Crisi esistenziale può intaccare la coppia?

Salve a tutti!
Sono una donna di 34 anni.
Sto vivendo un periodo molto difficile a causa della rottura della mia storia d’amore.
Stavamo insieme da 19 anni, lui ha 36 anni d abbiamo un figlio di 3 anni.
Lui mi ha lasciata perché dice di non amarmi, seppur l’altro giorno ha dato un nome chiaro alla sua confusione, cioè crisi esistenziale.
Non sta bene ed è sempre perennemente triste.
Dice che vorrebbe lasciare anche il suo lavoro e prendere un nuovo appartamento (attualmente ha ripreso a vivere con i suoi e non si trova affatto bene), ogni persona che ride o prova a farlo ridere gli dà fastidio ed addirittura ha commesso delle azioni che potevano intaccare la sua stessa vita.
Me lo ha confessato perché nell’ultima settimana, da quando ho smesso di essere opprimente, lui si è avvicinato con abbracci e con sguardi che indicano quanto ancora siamo legati.
Lui viene a casa per stare con nostro figlio, ma la maggior parte del tempo stiamo a parlare in modo sereno di tutto ciò che ci sta succedendo in questa nuova fase della nostra vita che lui stesso definisce strana tanto da dirmi che rimarremo sempre legati e che non sa cosa ci riserva il tempo.
Da due settimana ha iniziato un percorso con una psicologa così come io, ma separatamente.
Gli avevo proposto una terapia di coppia qualche tempo fa, proprio all’inizio della sua scelt, ma non ha voluto.
Pensate che un percorso psicologico possa aiutarlo a comprendere che tali crisi magari ha sopraffatto i suoi sentimenti?
Inoltre, cosa potrei fare per aiutarlo e salvaguardare la nostra famiglia?
Grazie per le vostre risposte!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

"..Gli avevo proposto una terapia di coppia qualche tempo fa, proprio all’inizio della sua scelta, ma non ha voluto", Lei ci dice di lui.
Forse lui intuiva già che non si trattava di una crisi di coppia,
bensì di un disagio individuale che, di conseguenza, andava a riverberarsi sulla coppia.
E dunque andava seguìta in primis la persona singola.

Ora entrambi state facendo il Vostro percorso individuale
e quindi la domanda che Lei pone a noi la potrà rivolgere alla Sua curante, che La conosce di persona e con la quale ipotizzo si sia già creata una relazione di fiducia.

Datevi tempo,
elaborate le rispettive difficoltà personali;
può essere che vi re-incontriate affettivamente.
Come del resto può accadere che le due terapie individuali confluiscano in una terapia di coppia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/