Binge: come uscirne da sola?

Buongiorno, vi ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta.
Sono una ragazza di 19 affetta da binge da alcuni anni. Non mi è mai stato diagnosticato da un professionista, ma documentandomi su internet è evidente che io ne soffra.
È iniziato tutto a 13 anni circa (settembre 2012), probabilmente per mancanze affettive da parte della famiglia e degli amici e per una "perdita" famigliare che credo di non avere mai accettato fino in fondo (la persona in questione è tutt'ora in stato vegetativo, da settembre 2010). In quel periodo avevo preso qualche chiletto e mia madre aveva iniziato a proibirmi alcuni cibi (pasta, riso, olio, dolci...), riducendo cosi la mia alimentazione a verdura, frutta, carne, pesce, uova e insegnandomi a tenere un diario alimentare. Quello che all'inizio sembrava un gioco si è trasformato presto in qualcosa che non riuscivo più a controllare, presa dalla fame, dalla voglia di cibo.
Credo di avere iniziato con una sorta di disturbo che ben presto era diventato binge/bulimia: mi abbuffavo e poi compensavo con digiuni e attività fisica, sognando di diventare magra "da morire".
Andando avanti nel tempo, l'odio dei miei genitori nei miei confronti, lo studio (pretendo molto da me stessa, ho preso 100 alla maturità e ora sono al primo anno di biotecnologie), il mio perfezionismo e tanto altro hanno contribuito a rendermi instabile, a farmi sentire sbagliata, inutile, incapace. Ho avuto periodi di equilibrio alternati a periodi disastrosi, con tanto di effetto "yo yo" sul mio corpo e depressione/ansia sulla mia mente. Sono stata autolesionista per un certo periodo e a volte mi capita ancora di farlo, limitandomi però a "graffiarmi" per non essere scoperta. Nell'ultimo anno e mezzo ho avuto pensieri molto inquietanti riguardo al suicidio, anche se non ho mai tentato di farlo.
Ho perso il rapporto con i miei genitori, il mio ragazzo (stiamo insieme da 5 anni e abbiamo la stessa età) non riesce a capirmi, la quasi totalità dei miei amici non sa nulla di questo mio lato disastroso. Mi sento sola, persa, e non ho la possibilità economica di pagare uno psicologo per farmi aiutare.
Vorrei uscirne da sola ma credo di non avere ne forza ne speranza per farlo. L'insoddisfazione per il mio fisico, per la mia debolezza, per il mio essere mi rende ancora più vulnerabile.
Come posso fare per riuscire a rialzarmi un'ultima volta per sconfiggere questo mostro?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

"..Vorrei uscirne da sola ma credo di non avere ne forza ne speranza per farlo."

"..sconfiggere questo mostro.." da sola è quasi impossibile. Proprio per questo il Servizio Sanitario Nazionale ha istituito dei centri ad hoc, specifici, gratuiti con impegnativa del medico di base. Presso di essi trova, oltre al Nutrizionista, anche lo Psicologo e lo Psichiatra (penso all'autolesionismo).
Le caratteristiche e gli indirizzi li trova nell'articolo che Le lnko:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html

Se dopo averlo letto Le rimanesse qualche dubbio,
ci siamo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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