Fissazione sulla minzione dopo episodio di enuresi

Buonasera a tutti.


Sono una ragazza di 24 anni, ansiosa e ipocondriaca dalle elementari.
Ho somatizzato l’ansia in tutti i modi possibili, dagli attacchi di panico, a somatizzazioni in base alla malattia su cui mi fissavo.
Da piccola per farmi passare una fissa ipocondriaca bastava la parola del medico di base, adesso, invece, ho iniziato con dispendiose visite specialistiche.
Tutte negative fino adesso.


L’ultima fissazione’ è quella della SM: tutto é in iniziato con dei formicolii leggeri, sensazione di spilli e ansia generalizzata a fine luglio.
Per me era SM, per i 3 neurologi che ho consultato era nevrosi ansiosa somatoforme, fobia, ipocondria ecc.
nessuno ha ritenuto di dovermi fare degli accertamenti.
Su consiglio dei neurologi mi sono recata da uno psichiatra, che tuttora mi segue e con cui faccio anche psicoterapia.
Abbiamo cambiato un po’ di terapie: adesso sto prendendo dropaxin 20 gocce, ma ad ottobre prendevo Levopraid e 1mg di xanax a rilascio prolungato alle 23.
I sintomi formicolari ecc erano orami spariti e mi stavo riprendendo dalla paura della SM, quando una notte mi sono svegliata mentre sognavo di fare la pipì che la stavo facendo davvero nel letto.

Per me è stato l’inizio della fine.
Ho attribuito quel sintomo alla SM, non ho più dormito quella notte, ho avuto un attacco di panico che si è esteso fino alla amattina portandomi ad andare di fronte all’ospedale anziché in ufficio, minacciando i miei dottore e i parenti che sarei entrata e mi sarei fatta fare una risonanza.

Mi hanno persuasa tutti a recarmi in ufficio perché secondo loro quello che mi era successo era un episodio normale, che può succedere di sognare di fare la pipì e farla e inoltre io avevo preso anche quei farmaci e tutto si spiegava.

Ho iniziato a controllare se riuscivo a fare la pipì bene, se riuscivo a tenerla quando volevo sopra il water e farla quando lo dicevo io, dato che avevo paura di aver perso il controllo degli sfinteri. Per qualche notte dopo l’episodio ho dormito con degli assorbenti per il terrore che mi riaccadesse (ma non è mai successo).
A volte mi sentivo come un flusso di urina che scendeva e le mutande bagnate ma non è mai stato così, cioè, era una sensazione immaginaria e non ho mai perso urina.

Ho fatto una visita urologica, un’altra visita neurologica, ho fatto ecografia vescica e reni, esami del sangue, urino cultura e analisi urine: tutto perfetto.

A due mesi dall’episodio, la situazione è la seguente: io sono sempre stata la classica ragazza pisciona’, nei viaggi mi fermo agli autogrill per fare la pipì, se bevo in the subito vado al bagno, ma adesso mi sembra di avere una maggiore sensibilità, cioè mi sembra che la pipì mi scappi più spesso (anche se molto meno che a ottobre) e ci penso praticamente costantemente... lo psichiatra non vi dá peso, dice che passerà, ma a me sta condizionando male la vita.


È possibile che si tratti di stress post traumatico?
Quando sono a casa la faccio molto più spesso di quando sono in giro e solo quando riesco a rilassarmi totalmente lo stimolo torna normale, anche se ormai non capisco più cosa sia normale e cosa no...

Grazie
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
non continui a fare fantasiose diagnosi, dal momento che già è seguita da uno psichiatra-psicoterapeuta (a proposito, quale psicoterapia state attuando?).
Piuttosto, data la frequenza e l'urgenza della minzione, forse dovrebbe ridurre la quantità di liquidi assunta a partire da due ore prima di andare a letto.
La stanza in cui dorme è ben riscaldata? Il suo letto è caldo?
Immagino abbia comunque fatto un'analisi delle orine.
Per il resto, si affidi al curante cercando da lui la soluzione di questi suoi dubbi.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la rapida risposta.
La terapia che sto facendo è cognitivo-comportamentale.

Comunque ho fatto tutte le analisi del caso come anche ho scritto sopra e sembro in perfetta salute. Ho ridotto la quantità di liquidi che assumo prima di andare a letto, infatti mi alzo raramente la notte per andare in bagno.

L’enuresi non si è mai più ripetuta e quella di ottobre è stata attribuita dal mio medico di base e dallo psichiatra dal mix del sogno di fare la pipì + lo xanax da 1mg che probabilmente mi ha impedito di svegliarmi da un sonno molto profondo (infatti poi dopo ho cambiato terapia).

Ma per me è stato un vero trauma... non ho più con la pipì il rapporto che avevo prima, ci penso h24. Adesso lentamente la paura che accada di notte sta passando e anche la paura di farmela addosso ormai non c’è più, però c’è questa continua attenzione al minimo stimolo che non mi lascia tranquilla...
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Cara utente,
la terapia cognitivo-comportamentale è perfettamente idonea a smontare le paure irrazionali. Le ripeto che affidandosi al suo curante riuscirà a superare questa situazione.
Le chiedevo dell'analisi delle orine perché quest'attenzione eccessiva, così come la frequenza della minzione, potrebbero essere anche incrementate dal fastidio di una cistite; ma a quel che scrive, pare che non sia il suo caso.
Lavori col curante per superare il sintomo, non si ostini ad enfatizzarlo.
Ci tenga al corrente dei suoi progressi.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta. Anche il mio psichiatra/psicologo mi ha detto di non enfatizzare il sintomo e di non far seguire al sintomo stesso il pensiero (di vario tipo: cerco su internet, mi chiedo perché non ho lo stimolo quando non ce l’ho e penso che dovrei averlo, ne parlo... ecc).

La ringrazio molto, spero di uscirne perché è davvero fastidioso.
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