Relazione sentimentale

Buonasera,
Sono qui per ricevere un parere riguardo una problematica che in questo momento sta minando la mia serenità e mi crea molto dolore. Da circa un anno ho una relazione con un ragazzo di 27 anni, incontrato nella città dove entrambi studiavamo. È stata una relazione piena di momenti molto belli, ma anche molto brutti, soprattutto a causa delle mie insicurezze causate da una relazione precedente, e aumentate dal fatto che per la prima volta nella vita mi sono realmente innamorata di qualcuno. Nonostante al mio ragazzo non sia mai piaciuto il fatto che mettessi sempre in discussione il suo sentimento nei miei confronti, la relazione è andata avanti in un modo che io avrei definito, fino ad un mese fa, molto positivo.
Il mio ragazzo ha sempre sostenuto di voler fare un lavoro inerente al suo percorso di studi, e aveva anche una mezza idea di svolgere l'esame di Stato, subito dopo la laurea. Nonostante ciò, ha deciso, su proposta del fratello, di iniziare un percorso lavorativo che poco o niente c'entra con quello che ha studiato, e, perciò, dopo essersi laureato ad Aprile di questo anno, è subito tornato nel suo paese, in Sicilia. Da quando si è trasferito e ha iniziato questo lavoro, ho immediatamente notato un cambiamento dei suoi atteggiamenti nei miei confronti. In meno di due mesi, è diventato totalmente assente nella nostra relazione: non mi chiama mai, non risponde quasi mai alle mie chiamate, non chiede più nulla di tutto quello che mi riguarda. La situazione è progressivamente peggiorata: io ho più volte detto che tutto questo mi sembrava assurdo, ma o lui minimizzava o lui chiedeva scusa senza cambiare comportamento. Ho chiesto più volte cosa stesse succedendo e lui ha sempre detto di essere stressato da questo lavoro, che comporta responsabilità e che ancora non è un grado di fare, e di non avere mai tempo perché lavora tutti i giorni tutto il giorno, e che non gli piace parlare al telefono. Improvvisamente, di fronte alle mie continue richeste di chiarimenti, lui ha prima detto di non essere più sicuro di volere una relazione a distanza perché difficoltosa, ha poi detto di non essere sicuro di amarmi, per poi rimangiarsi tutto e dire di essere certo del suo sentimento, ma di non essere sicuro se continuare una storia dal "futuro incerto", così ha detto. Dice di non essere sicuro di niente e non capisce quale è il senso di quello che fa quando si alza la mattina, e che se non mi chiama quanto io vorrei, forse il suo sentimento non eguaglia il mio. Dice anche che non ha molto senso che io lo vada a trovare perché starei da sola tutto il giorno, e che non vuole che dopo la mia laurea, io mi trasferisca da lui, perché potrei pentirmene se la storia finisse. Io non so come comportarmi perché non riconosco più la persona che mi amava perdutamente e che avevo accanto fino a due mesi fa. Non capisco come sia possibile cambiare così e dire tutto l'opposto di quello che aveva sempre detto nel giro di così poco tempo. Cosa devo fare?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

non spetta a me dirLe che cosa deve fare perchè non è questo il compito dello psicologo, ma possiamo provare a capire insieme.

Secondo Lei il Suo ragazzo quando si trova sotto pressione è davvero così assente e si dimentica anche di fare una semplice telefonata? Oggi le distanze si sono decisamente accorciate, grazie alla tecnologia....

Pensa che abbia altri tipi di difficoltà legate al lavoro o al trasferimento, oppure che abbia un'altra relazione?

Lei cosa vorrebbe fare, andare ugualmente a trovarlo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
grazie della Sua risposta.
Escludo con certezza che abbia un'altra relazione; pochi mesi fa, ha subito un grave lutto (morte del padre), che però è avvenuto prima del suo trasferimento in Sicilia. Anche il modo in cui ha reagito alla perdita del padre mi ha "sconvolto": non ha mai voluto parlarne, ha detto ai suoi più cari amici quanto avvenuto addirittura 30 giorni dopo il funerale, e da subito si è comportato quasi se non fosse successo niente, e subito dopo è ritornato nella mia città per finire il percorso di studi. Tutto questo mi fa pensare di trovarmi di fronte ad una persona che di fronte a un problema importante o a una causa di dolore decida di scappare, che è in pratica quello che sta facendo con me. Non riesco a capire però quale possa essere questo problema: quando stavamo insieme mi è sempre sembrato innamorato e sincero, per cui non riesco a credere di essermi sbagliata nei mesi passati; d'altra parte però, non riesco neanche a spiegarmi come si possa assumere questo atteggiamento e farsi venire certi dubbi in così poco tempo. Può tutto questo essere causato dal lavoro? Non ritengo possibile, per quanto impegnati si possa essere, non avere tempo o dimenticarsi di chiamare: l'unica spiegazione è che non ne abbia voglia, ma anche questo mi pare assurdo, ripeto, per il rapporto che avevamo instaurato.
Sono molto combattuta nell'andare a trovarlo, perché trovo irrispettoso il modo in cui mi ha letteralmente ignorato, oltre che angosciante l'idea di avere un ragazzo che al minimo dubbio o fonte di stress metta tutta la relazione in crisi, ma d'altra parte l'idea di chiudere una relazione senza guardarsi nemmeno in faccia e senza essere certa di quello che sta avvenendo, mi sembra assurdo.