Scelta professionale

Salve, sono un ragazzo di 27 anni con una storia famigliare molto dolorosa; mia madre si è gettata dal quarto piano rimanendo invalida; mio padre è morto quando avevo 20 anni.
Mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare NAS; ho fatto.
un po' di psicoterapia e mi è stata data una cura farmacologica.
Credo che l'origine della varietà dei percorsi che avevo deciso di seguire nella mia vita sia data anche da questo disturbo.
Nel 2014 mi iscrissi al test di architettura ma non andai a sostenerlo.
Mi iscrissi al D.
A.M.
S. dove diedi 3 esami in un anno.
Dopo la rinuncia agli studi ho fatto il cameriere per due stagioni estive.
Nel 2018 mi licenziai in accordo col responsabile del villaggio in cui lavoravo.
La mia condotta e il mio rendimento a lavoro vacillavano.
Uscivo spesso a fumare assentandomi.
Ho fatto l'aiutante in una cucina per una settimana.
Nel 2019 m'iscrissi ad ingegneria gestionale dove diedi 1 esame rinunciando l'anno seguente.
Dopo la rinuncia ad ingegneria ho fatto il call-centerista per tre aziende diverse per due settimane in totale.
Sono stato ritenuto non idoneo alla mansione da un'azienda che non mi ha confermato.
dopo la prova per mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita aziendali.
Mi sono licenziato dopo due giorni che lavoravo per un'altra perchè avevo scelto di lavorare in smart working ma notavo che fosse un modo per assecondare una sorta di stato di rilassamento, vicino a quello depressivo.
Dal licenziamento non ho fatto più nulla.
Sono anni che mi prefisso di preparare dei concorsi ma non lo faccio.

Ho smesso.
di preparare questo concorso perchè mi sono orientato su altri che potrebbero essere banditi a breve.

Il problema è che non riesco ancora a mettermi nella prospettiva di lavoratore perchè non sono ancora del tutto uscito dallo status di studente, cosa che mi crea un forte disagio, e perchè il lavoro per cui concorrerò è quello di impiegato dell'area operativa, una mansione che immagino essere abbastanza sistematica.
Credo che a questo punto le fasi depressive che affronterei sarebbero frutto di una scelta piuttosto avventata e che in qualche modo non sia attivo in me un sistema di prevenzione di possibili scenari; di recente ho cercato di strangolarmi.
annodandomi il cordone dell'accappatoio al collo.
La cosa che più mi preoccupa è la possibilità che non riesca a svolgere con continuità la mansione.

Vorrei seguire una psicoterapia e aprirmi col mio psichiatra per poter risolvermi come persona perchè credo di avere delle qualità che ho anche espresso in vari ambiti, a scuola, all'università, per poco, in manifestazioni culturali dove ho fatto delle performance come attore, cantante, accompagnandomi anche alla chitarra, a lavoro, mi fu proposto più di una volta di fare il ma tre.
Vorrei aprirmi col mio psichiatra per poter risolvermi come persona e per poter portare avanti un progetto a lungo termine, che sia professionale, che sia di formazione.
[#1]
Dr.ssa Fabiola Raffone Psicologo, Psicoterapeuta 80 2 6
Gentile utente,
dalle sue precedenti richieste effettuate, vediamo che ha chiesto più volte la stessa tematica.

Dalla sua storia clinica e da ciò che scrive: "..Vorrei seguire una psicoterapia e aprirmi col mio psichiatra per poter risolvermi come persona perché credo di avere delle qualità che ho anche espresso in vari ambiti, a scuola, all'università, per poco, in manifestazioni culturali dove ho fatto delle performance come attore, cantante, accompagnandomi anche alla chitarra, a lavoro, mi fu proposto più di una volta di fare il ma tre.
Vorrei aprirmi col mio psichiatra per poter risolvermi come persona e per poter portare avanti un progetto a lungo termine, che sia professionale, che sia di formazione."

Consulti il suo psichiatra manifestando ciò che ci ha scritto e magari decidendo insieme un percorso di psicoterapia da seguire.

Buona fortuna

Saluti

Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2023
Ex utente
Allo psichiatra dovrei esprimere tutta la mia problematicità. Mettermi completamente a nudo mi crea disagio perchè alcuni presupposti per poter svolgere una vita regolare vorrei fossero assodati ma in realtà non lo sono.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
E quindi abbiamo un problema sul problema. Perché da qui, per iscritto e senza vederti, non è possibile fornirti l'aiuto di cui hai bisogno.

Una possibile soluzione potrebbe consistere nel contattare uno specialista a distanza, in videochiamata. Ma dovresti comunque fornirgli alcuni dettagli del tuo problema, altrimenti neanche in quel caso potresti essere aiutato.

Non si può fare una frittata senza rompere qualche uovo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2023
Ex utente
[ Consulti il suo psichiatra manifestando ciò che ci ha scritto e magari decidendo insieme un percorso di psicoterapia da seguire.

Buona fortuna ]

Il fatto è che mi sembra di voler offrire un'immagine di me diversa dalla mia vera "pasta" o che col tempo è andata diventando sempre più nitida, usando una metafora, degradando. Ho paura che questo processo di degradazione sia irreversibile.
[#5]
dopo
Attivo dal 2015 al 2023
Ex utente
Sempre meno nitida*
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