Ossessione

Salve, ho 18 anni e ultimamente stanno cambiando alcuni aspetti della mia vita, come è naturale che sia. Il problema si presenta ogni qualvolta un cambiamento accade: ad esempio, ogni domenica mio padre mi viene a prendere a casa in macchina per farci un giro e andare a pranzo, per la prima volta ho preso io la macchina. Ho passato il pomeriggio fra attacchi di panico e pianti. Stesso principio per ogni cambiamento minimo: colazione della domenica, suddivisione della giornata ecc
Ognuna in proporzione diversa, ma mi creano diversi problemi d’ansia e non so per quale motivo d’un tratto mi sento persa e sommersa dai “fantasmi” dell’infanzia e non riesco a controllare il mio umore. Mi risulta difficile parlarne a qualcuno, ma vorrei trovare un modo per non provare disagio per ogni volta che si verifichi una variazione della mia routine
Grazie
(La domenica pomeriggio sono solita piangere per un’oretta per la mancanza di mio padre, che mi dispiace ogni domenica salutarlo per tornare alla mia vita)
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Cara utente, lei di se stessa non ci dice molto. Lascia su uno sfondo vago questo incontro settimanale con un papà evidentemente amato, ma non sempre presente nella sua vita. Separazione o divorzio dei suoi genitori? E se è questo il caso, avvenuto quanto tempo fa? Conflittuale o sereno? Oppure c'è una condizione del papà che non lo lascia libero di essere con lei, con voi? Non ci dice nemmeno se ha fratelli o sorelle. E tuttavia evoca l'impressione che varcata la soglia dei fatidici diciotto anni, nello sperimentare le tappe della maggiore età "non so per quale motivo d’un tratto mi sento persa e sommersa dai “fantasmi” dell’infanzia"". Lei si volge indietro con rimpianto, evocando un'immagine dolorosa ma poetica. Senza dubbio il colloquio con uno psicologo l'aiuterà, non solo a "non provare disagio per ogni volta che si verifichi una variazione della mia routine", ma a recuperare dolcemente i brandelli d'infanzia che al momento sente dispersi, perduti, perché diventino per lei un patrimonio di memoria a cui attingere per trarne forza. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com