Ho problemi a relazionarmi

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e non riesco a fare amicizia dai tempi delle medie.

Parto dall'inizio;
Sono sempre stata una persona introversa e molto timida, ma all'interno della paesino sarà perché da bambini si hanno meno incertezze ma non ho mai avuto problemi a stare con tutti.

Poi quando ho iniziato le superiori, dopo un paio di mesi iniziai a perdere totalmente la voglia di fare qualunque cosa:
- mi è sempre piaciuto giocare ai videogiochi, ma in quel periodo per mesi non ne ho toccato uno.

-ho iniziato a non uscire più con gli amici inventando scuse.

-ho perso completamente la voglia di studiare e sviluppato una grave pigrizia.

Praticamente ci sono stati un paio di mesi in cui letteralmente non facevo nulla, tornavo da scuola, pranzavo e poi iniziavo a girare per caso guardandomi intorno in cerca di qualcosa da fare, ma ovunque guardavo non trovavo nulla che ritenevo interessante.

Fatto sta che dopo un paio di mesi ritorna almeno l'interesse per i videogiochi e gli altri hobby casalinghi che avevo, ma piano piano mi allontanavo sempre di più dalla vita reale.

Ripensando al me di allora oggi mi viene da piangere ma a quei tempi era felicissimo e felice di ciò che facevo.

Continuo così per un paio di anni finché ai miei 17, poco prima del primo lockdown mi rendo conto di star sbagliando l'approccio alla vita è decido di cambiare ma purtroppo non ho neanche il tempo di capire come muovermi che scoppia la pandemia.

Durante il lockdown (che ormai vivevo da anni) ho avuto modo di riflettere, mi sono fatto coraggio e poco prima della fine scrivo ad un mio vecchio amico che conosco da sempre e che è stato l'unico che durante quel periodo provava a rinvivirmi.
Lui ovviamente felice e sorpreso accetta l'uscita.

Ora il problema era nel fatto che durante quegli anni avevo sviluppato un fobia sociale, la mia timidezza era aumentata drasticamente e soprattutto mi ero perso il periodo nel pieno dell'adolescenza, in cui ovviamente mentalmente e praticamente almeno per gli altri, c'è stato un cambiamento totale.

Passo così l'estate post-lockdown uscendo si ogni tanto, ma sforzandomi di farlo e sentendomi quindi a disagio.

Poi durante il mio quinto anno di superiori tra pandemia e altro riesco a stringere un buon rapporto solo con quel mio amico ed un'altro con cui da piccolo uscivo sempre, mentre per quanto riguarda i miei compagni delle superiori non ho potuto fare niente, anche perché praticamente dal lockdown alla maturità avrò fatto un mese scarso in presenza.

Ora ho iniziato l'università, prima in dad e poi da fine novembre in presenza da fuori sede, ma da allora non sono riuscito a stringere un amicizia e a malapena a parlare, finché questa settimana ho ripreso le lezioni, ma in università continuo ad avere problemi proprio nell'approccio con le persone e varie fughe dalla mensa per via di attacchi di panico.
Vivo 5/7 giorni in un monolocale e durante le giornate sento come se qualcuno mi stringesse il cuore e piango continuamente.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente,
come sempre è molto difficile, almeno per me, suggerire qualcosa di sensato e potenzialmente utile basandomi su così poche, benché importanti e sofferte, informazioni.

Al di là delle ovvie considerazioni che tutti sappiamo, ovvero che la pandemia ha esacerbato le difficoltà per tutti noi a diversi livelli, soprattutto per quanto riguarda la salute psicofisica e relazionale, le suggerirei di approfondire le sue personali ragioni (pensieri, emozioni, comportamenti) che sottostanno alla sua difficoltà di mettersi in gioco a livello relazionale, a "farsi vedere" dagli altri.

Questo, ovviamente, potrebbe essere solo un punto di partenza. Un altro suggerimento che mi permetto di porle, proprio perché le sue principali difficoltà hanno a che fare con le relazioni, è quello di prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi ad uno/a psicologo/a.
Il supporto psicologico, che per sua natura avviene in-relazione, potrebbe costituire una preziosa occasione sia per riflettere su sé stesso (all'interno di una relazione), sia per migliorare le sue tecniche di socializzazione.

Cordialmente.
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le fobie sociali, come tutti i disturbi d'ansia, quasi sempre peggiorano se lasciate a se stesse e non curate. Si può essere predisposti all'evitamento sociale sia per cause apprese, cioè per l'educazione o ambiente in cui si è cresciuti, oppure per cause temperamentali, cioè di nascita.

In entrambi i casi questi disturbi si possono superare per via psicoterapeutica. Perciò dovresti trovare il modo di consultare un terapeuta. Potresti iniziare rivolgendoti allo sportello di ascolto psicologico della tua facoltà, dovrebbe essercene uno.

Nel frattempo puoi vedere questi due video, attinenti al tuo caso:

https://www.youtube.com/watch?v=NbbFSfM7j2A

https://www.youtube.com/watch?v=uxJimskaLaw

(cliccare sul link e poi su "Ok")

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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