Problemi in famiglia

Salve, vi ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta.

Sono una ragazza di 19 anni, e studio all'università.
A causa di un anno molto stressante in cui ho dedicato troppo tempo agli studi, e troppo poco tempo alla mia vita, arrivando a vivere periodi molto difficili, ho deciso di andare a lavoro.
Adesso lavoro in un bar, a mezza giornata, e l'altra mezza giornata, invece, studio.

Da quando lavoro non mi è più facile come prima vedere il mio ragazzo (ci vedevamo tutti i giorni anche per soli 5 minuti).
Adesso, non ci vedevamo da domenica, e l'ho rivisto ieri sera, mi ha chiesto se oggi a pranzo sarebbe potuto venire a mangiare a casa mia, e io ho accettato.
Io, vivendo con i miei, ho anche avvisato poi mia madre.

In precedenza, mi aveva chiesto di andare a fare la spesa stamattina, e io le ho detto che dovevo studiare.
Però, in verità, avevo troppo sonno e non mi sono proprio svegliata.

Oggi si è arrabbiata con me, dicendomi che non era necessario vedere il mio ragazzo stamattina, perché l'ho già visto ieri, (che per giunta è venuto alle 11.30, e io mi sono svegliata alle 11), e che se potevo mettere da parte lo studio per dormire, avrei dovuto farlo anche per lei.

Non so più cosa fare, qualsiasi cosa io faccia o dica per lei è sempre una scusa, una mancanza nei suoi riguardi e nei riguardi della mia famiglia.
Non so più in che modo comportarmi, ho la perenne paura di sbagliare e di non essere abbastanza per loro.
Tra lo studio e il lavoro sto dando il mio massimo, e non penso ci sia qualcosa di sbagliato se voglio vedere il mio ragazzo per un po' di tempo, invece di dedicarmi a lei e alla casa.
Quando provo a risponderla mi fa solo sentire in colpa, mi punta il dito facendomi sentire una nullità.

Vi chiedo un aiuto, come potrei comportarmi in queste situazioni?
è forse vero che sbaglio io?
ho davvero bisogno di qualcuno di esterno che mi ascolti e mi aiuti senza giudicare.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buongiorno,
Per analizzare senza entrare nel dettaglio la vicenda è utile forse esporre un concetto.
Lei ha 19 anni ed è impegnata nel lavoro e nello studio universitario. Credo che faccia già tanto e che si possa godere anche dei momenti di svago con il suo ragazzo senza sentire così presente il senso del dovere verso ciò che è giusto fare.
Ciò che non mi è chiaro invece, è se ha intrapreso l'attività lavorativa per sostenere gli studi o per distrarsi dallo studio stesso.
In questo caso la reazione di sua madre, non è direzionata al mancato rispetto dell'impegno preso, ma all'eccessiva dedizione agli studi.
Sicuramente è importante imporsi delle regole per rispettare i tempi universitari e gli impegni, ma se ciò diventa un limite alle attività quotidiane, forse è il momento di approfondire l'argomento.
Quindi se vuole, può aggiungere informazioni circa la scelta di intraprendere l'attività lavorativa così da poterle dare una risposta più esaustiva.
Buona giornata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, la ringrazio davvero per la disponibilità.
Io ho iniziato a lavorare in realtà anche perché mi ha incitata lei stessa. Purtroppo essendo troppo focalizzata sullo studio, ho vissuto momenti in cui mi sentivo persa, inutile, quasi come fossi solo una pianta, e a volte avevo problemi a memorizzare a causa di questa sensazione di vuoto.
Mia madre mi ha incitata a cercare lavoro, essendo io una persona che ama comunicare con gli altri, e amo essere indipendente.
Per questo non riesco a capire la sua insistenza sul passare del tempo insieme . Vorrei tanto farla felice ma dedico tanto tempo a queste attività e sento il bisogno di vivere da normale diciannovenne, uscire, svagarmi.
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dopo
Utente
Utente
Il problema è che mi sento perennemente sbagliata. Vorrei far contenti sia mia madre che il mio ragazzo, sono le due persone a cui tengo di più al mondo, ma ho paura sempre di fare la cosa sbagliata.
Mi sento davvero di soffocare.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Purtroppo non è possibile riuscire ad accontentare sempre le aspettative altrui, soprattutto quando non sono in sintonia con le proprie.
In quanto studentessa e giovane adulta, ha delle esigenze che sono il divertimento, lo studio e le normali cose che possono essere fatte in questa fase di vita.
Quindi credo che il primo passo è prendersi meno responsabilità, vivere la propria età e cercare di accontentare anche le proprie aspettative.
Sarebbe un punto di partenza fondamentale.
Fino ad adesso abbiamo parlato di ciò che è importante per il suo ragazzo e sua madre, ma cosa è importante per lei? quali aspettative ha dal futuro, dai suoi studi? dal suo lavoro. Sono domande importanti a cui si può dare risposta per conoscersi prima di dedicarsi agli altri.
Buona giornata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
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