Come risolvere gli scatti d'ira di un genitore?

Buonasera,

Sono una ragazza di 30 anni figlia unica, faccio l'insegnante e vivo con mio padre.
Siamo rimasti rispettivamente orfana e vedovo da sette mesi.

Ho sempre avuto un rapporto molto positivo con i miei genitori che non mi hanno mai oppresso né imposto decisioni.
Mi reputo molto fortunata.
Con mia mamma però avevo una grande complicità e riuscivo a dialogare approfonditamente anche a sfogarmi del più del meno.
Con mio padre, DA SEMPRE, se per certi aspetti riesco a parlare tranquillamente perché mi dispensa buoni consigli d'altro canto il dialogo è impossibile e per motivi veramente stupidi talmente sciocchi che mi fanno stare male.
Io credo davvero che abbia scatti di ira sproporzionati.
Certo lui è un tipo vivace, scherzoso, una persona positiva, ma anche ansiogeno, un po' collerico di natura, "" complottista"""...Se per questioni serie la sua indignazione e la sua rabbia sono più che giuste per talune questioni la sua irascibilità è assurda, ingiustificata e questo da sempre, da prima del lutto di mia madre.
Mio padre ha manifestato queste reazioni, anzi, è esploso con amici, parenti stretti.
Per quanto riguarda me la questione è che non posso ribattere in modo critico se no lui si inalbera ancora di più anche se glielo dico con tono calmissimo.
Non vuole sentire ragioni o dice che non gliene importa di nulla.
Tronca puerilmente la questione come fosse un'offesa o un affronto verso di lui (che non c'è assolutamente).
Faccio due esempi emblematici per far capire come la rabbia si scatena per questioni veramente piccole:
- a pranzo stavo criticando la messa in scena di un'opera lirica (io amo l'arte in generale)...io mi infervoro sempre quando parlo di ciò.
Lui ha ribattuto che ogni regista è libero di fare quello che vuole.
Io gli espongo le mie ragioni sul perché l'allestimento della Traviata era veramente fuori luogo per ragioni storiche, filologiche ecc...e lui?
Comincia ad arrabbiarsi! Non è che mi ha replicato tranquillamente il suo punto di vista.
Va su tutte le furie come se lo avessi offeso e poi erige minacciosamente un muro.

- oggi: stavamo parlando di un'uscita fuori porta che farò con gli amici domenica...si stava commentando percorso, parcheggi ecc...gli avevo spiegato che eravamo solo in 4 e non più 6...Lui fa un commento sulla spilorceria dei due assenti (che poi in realtà non era questione di soldi).
E gli dico " ma non devi pensare così, sempre sospettoso", lui sempre ribatte polemico, io tento di spiegare la situazione e lui che piglia e scatta.
E più cercavo di correggere il suo atteggiamento spropositato (avevo un tono di voce calmissimo) lui gridava come un pazzo che non gli dovevo rompere le scatole, che lo mandavo fuori di testa con queste spiegazioni, che gli rompevo le scatole.
Mi ha davvero terrorizzato.


Ricordo che mio padre aveva ricevuto dai suoi genitori un'educazione severa un po' rigida...non so quanto possa avere influito...

Aspetto una vostra risposta.

Grazie mille in anticipo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

Suo padre sembrerebbe un uomo che non vuole essere contraddetto, semplicemente.

Rispetto a certi dettagli che Lei gli racconta -ad esempio della gita fuori porta- può darsi che veramente lui si annoi molto. Del resto non ha la Sua età ne’ i Suoi interessi, non è un Suo coetaneo ne’ amico.

In conclusione mi sembra illusoria la Sua esigenza di modificare -in realtà- il suo modo di essere. Suo padre dà il meglio di sé in una relazione asimmetrica, ma è in difficoltà in un dialogo potenzialmente paritario. Al proposito questa Sua frase è significativa:
>dispensa buoni consigli
d'altro canto il dialogo è impossibile<.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/