Attacco di panico sono disperato situazione irrisolvibile

Salve credo che questa sia la domanda più folle che vi sia mai arrivata, il tutto partí circa 10 anni fa,ero con amici e abbiamo pensato di fare una pazzia,abbiamo fumato una canna e mezza(premetto che non sono e non ero un fumatore ma fui spinto dalla curiosità)fin lì sembrava tutto normale,io non avevo paura di niente,non soffrivo di ansia ne di attacchi di panico,nulla di nulla.Il tutto inizio così,mi misi a correre più forte che mai per fare una gara con il mio amico, dopodiché finito lo sprint,cercai di recuperare fiato e lì partì il tutto,lì la mia vita cambiò per sempre,sentivo il cuore in gola e il mio respiro era incontrollato,era lungo ed insistente,mi sentivo come in un'altra dimensione,quando mi resi conto che c'era qualcosa che non andava entrai nel panico, pensai che stessi morendo di infarto, cominciai a gridare e a chiedere aiuto ai miei amici che subito mi aiutarono,la notte fù davvero lunga,ogni minimo sforzo che facevo,ogni battito del cuore che percepivo mi faceva rivivere quell'incubo,da quel giorno non praticai più sport per paura di morire,iniziai a soffrire sempre di ansia e attacchi di panico,entrai anche in depressione,soffrivo di doc e ipocondria, col tempo mi ripresi e accettai questa nuova parte di me,ma tuttora non credo di essere guarito,anzi credo che quella brutta esperienza mi abbia segnato malamente,il problema non sono gli attacchi di panico ma perché e come iniziano,da quel giorno è come se il mio cervello mi dicesse che il respiro è innaturale e che più respiro e più mi stanco,è difficile da spiegare ma è come se io prima di aver avuto quel episodio da piccolo non mi rendevo conto di respirare perché appunto è un istinto naturale spontaneo,ma ora è come se io dovessi farlo per forza e come se non riuscissi ad accettare il fatto che respirare sia normale,appena penso che dovrò respirare per tutta la vita,comincio ad impanicarmi, non so come spiegarlo meglio di così,a volte ho paura di andare in palestra,pratico da 5 anni bodybuilding natural,quindi quando mi alleno a volte dimentico di respirare e mi alleno come un mulo ma appena mi ricordo che mi sto sforzando e respiro continuamente,comincia l'attacco,che passa solamente dopo che il cervello si abitua,ieri ne ho avuto uno così brutto che mi si è gonfiata pure la vena del palmo della mano sinistra e mi faceva male perché sono andato in iper ventilazione e in tachicardia,chiedo a voi,perché mi vergogno a parlarne,la mia ragazza anche quando facciamo l'amore si accorge che trattengo il respiro perché non voglio respirare,ma gli dico semplicemente che non ho niente,cosa dovrei fare?Ho paura che dal forte stress possa veramente prendermi un infarto,la mia vita non va male,ma non riesco più a vivere sereno come tutte le persone normali,grazie in anticipo per le vostre risposte sono disposto a tutto anche a farmi cancellare la memoria se ci fosse la possibilità perché credetemi è un incubo, spero ci sia una soluzione grazie in anticipo di cuore per chi mi aiuterà.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"cosa dovrei fare?"

Gentile ragazzo,

in questi dieci anni che cosa ha fatto per cercare di risolvere il problema dell'ansia/paura che influisce sulla respirazione?

I tentativi effettuati per cercare di porre fine agli attacchi di ansia hanno fallito, è giunto il momento chiedere aiuto direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta.

Il problema è risolvibile, ma più passa il tempo e più diventa difficile intervenire sull'ansia e sulle paure, perchè nel frattempo si rafforzano.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Il problema è che sono disoccupato e non ho dove prendere i soldi, tra l'altro mi vergogno come già detto a parlarne e non potrei tenerlo nascosto chiaramente, questa è l'unica cosa che mi frena purtroppo...
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

puoi incontrare uno psicologo anche in ospedale, pagando il ticket previsto dalla Regione.

Cordiali saluti,
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