Quando cambiare terapia?

Salve dottori, come evidente dal numero e dal contenuto dei precedenti consulti, ho un disturbo d'ansia da un anno e mezzo (dopo l'infarto di mio padre) scatenatosi con ipocondria e recentemente angoscia, ossessioni e paure irrazionali (chiedermi il senso di ogni cosa che faccio, essere inconsapevolmente depresso, lanciarmi dal balcone contro la mia volontà, ecc).

Dal 24 novembre seguo un percorso di psicoterapia.
Inizialmente ho scelto la psicoterapeuta basandomi su recensioni e curriculum, senza sapere nulla della sua scuola di pensiero e delle sue strategie.

Da quella data, fino ai primi di Gennaio circa, mi faceva domande sulla mia vita e infanzia e mi faceva compilare test con domande a crocette.

Fatta la diagnosi, mi ha detto di avere un approccio psicoterapeutico integrato e mi ha proposto l'EMDR.

Ha cominciato con l'EMDR sul mio primo ricordo disturbante d'infanzia (mia mamma che va in ospedale davanti ai miei occhi) perché a parer suo la mia ansia ha radici nei ricordi di infanzia disturbanti.

Quel ricordo non mi ha mai causato ansia e non lo reputavo un trauma, ma mi sono fidato di lei.

La prima volta che abbiamo eseguito l'EMDR su quel ricordo ho pianto, quindi ho pensato che avesse toccato le corde giuste.

La seconda seduta si è svolta in maniera uguale, senza piangere.
La terza pure.

Nel frattempo la mia ansia e le mie ossessioni sono peggiorate, e quando gliel'ho detto mi ha assegnato un cosiddetto diario di pensieri disfunzionali, dove devo segnare pensiero, emozione, situazione, comportamento, pensiero alternativo e comportamento alternativo.

Per i primi giorni l'ho usato molto, poi la mia angoscia ha permeato intere giornate quindi non riuscivo a individuare situazioni e pensieri specifici siccome avevo un problema h24 praticamente.

Quando le dico che non vedo miglioramenti mi dice che è normale, e poi non risponde alle mie domande sul diario assegnatomi, dicendo che tanto capirò da solo come procedere al meglio per me.
Quando le chiedo quanto potrebbe durare la terapia mi dice "pochi mesi, molti mesi, anni...dipende da caso a caso".
Sono rimasto perplesso.


Nelle ultime settimane ho divorato libri di Nardone e video sulla terapia breve strategica, e ho il chiodo fisso di provare questa TBS.
Cosa faccio?
Abbandono la terapia che seguo e provo un esperto di TBS (che mi sembra adatta ai miei problemi)?
Faccio entrambe le cose?

Insomma, quando posso essere certo che la terapia che seguo non sia adatta a me?
Ho paura di aspettare troppo a cambiare e nel frattempo aggravare il mio disturbo, che già ora mi lascia alcune notti insonni e alcuni giorni demotivato.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ti abbiamo dato diversi spunti per aiutarti a prendere una decisione, e il fatto che non riesci a prenderla mostra che il tuo disturbo ossessivo sta purtroppo manifestandosi anche in questo.

Stante il fatto che nessuno può prendere questa decisione al posto tuo, dovresti fare almeno uno sforzo per uscire da te stesso in questo caso, per così dire, e deciderti.

Considera tale decisione come un primo passo, decisivo, su un percorso di miglioramento.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Grazie per la risposta dottore. In realtà, confesso che ieri ho preso appuntamento con un esperto di TBS per il giorno 17 marzo. Mi sono detto: basta, ora provo e poi si vedrà. Credo quindi di aver fatto un passo oltre me stesso, come dice lei. Ho chiesto questo consulto per ricevere un parere riguardo all’abbandono di una terapia dopo solo 4-5 sedute (contando solo quelle di EMDR e diario disfunzionale, non i colloqui conoscitivi), pensando che forse potesse risultare precoce come scelta. Ho chiesto perché non sono esperto e non vorrei fare scelte affrettate dettate dall’impulsività e dalla voglia di risolvere velocemente problematiche che forse hanno bisogno di tempo. Grazie e mi scusi
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, allora la cosa migliore è rivolgere la domanda al suo nuovo terapeuta.

Tuttavia in TBS non ci sono quasi mai preclusioni nel continuare a vedere nel frattempo altri terapeuti, purché segua con precisione le indicazioni che riceverà.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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