Farsene una ragione

Buongiorno dottori.
Non riesco a dimenticare il mio ex dopo18 mesi. Siamo stati insieme 5 anni tra alti e bassi.
Una storia molto travagliata a causa delle sue paure e i suoi timori.
Si trasferisce da me (altra regione) per convivere, lui esterna continuamente tutte le sue insicurezze e il suo non entusiasmo per la nuova vita insieme. Sfinita lo lascio libero perché non ha senso convincere qualcuno che non vuol restare.
Passano i mesi, nella speranza che si ricreda. Nulla. il suo cercarmi sono stati messaggi o chiamate sporadiche fatte di accuse di non accettare la sua natura.
Arrivo a proporgli anche una terapia di coppia, rifiuta.
Nel suo compleanno organizzo una sorpresa che prende in malo modo, ma poi mi ringrazia e finiamo a letto insieme, ma subito precisa che ciò non inficiava il nostro rapporto, che io avrei continuato a non accettarlo.
Ennesimo fallimento e da lì inizio una terapia.

Poi, per me, arrivano dei seri problemi familiari, lui lo viene a sapere, ma anche in quel caso il massimo che riesce a fare per starmi vicina è mandarmi raramente dei messaggi a cui io rispondo educatamente, perché, in fondo, io non credo che due persone che sono state insieme (se pur non abbia funzionato) debbano poi diventare due estranei che neanche possano chiedersi come va.
Nel mio compleanno mi fa gli auguri con mes.
Gli chiedo se abbia voglia di bere una cosa insieme dato che erano mesi e mesi che non ci sentivamo e vedevamo.
Inventa una scusa e mi dice di no.
Lo blocco e gli scrivo una lettera.
Lettera elaborata nelle varie sedute con il mio terapeuta.
Lettera che in maniera serena gli spiega che se lui vuole avermi fuori dalla sua vita, io il premio di consolazione, ossia i suoi auguri, non li voglio e dove finalmente gli spiego come mi sono sentita io dopo la fine della storia: NON AMATA/VISTA/SCELTA... RIFIUTATA.
Mi risponde con una lettera.
Mi dice che non riesce ad aver un rapporto civile con me perché, secondo lui, non mi piacerebbe neanche in questa veste.
Mi parla della sua sofferenza nell’aver accantonato il suo progetto di vita con me.
Mi dice che gli manca la mia famiglia.
Mi dice che ormai è passato tanto tempo, che siamo lontani e distanti, ma subito dopo aggiunge una carrellata di cose che gli mancano di noi, dai viaggi fatti ai viaggi che ancora dovevamo fare, mi fa un elenco di ricordi che mi fanno piangere.
Mi dice che gli manca non solo fare l’amore insieme, ma i nostri pranzi, le nostre chiacchierate.
Mi dice che quello che ha vissuto con me, non lo aveva mai vissuto e non ha intenzione di ricercarlo.
Mi dice che gli dispiace che sia finita, che forse quello non fatto per una vita di coppia è lui.
Mi chiede scusa se mi ha fatto sempre male.
Mi augura di realizzare tutti i miei sogni professionali e non perdere la mia vitalità.

Così l'ho chiamato ed era lui interessato alla mia vita, a chiedermi come stessi, ma non mi ha chiesto di vedermi.
Nessuno dei due ha parlato delle proprie lettere, mi ha detto che gli dispiaceva sentirmi sottotono.

Ne ho parlato in seduta.
Quello che ho chiesto e chiedo anche a voi, è perché a me fa così tanto male?
Perché sento che tra me e lui c’è un filo che ci continua a legare?
Sono pazza io?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Gentile Utente,

rileggo il suo primo consulto qui riguardante questa faticosa situazione: sono passati cinque anni.

Lei nel frattempo ha intrapreso una psicoterapia. Scelta adeguata.
Perché scrivere ancora anche a noi?

Lei è seguita da una Psicoterapeuta in carne ed ossa, che La conosce in presenza da qualche tempo.
Perchè chiede a noi la stessa cosa che ha chiesto in seduta? E cioè: "perché a me fa così tanto male? Perché sento che tra me e lui c’è un filo che ci continua a legare? Sono pazza io?.."
Noi non possiamo, online, con pochissimi dati, dare risposta certa alle Sue domande. E neppure segnalarLe una eventuale dipendenza affettiva. Nè un lutto incistato.

Abbia fiducia nella Sua Terapeuta; non disperda le Sue energie online (sia pure qui, dove ogni Specialista ci mette il nome, la faccia, il curriculum, i riferimenti) quando ha la fortuna di poter avere una riferimento certo in presenza.

Le auguriamo serenità.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Buonasera dottoressa,
La ringrazio per la sua risposta e per il suo augurio.Preciso solo che la mia domanda non voleva essere un'offesa né a voi dottori e al vostro lavoro,né tanto meno al mio nuovo terapeuta ...in 5 anni sono successe tante cose....tra cui anche un cambio di professionista.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Certo la Sua richiesta non è stata interpretata come "..un'offesa né a voi dottori e al vostro lavoro, né tanto meno al mio nuovo terapeuta ...",
semplicemente Le è stata fornita una indicazione di percorso psicologico/psicoterapico corretto.

Ma Lei, come mai non ha riposto alla domanda sul come mai ha scritto anche qui? Quale è il vero motivo?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,
il vero motivo è l'essermi sentita angosciata, ma nello stesso tempo anche tanto sciocca a stare così dopo tanto tempo.
La lettera del mio ex, nella quale si percepisce dolore anche da parte sua, non me l'aspettavo e ha riaperto in me tanto dolore.
Ovviamente di questi stati d'animo ne ho parlato con il mio terapeuta che mi ha detto che elaboreremo tutto ciò nella prossima seduta (Seguo un approccio EMDR).
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
... e dunque buona prossima seduta.

E buoni giorni di festa.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Eleonora Lombardi Psicologo 10
Gentilissima signora,
mi dispiace molto per la situazione che descrive, il disagio e la preoccupazione che prova sono assolutamente comprensibili. Le ferite dei legami affettivi possono essere estremamente dolorose e la loro cura richiede del tempo.
Parli apertamente con lo psicologo di sua fiducia è importante che costruiate insieme un percorso fatto su misura finalizzato al fronteggiamento e alla gestione di questo rapporto così complicato. Con ulteriori dettagli, uno psicologo può aiutarla ad elaborare i pensieri e i vissuti. Insieme potrete trovare le strategie ottimali.
Le auguro un buon proseguimento
Cordialmente

Dr.ssa Eleonora Lombardi
Psicologa Clinica specialista nella Salute Mentale
Percorsi online e presenziali

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Utente
Utente
Dott.ssa Lombardi
la ringrazio per il suo modo tanto comprensivo ed accogliente.
Ripeto che io mi fido tanto del mio terapeuta, rispetto a quello precedente si è creata molta empatia ... il mio è stato solo uno sfogo, forse dovuto anche all'impazienza per il prossimo incontro che, per ragioni del tutto mie, è stato spostato di qualche giorno rispetto alla nostra solita periodicità degli incontri.