte affiorano i sensi di colpa perché quello che sento mi sembra insignificante rispetto a quello che alcune persone vivono ( sopratutto quando queste sensazioni di tristezza e paura avvolte diventano apatiche anche se non dimenticate, come un altalena di emozioni) e in un certo modo mi sembra di fare uno sgarbo ai miei genitori, che nonostante tutto cercano di fare il possibile anche se avvolte per me nel modo sbagliato. Ho paura del futuro e di affrontare la società ma mi sembra che se avessi più coraggio riuscirei a superare tutto mentre andare dallo psicologo ho la sensazione che sarebbe come riaffrontare il passato e vedere qualcosa di me che non voglio vedere. So che è stupido ma è cosi che mi sento.
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