Come posso risolvere il problema ?

Buonasera dottori, vorrei esporre un problema che mi portò dietro da diversi mesi, ho sofferto in passato (circa 8 mesi fa) di attacchi di panico e ansia, fortunatamente risolti in grand parte con la terapia cognitivo Comportamentale e terapia medicinale Paroxetina ormai da
Scalare per andare a finire.

Percorso durato circa un anno.


Ora mi trovo di fronte più che a un sintomo, un fastidio, ho un senso di nodo in gola sopratutto dopo dei pasti un po’ più sostanziosi che si risolve da solo in un arco di 30 min o più, a volte mi
Viene anche senza aver mangiato con bruciore di stomaco, volevo sapere se era una conseguenza del mio stato passato, a volte anche seguito anche da dispnea
Vorrei un consiglio grazie in anticipo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
ho letto anche le sue precedenti richieste e mi sembra che lei stia affrontando in maniera settoriale i suoi problemi, mentre il più delle volte, se c'è una situazione complessa quale una disfunzione metabolica, un disturbo psicosomatico, un grave problema di sovrappeso o sottopeso, non è utile risolvere il singolo sintomo, ma occorre procedere con un approccio globale.
In altre parole, se qualcosa nel sistema emotivo-cognitivo-comportamentale della persona ha preso una strada poco funzionale, è necessario affrontare vari aspetti per ricostruire la sua salute psico-fisica, talvolta con l'ausilio di diversi professionisti: il fisioterapista, il posturologo, il nutrizionista, il medico, lo psicologo, etc.
Nei centri ospedalieri dove si curano i disturbi alimentari non a caso vari professionisti concorrono a ricostruire le buone e salutari abitudini del paziente. Per avere un'idea le suggerirei di leggere l'articolo che le linko, il quale contiene anche l'elenco dei centri ospedalieri che si occupano del problema nelle maggiori città: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html
Ma oltre ai molteplici aspetti personali, oggi una nuova impostazione del benessere, che fa capo alla Psicologia della Salute, valuta anche le relazioni del soggetto con il suo habitat familiare, professionale, sentimentale, etc., e le risposte di questi.
Il principio ispiratore di questo approccio è la considerazione che non ci si ammala da soli e non si guarisce da soli; tanto più se la sintomatologia è complessa, e curato un singolo disturbo se ne presenta un altro.
Provi ad affrontare la situazione con questa nuova ottica, aiutato anche dal suo terapeuta e dall'équipe ospedaliera a cui sceglierà di affidare il problema alimentare.
Buone cose; ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottoressa.
A quanto ho capito lei fa riferimento ad un problema di alimentazione ?
Però io diciamo nell’ultimo periodo ho preso 15 kg proprio perché dato la mia precedente situazione non sono più riuscito a svolgere attività fisica, mentre prima era un abitudine
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
io ritengo che considerare un singolo sintomo, soprattutto nel suo caso, corrisponda a perdere di vista l'individuo nel suo complesso e nel suo contesto relazionale.
Una visione globale, olistica, mi sembra più adeguata per risolvere i suoi problemi.
Parta da qualunque aspetto, se vuole, ma non considerandolo "il problema", bensì solo un sintomo che rimanda a una più complessa difficoltà.
Certamente partire dal sovrappeso le permetterebbe di avere subito un team di specialisti a disposizione. Ha letto l'articolo che le ho linkato? Ha verificato in quali ospedali vicini a lei esistono centri di rieducazione alimentare?
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
No dottoressa non ho
Verificato, perché era mia abitudine mangiare in modo corretto e svolgere attività fisica, è una vita che faccio entrambe in modo corretto.
Purtroppo mesi fa ho dovuto sospendere per via di quanto accaduto.
Ma
Piano piano sto riprendendo anche se ho qualche fastidio sempre a livello di ansia, credo sia normale ancora non sono al 100% ma molto meglio di prima che non riuscivo neanche a pensare di svolgere attività fisica.
Il percorso con la terapia cognitiva comportamentale mi ha dato un grande aiuto, spero presto che questi minimi fastidì scompaiono del tutto, e riprendo ad allenarmi come ho sempre fatto
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
spero che nel tempo intercorso tra la sua ultima replica e questa risposta lei abbia ripreso i contatti col suo terapeuta.
Come le avrà certo spiegato il curante, in campo psicologico più ancora che in campo medico non si può affrontare validamente un problema quando non c'è la consapevolezza da parte del paziente che questo problema è solo la spia di un più vasto disagio.
Le auguro di trovare al più presto le risorse e la conseguente capacità/volontà di lavorare assieme allo specialista per non continuare più ad elicitare una serie di sintomi e poter risolvere il suo problema alla radice.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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