In realtà cosa ho?

Salve dottori,
Ho 29 anni e da anni ormai soffro di ipocondria con ansia sociale annessa.

Gli attacchi di panico ormai so gestirli, sono diventata abbastanza padrona anche della mia ansia tanto che tendo a sforzarmi a fare le cose per cercare di sconfiggerla ma ultimamente c'è una cosa che mi attanaglia.

Sto provando nuovi tipi di pensieri intrusivi che mentre prima erano legati solo alla salute fisica adesso per di più si legano alla salute mentale ad esempio " e se impazzisco?
Potrei avere qualche malattia mentale?
Perché non provo più sentimenti?
"
Ultimamente mi sta anche capitando che ad un pensiero che ormai facevo da tempo e cioè avere un figlio mentre prima era legata un emozione positiva adesso è un continuo " e se nasce e non mi affeziono?
" Oppure sentendo tutte quelle notizie brutte su cosa fanno alcune madri ai figli " e se divento come loro?
"
Al fianco di questi ultimi sintomi ovviamente ci sono ormai da anni: non riesco ad andare a mangiare fuori con persone che non conosco o con cui non sto tranquilla o anche semplicemente in alcuni giorni non riesco proprio con nessuno.
A volte sperimento dei blackout sentimentali, guardo i miei o il mio compagno e non provo nulla, a volte mi chiedo se voglio loro bene davvero...
Sono continuamente sovrappensiero, sempre a rimuginare sulle stesse cose.

Però d altra parte molto lucida, quasi eccessivamente razionale perché è come se ogni momento fosse buono per perdere il controllo e quindi sto sull'attenti.

Vorrei estirpare dal mio stomaco quella sensazione che me lo stringe ogni volta che penso a tutte queste cose ma i percorsi psicologici non hanno mai avuto un ottimo risultato.

Chiedo un consulto a voi perché magari è solo l'insieme di tutte queste cose che mi rende così "fissata" o magari ho davvero qualcosa.

Grazie mille
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
partiamo dalla sua auto-descrizione: "Sono continuamente sovrappensiero, sempre a rimuginare sulle stesse cose. Però d altra parte molto lucida, quasi eccessivamente razionale perché è come se ogni momento fosse buono per perdere il controllo e quindi sto sull'attenti".
Lei avverte queste sensazioni come contrastanti, ma sono la stessa cosa, dipendente da un'unica causa: l'ansia che provoca il rimuginio ossessivo, distogliendola dalla realtà ma lasciandole un'unica vigilanza: la preoccupazione sulla sua salute mentale.
Nella sua città esistono validi specialisti per il suo disturbo, ma lei dice: "i percorsi psicologici non hanno mai avuto un ottimo risultato".
L'uso del plurale mi fa temere che abbia iniziato diversi percorsi senza mai impegnarsi, abbandonandoli più volte, e questo, per una persona ansiosa, è il corrispettivo delle diete perennemente cominciate e mai condotte a termine per le persone con disturbi alimentari.
Lei non ci dice molto di sé: non ci racconta le sue attività di studio e di lavoro, se è economicamente autonoma, qual è la sua situazione affettiva.
Il fatto che ci abbia scritto è buon segno: qualcosa si sta muovendo in lei e forse finalmente vuole iniziare a prendersi cura di sé stessa. Cerchi al più presto qualcuno a cui affidarsi.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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