Disturbo sessuale

Salve,
Il problema che vado ad esporre è del mio compagno. Stiamo assieme da oltre dieci anni e lui non è mai riuscito a raggiungere l'orgasmo durante la penetrazione, ma sempre con qualche altro sistema che prevedeva dei giochi di ruolo o qualche fantasia erotica. Questo perché lui si è sempre "controllato" dal momento che, non usando precauzioni prima di conoscermi ed essendo giovane, non voleva rischiare gravidanze indesiderate (pur sapendo che questo metodo non è un anticoncezionale efficace).
Nel tempo la situazione si è evoluta, al punto che ora le sue fantasie devono realizzarsi altrimenti gli è impossibile raggiungere l'orgasmo, oppure lo raggiunge con molta fatica. Io ho cercato di assecondarlo e fare il possibile per accontentarlo, ma le richieste adesso diventano per me inattuabili, vorrei poterlo aiutare e riprendere una vita sessuale senza ansie ma non so da dove cominciare, anche perché mi ha fatto capire di non voler andare da un terapista.
Io speravo che fosse solo un periodo in cui voleva dare una scossa al nostro rapporto, ma poi le richieste sempre più insistenti hanno iniziato a farmi vivere male la sessualità, e ora non so davvero come comportarmi a riguardo; molto spesso mi accade che per concentrarmi su di lui, io finisca per non raggiungere l'orgasmo a mia volta.
Vorrei avere rapporti ma ho il timore che dovrei lasciare le cose "a metà" per questo problema, con conseguenti nervosismi da parte sua.
La prego mi dia un consiglio, voglio sapere come poterlo aiutare nel modo più efficace.
La ringrazio
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
se non lo avete ancora fatto, suggerisco ad entrambi la lettura di questo utile articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/228-quando-il-rapporto-tarda-a-finire-impotenza-eiaculatoria-che-fare.html

L'origine del disturbo è una vostra interpretazione, o è stato già eseguito un approfondimento di tipo andrologico che ha portato a tale conclusione?
Anche il suo compagno vive la situazione come problematica?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Scalco,
Per rispondere alle sue domande, non abbiamo eseguito nessun approfondimento andrologico. Il mio compagno afferma che, avendo continuato a controllarsi negli anni, si sia poi manifestata questa condizione.
Anche per lui è molto stressante perché il rapporto non risulta appagante, molto spesso non sa cosa farmi fare per far scattare quell'eccitazione che lo porta all'orgasmo. Ammetto che se non ci fosse questo problema lo cercherei molto di più, anche se adesso faccio il possibile per non fargli mancare nulla.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
In base a quali elementi ha dedotto che lui non sarebbe disposto ad intraprendere un iter di valutazione (ed eventualmente di terapia) per cercare una soluzione ad una situazione che rende insoddisfacente la vita sessuale di ciascuno di voi e che -a lungo andare- rischia di avere ripercussioni negative anche sulla relazione di coppia?

Indipendentemente dal disturbo di eiaculazione che il suo compagno presenta, sarebbe per lui opportuno un controllo andrologico, se fino ad ora non ne ha mai effettuati... proprio come noi donne ci rechiamo periodicamente dal ginecologo.
Questo potrebbe essere un buon punto di partenza.