Problema scelta universitaria

Buongiorno a tutti.
Chiedo questo consulto perchè sto attraversando un periodo in cui devo fare una scelta difficile.
Sono uno studente universitario da due anni, purtroppo al momento della scelta ho preferito fare una facoltà vicina alla mia sede, piuttosto che viaggiare con il treno tutti i giorni per fare qualcosa che mi interessasse fare.
Adesso dopo due anni, le cose non vanno male riguardo agli esami, ma ho forti attacchi di ansia con respiro affannoso, infatti sono in cura da uno psicologo da qualche mese.
La facoltà che ho scelto, ingegneria, non mi piace.
Io inizialmente alle superiori ero indirizzato a scegliere psicologia, ma sia per lontananza che per altri motivi di ansia ho dovuto scegliere qualcosa che mi facesse stare tranquillo e rimanere nella mia zona di comfort.
Ora però che sto superando le ansie che mi affliggono vorrei spostarmi a psicologia, io ne sono convinti, ma i miei mi demoralizzano poichè dicono che è una laurea inutile e non si trova lavoro.
Questo mi fa stare abbastanza male perchè è una decisione che ho maturato anche in base alle mie esperienze, ma soprattutto in base ai miei interessi.
Sono fortemente appassionato e mi sentirei realizzato nel compiere un percorso di studi in psicologia.
Cosa posso fare?
Devo seguire questa passione?
A me non interesserebbe neanche guadagnare poco e lavorare tanto, è un lavoro che sogno fare e lo farei anche gratuitamente se avessi le competenze.
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Dr. Feliciano Lizzadro Psicologo, Psicoterapeuta 30
Gentile utente,
ci sono diversi aspetti nella sua domanda che vanno un pochino sistemati. Innanzitutto mi permetta, ma la laurea in psicologia non è affatto inutile come le suggeriscono ERRONEAMENTE i suoi genitori. Rispetto al fatto che non si trova lavoro, anche questo non è del tutto vero. Le spiego, dipende, come per tutti i lavori, da quanto ci si impegna e da quanto si è determinati a studiare (formazione permanente) e a lavorare su se stessi (psicoterapia personale). Insomma non è affatto un lavoro semplice e poco impegnativo, anzi. Tuttavia, se si lavora bene, si guadagna anche tanto.
Lei scrive: "... a me non interesserebbe neanche guadagnare poco e lavorare tanto, è un lavoro che sogno fare e lo farei anche gratuitamente se avessi le competenze".
Beh su questo punto devo dirle che nessun lavoro deve essere svolto gratuitamente (il volontariato è un'altra cosa) e che, come le ho già detto, non è affatto vero che si guadagna poco. Detto ciò, lei riferisce che sta seguendo un trattamento specialistico psicologico e che sta gestendo meglio il suo stato emotivo ansioso.
In linea con il miglioramento del suo quadro sintomatologico, la invito a comunicare assertivamente ai suoi genitori i benefici ottenuti dal trattamento così come i suoi interessi, desideri e obiettivi di vita. Per fare questo, chieda aiuto al suo psicologo che le saprà sicuramente dare indicazioni.
Un cordiale saluto,
Dott. F. Lizzadro

Dott. Feliciano Lizzadro
Psicologo
Psicoterapeuta