sensazione di dover morire a breve ed altri sintomi: Ansia?

Buongiorno dottori, vorrei esporvi il mio problema.
Circa 6 mesi fa ho avuto un violento attacco di panico (con tremore alle mani, sensazione di morire, capogiri...) e dopo di esso la mia vita è cambiata. Successivamente ho avuto altri attacchi di panico.
Innanzitutto dopo quell'iniziale attacco di panico provo ogni giorno la sensazione di stare per morire, che la mia vita sia agli sgoccioli nonostante la giovane età (Ho 19 anni). Proprio per questa sensazione sono diventato molto ipocondriaco, ogni piccolo sintomo mi manda nel panico ed ultimamente, di sintomi strani ne sto avvertendo parecchi.
Ho la sensazione che io stia sempre per cadere o per perdere l'equilibrio, ho la sensazione di sbandare mentre cammino, a volte mentre cammino mi sento leggero ed altre volte sento le gambe pesanti, come se non volessero andare avanti.
Ho inoltre quasi sempre dei dolori al petto, nella parte sx di esso, che a volte si estendono a braccio e mascella sx, mandandomi nel panico.
Ho sviluppato la fobia soprattutto per la morte improvvisa, dell'arresto cardiaco improvviso, e sono sempre convinto che da qui a poco capiti pure a me, non mandandomi avanti nella vita di tutti i giorni.
Questi sintomi hanno giorni in cui si presentano in maniera più decisa e giorni in cui si manifestano in maniera più leggera o per niente.
Non mi riesco a vedere nel futuro poichè ho la convinzione che io debba morire giovane, improvvisamente, per questo sto avendo poca voglia di fare tutte le mie attività quotidiane, passando la maggior parte del mio tempo su siti specializzati di medicina o su internet per cercare ogni mio sintomo.
Cari dottori, cosa mi sta accadendo? Questa situazione mi sta esaurendo.
Grazie mille cari dottori per il vostro ascolto.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

spesso l'ansia somatizza, ovvero si trasforma in sintomi fisici che poi sono male interpretati, sia perchè l'ansia stessa ne amplifica la portata, sia perchè si instaura un circolo vizioso.
La strategia migliore, in questi casi, è quella di affrontare il problema servendosi di un consulto diretto con uno psicologo psicoterapeuta della sua zona.
Intanto, se vuole, può leggere qua. Le sarà spiegato il meccanismo di mantenimento dell'ipocondria:

https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/

Nota somiglianza con qualche elemento dell'articolo?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la sua risposta.
L'unica soluzione è un percorso di psicoterapia?
[#3]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Dal punto di vista clinico, l'indicazione è quella di fare una valutazione del problema, che porterà poi eventualmente ad una diagnosi. Questo processo lo può fare uno psicologo o un medico psichiatra. In seguiti, qualora il professionista ne ravvisi la necessità, si può iniziare un percorso di psicoterapia che a volte viene accompagnato da terapia farmacologica.
Questo trattamento si è dimostrato il più efficace, attualmente.
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