Genitorialità e ansia

Buongiorno gentili dottori,
Vi scrivo poiché sto riscontrando in questo ultimo periodo un'ansia inspiegabile relativa al mio desiderio di diventare madre.
Sono una ragazza equilibrata, felice e abbastanza spensierata.
Negli ultimi mesi ho sviluppato il desiderio di diventare madre, il mio compagno ha accolto con entusiasmo questo mio slancio.
Al primo mese di tentativi sono rimasta incinta, ma non sono riuscita a vivere la ricerca con serenità: avevo paura di avere qualche problema legato alla fertilità e di dover intraprendere qualche percorso specialistico.
Purtroppo ho avuto un aborto spontaneo, che mi ha molto scosso, come penso sia normale.
Dopo l'aborto abbiamo deciso di ricominciare la ricerca, e si sono ripresentate le stesse ansie e paure: non vivo il mio ciclo con serenità (ho qualche giorno di ritardo e test negativo=qualcosa deve essersi guastato nel mio corpo); oppure cerco online le cause di qualsiasi strana cosa che succede al mio corpo e controllo che non intacchino la fertilità.
Io non ho ansia di avere malattie, ho ansia di non riuscire a concepire e portare avanti una gravidanza; basta un solo giorno di ritardo del ciclo per farmi andare in paranoia.
Fino all'anno scorso non avevo MAI avuto pensieri di questo genere, quando ho deciso di intraprendere la strada della genitorialità, in me sono nate tutte queste ansie e paure che mi rendo conto essere ingiustificate.
Alterno momenti di ansia a momenti di totale tranquillità, non riesco a trovare un equilibrio.
Ora che sono nuovamente in attesa e supero le prime settimane di gestazione, vivo ogni giorno nella paura che si ripeta l'aborto spontaneo già vissuto mesi fa.
Questa mia ansia che non so gestire perché non l'ho mai provata prima, mi sta creando disagi e non voglio che ne possa risentire anche la relazione con il mio compagno.
Non ho gli strumenti per poterla "combattere".
Chiedo un vs aiuto in tal senso e vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Michele Loia Psicologo 81 2 3
gent.ma,

già scrivendo queste righe ha trovato il coraggio di esternare i sui dubbi e le sue ansie. Da quello che scrive capisco che la sua ansia, i suoi dubbi si originano dal periodo in cui si è manifestato l'aborto. Questo, senza dubbio, rappresenta un evento drammatico. Purtroppo ad oggi, le gravidanze con aborti sono moltissime e ognuna di esse lascia un segno più o meno importante nella vita di una mamma. Da un evento così traumatico si genera un livello altissimo di ansia che non si manifesta soltanto nel periodo successivo ma soprattutto (come il suo) se si rimane incinta un'altra volta.
In questo quadro generale è opportuno ritrovare la serenità. Ogni persona è unica, quindi il percorso sarà diverso. Il primo passo da compiere è quello di avere la consapevolezza della propria situazione e ridurre il continuo ripresentarsi di questi pensieri negativi. Per arrivare a quest'obiettivo è opportuno PARLARNE di tutto ciò che ci fa stare male, dei nostri dubbi e preoccupazioni. Quindi parlane con il tuo compagno di vita, con un'amica del cuore. Questo ci aiuta a far percepire quei pensieri negativi più affrontabili e meno aggressivi.
Visto che tramite internet è impossibile analizzare la sua domanda è importante AFFIDARSI AD UNO PSICOLOGO. La salute mentale ha lo stesso valore di quella fisica. Cercare un buon professionista della salute mentale, magari specializzato proprio nella perdita è davvero utile. Anche nei consultori vengono progettati interventi di gruppo con persone che hanno affrontato esperienze simili e confrontarsi con loro aiuta molto.
Attenzione a non ricercare ossessivamente informazioni su Google. Questo motore di ricerca (come tutti gli altri) non farà nient'altro che generare ansia su ansia. Insomma ci carichiamo di altre preoccupazioni.
Lei dice "Non ho gli strumenti per poterla "combattere". Lo psicologo ha tutti gli strumenti necessari per accettare il negativo e restituire una nuova immagine di sè.
Spero di aver dato degli spunti interessanti.
Saluti

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno gentilissimo dott. Loia,
La ringrazio infinitamente per risposta. Sicuramente mi ha fornito ottimi spunti, spingendomi nella direzione che già avevo adocchiato fosse quella giusta per me: affidarmi ad uno psicologo. Purtroppo non essendo abituata a gestire l’ansia a questi livelli, mi ritrovo in alcuni momenti ad esserne totalmente sopraffatta. Ne parlo spesso con il mio compagno, che è molto comprensivo e con i piedi per terra: tuttavia mi rendo conto di aver bisogno di aiuto professionale poiché le sue parole fanno effetto al momento, ma poi mi ritrovo punto e a capo. In altri momenti sono invece estremamente lucida, mi guardo come se fossi al di fuori di me stessa e capisco che quest’ansia e paura non mi fan più vivere nulla con tranquillità e DEVO farmi aiutare. Inevitabilmente però mi ritrovo in alcuni momenti della giornata, specialmente al lavoro, a farmi sopraffare dai pensieri negativi ed è in quei momenti che mi rendo conto di quanto mi servano questi strumenti per potermi dare una regolata, o comunque per non lasciarmi stravolgere. Grazie anche per il consiglio di non cercare nulla su internet: adesso me lo vieto categoricamente. In precedenza, alla prima preoccupazione, cercavo su internet e ovviamente l’ansia aumentava perché non ho nemmeno le conoscenze per poter fare determinate ricerche, mi affido con sicurezza e fiducia al medico. Ho imparato dai miei errori (si spera). Grazie infinite per la sua risposta, che mi ha già tranquillizzata, sentendomi guidata e non sola.
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Dr. Michele Loia Psicologo 81 2 3
Leggo con molto piacere ciò che scrive. L'ansia fisiologica è una condizione naturale presente in tutti gli esseri viventi ed il suo ruolo principale è quello di preparare la persona ad affrontare in maniera adattiva una possibile situazione ritenuta pericolosa. A volte ci troviamo a dover affrontare momenti o periodi della vita che generano un elevatissimo livello di ansia e questa si ripercuote sul quotidiano e ci limita anche nelle cose che abitualmente facevamo in tutta tranquillità. Questo tipo di ansia va analizzata, va ascoltata. Potrebbe anche essere il vettore tramite il quale ci arriva un messaggio.
Allontanare dalla propria mente i pensieri negativi risulta essere un compito molto difficile soprattutto quando le ossessioni si presentano con elevata frequenza e all'improvviso. I pensieri negativi sono automatismi che generano altra ansia soprattutto se rafforzati dai sensi di colpa.
Sia i pensieri che le parole hanno la funzione emotiva ed è per questo che generano un potente effetto su corpo e mente (se ci fa caso, quando riceviamo un complimento non pensiamo all'ansia o altro). Il fatto di avere un compagno con cui discutere liberamente ed in tutta tranquillità aiuta molto. Lei manifesta tutta la voglia di liberarsi da questa condizione e ne sono sicuro ci riuscirà. Mi tenga aggiornato
Saluti e Buon Lavoro

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

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