Problemi psicologici in gravidanza

Salve!
Sono alla mia quarta gravidanza.
Sono di otto mesi.
Ultimamente sono parecchio giù di morale, sia fisicamente che psicologicamente.

La mazzata è iniziata un po’ col periodo che stiamo vivendo, con la morte di una persona cara e la cattiva notizia di dover subire il 3 cesareo perché ho dovuto assumere insulina, essendomi venuto il diabete gestazionale.

Non mi piaccio più, sbuffo sempre e sono sempre stanca, bado mal volentieri ai miei figli più grandi e alzo spesso la voce... mi stancano parecchio e quindi alla volte loro mi sono un peso, e mi sento orrenda anche solo a pensarlo...
Il marito mi aiuta quando può, ma il più delle volte quando gli dico che sono sfinita e di metterli a letto lui che devo stare un po’ stesa, lui deve prima finire quello che stava facendo e poi li mette a letto, per cui il più delle volte mi scoccio e faccio io, perché non voglio vadano a letto tardi...
Quello che forse più mi pesa e’ non essere compresa da lui, ma anche dai familiari, che non si rendono conto quanto l’idea di questo nuovo cesareo mi abbia parecchio scombussolato.
Per loro sembra quasi meglio, così non soffro... ma io preferirei soffrire per due giorni di dolori del parto, che rifare il cesareo... dove dopo vado avanti con dolori per mesi...
Dopo i cesarei, soffro da anni di aderenze e dolori ai nervi.
In più l’ultimo l’ho vissuto male e mi sono addormentata sentendo i medici aver paura di dovermi rianimare e non essere sicuri di farcela, perché temevano avessi meningite...
Mio marito se mi vede depressa, non ci da’ il peso che vorrei, dice che non devo pensarci e non mi da’ modo di sfogarmi, e ne avrei bisogno... mi dice di andare avanti a fare le mie cose, di darmi da fare invece che stare cupa a rimuginare...
Non so cosa ho, un misto di casini mentali e ormoni che mi stanno facendo vivere male sto periodo e vivere male le giornate coi miei bambini.
E me ne dispiaccio tanto... vorrei solo dormire tutto il giorno e non dover pensare a nulla...
Cosa posso fare?
Che esercizi potrei fare per tranquillizzarmi?
Non ho modo di frequentare sedute psicologiche e di ipnosi, perché nessuno mi può tenere i bambini... cosa posso fare per farmi superare il trauma del ultimo cesareo?
La paura che qualcosa possa andare male con il mio bambino?
Come posso fare per accettare questo ennesimo taglio al mio corpo?


Mi sono resa conto di essere così solo nell’ultimo mese, da quando ho ricevuto la notizia del cesareo e ho visto i miei sacrifici di tutti i mesi precedenti, sfumare...
grazie
Scusate la lunghezza
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

non ci dice se questa quarta gravidanza è stata desiderata
oppure se è capitata. Se è stata voluta da entrambi oppure unicamente da uno/a di Voi.
Glielo chiedo perchè risposi proprio io al suo consulto di due anni fa,
dove già allora si dichiarava stanca dei "... due monelli scalmanati e di una neonata. Non dormo niente, sono super stanca e nervosa ..."
e si lamentava di un marito più dedito alla palestra che a Lei.

Mi riferisco a ciò perchè penso che forse non siano solo problemi psicologici, come dice il titolo,
bensì una quantità di stanchezza fisica e psichica che Le impedisce di
. godere di tempo per sè
. avere energie per cercare la sintonia con Suo marito
. vivere bene le giornate con i Suoi bambini.

Parrebbe che la faccenda del prossimo cesareo possa rappresentare il capro espiatorio di tutta una situazione già di per sè vicina al limite.

Di fronte ad un terzo cesareo, dopo due d'urgenza, aver paura ci sta,
ma è altrettanto necessario lavorare sull'accettazione, e dunque sull'adattamento positivo e attivo.
D'altra parte non ci dice quali siano i ".. sacrifici di tutti i mesi precedenti" che ha visto "..sfumare...".

Ci sarà inoltre da prendere in considerazione l'utilizzo di un contraccettivo efficace, considerata la Sua giovanissima età.

Possiamo prendiamo questo consulto come un momento di scoraggiamento, da cui potrà riemegere dopo un paio di buone dormite?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve!
La ringrazio per la sua cortese risposta e per il suo tempo.
La gravidanza non è stata cercata. Abbiamo usato preservativo, ma è arrivata comunque. Da li’ io ho deciso di chiudere le tube, decidendo che questa sarà l’ultima perché sia fisicamente che psicologicamente, non ce la farei a portarne avanti un’altra. Ne ho già parlato con dei medici, i quali hanno cercato di far cambiare idea, vista la mia giovane età. Ma io credo di aver già dato e di dover ora dedicarmi totalmente a crescere i miei figli e ad avare una vita sessuale tranquilla con mio marito, senza la paura di restare incinta. Ho provato tutti i metodi possibili, tranne cerotto e spirale perché sconsigliati. Visto che sembro parecchio fertile, ho deciso di fare questa operazione invasiva, perché non voglio più trascurare i miei figli, essendo stata la 3 e questa gravidanza parecchio complicate in termini di salute.
Le posso dire che quando ho scoperto di essere incinta di nuovo, non sono stata contenta all’inizio e a tratti in alcuni mesi, visto che ho dovuto stare parecchio ferma per dolori e ho trascurato molto i figli. Ho perfino pensato di interromperla, anche perché il giorno della scoperta mi hanno diagnosticato problemi ad una tuba. Più o meno si sono risolti al momento.
Io sono felice di questo nuovo figlio, al di la’ delle varie paure. Sta volta mio marito più di me. Nella terza non era stato molto contento, ma perché avevamo una situazione economica un po’ instabile. Ora è migliorata, dobbiamo fare sempre sacrifici, ma siamo un po’ più stabili.
I sacrifici che ho fatto nei mesi precedenti sono stati per controllare la glicemia. Ho diabete gestazionale e per mesi ho controllato nel minimo dettaglio dieta e attività fisica, nonostante avrei voluto solo dormire. Purtroppo non è bastato e ho dovuto prendere insulina notturna. Col fatto che la prendo, mi hanno precluso il parto oltre le 38 settimane. Questo mi ha fatto parecchio arrabbiare e andare giù di morale. So che la vita è così, ma per me un nuovo cesareo è una cosa che fatico ad accettare, più che altro per quanto tempo ci metterò a ristabilirmi, per gli strascichi che lascia in termini di dolori e aderenze e perché avrei tanto voluto poter per una volta avere un parto un po’ meno traumatico. Ma va be, a me interessa stia bene il bambino.
Sarò terrorizzata il giorno che dovranno ricoverarmi, ma lo affronterò, non ho molte alternative... ho solo paura di uscirne di nuovo parecchio a pezzi, di essere ancora per mesi un peso a causa dei dolori, che il latte mi vada via presto come è accaduto per gli altri figli nati con cesareo.
Di sicuro ha ragione lei, sono sfinita. Ma mi manca il poter parlarne con qualcuno che ascolti le mie paure senza interrompermi e minimizzare e dirmi che il cesareo non è tanto male. Per me lo è. È un intervento. Lo faccio perché devo, ma non ne sono per nulla felice ed è dura accettarlo. Passerà anche sta rabbia, ma intanto sto così.
Dormire, qui è dura. Sono anni che noi riposo bene avendo avuto dei figli tanto ravvicinati. Non ho molti aiuti perché i nonni sono lontani e quelli più vicini ancora lavorano. e il marito fa quello che può. È migliorato tanto il nostro rapporto, ma il tempo è sempre poco per fare tutto. Lui ha il difetto che poi prima deve finire quello che fa, poi pensa ai bambini, ma va be.
Siccome dormire e riposare la vedo dura, cosa poterei fare per essere meno stufa, stanca di fare qualsiasi cosa? So che sono domande non molto sensate, ma qua va così. Il riposo esiste molto poco.
Ma Ho paura di crollare ad un certo punto.

Grazie intanto
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Comprendo profondamente quanto dice. Molte di noi donne sanno per esperienza cosa significa.

Lei ci chiede cosa può fare per non crollare.

Avevo suggerito "riposo".
Ma Lei, che vive la Sua situazione, lo trova di difficile applicazione.

Forse può provare a risparmiare energie?
meno perfezionismo (se c'è) nei lavori di casa,
minor impegno con i bambini a favore di quello che sta per arrivare e della mamma che deve affrontare all'intervento più riposata possibile,
minore impegno nel cucinare;
momenti in cui essere ascoltata, o attraverso una linea di aiuto gratuito (gestita da volontari, generalmente)
o, meglio, qualche seduta online con una Psicologa con esperienza.

Cosa ne pensa?
Dott. Brunialti
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