Come comportarsi con un padre che non si ama

Salve a tutti, sono un ragazzo di 30 anni, ho perso mia madre improvvisamente cinque mesi fa.

Ero molto legato a lei che era il mio punto di riferimento.
A distanza di pochi mesi, nonostante io abbia ripreso le mie normali attività percepisco nel profondo come la mia vita sia stata deturpata e irrimediabilmente spezzata da questa perdita.

Non vivo più da tempo nella casa dei miei e in passato facevo ritorno quasi ogni mese per qualche giorno.

Ora dopo un periodo iniziale, in cui sono rimasto là per essere di supporto a mio padre, ho difficoltà a tornare e a sentirmi in pace in quella casa.


Non ho un buon rapporto con mio padre che è un uomo che a malapena sopporto, non provo alcun rispetto per lui per via dei sui gesti di violenza verbale e non, che ha inflitto a me a mia madre alle mie sorelle maggiori e tuttavia sono stato presente quando mia madre è venuta a mancare perché lui è pur sempre mio padre.


Recentemente mia sorella mi ha raccontato di averlo visto in compagnia di un altra donna, che forse frequentava anche prima della morte di mia madre.

Le ho risposto che non possiamo sapere che rapporto possano avere e che comunque non potrebbe peggiorare la nostra considerazione ormai pessima che abbiamo di lui.
Ma questa risposta non convince neanche me.


Ora mi sembra che alla distanza geografica fra me e il resto della mia famiglia si sia unita anche una distanza dettata dal dolore e dalla disistima che ho per mio padre.

Se penso al natale che verrà, quando in passato ci riunivamo per il pranzo del 25, mi viene l'ansia e vorrei che quel giorno sparisse per non doverci pensare.


Non ho raccontato che dei cocci di quello che è la mia vita oggi, non c'è una domanda diretta che vorrei farvi, ma vi chiedo dei consigli.

Io che sono solito rimuginare sulle cose che mi accadono sforzandomi di trovare un modo per interpretarle e andare avanti, ora sono spiazzato e disorientato.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

che lei si senta "spiazzato e disorientato"
non deve meravigliare; la sua mamma è morta solo cinque mesi fa; ed improvvisamente. E ciò aggiunge impreparazione al dolore, rendendo più complessa l'elaborazione del lutto.

La scomparsa del genitore di riferimento porta alla luce, illumina crudamente, tutte le crepe della relazione con l'altro genitore; obbligando il figlio, la figlia, ad un impegnativo lavoro di ristrutturazione della relazione rimasta; processo che avviene con modalità strettamente personali.

Può darsi che suo padre si veda con un'altra donna, certe persone non sanno stare da sole. Ma, come dice lei, ciò modifica poco la considerazione che avete di lui.
Le consiglio vivamente di non pensare (ma soprattutto di non "rimuginare"!) già a Natale, siamo solo all'inizio dell'estate. Ne corre di acqua sotto i ponti, chissà se lui stesso vorrà partecipare al pranzo di Natale, oppure se preferirà trascorrerlo con altre persone. E' inutile e improduttivo cercare di prepararsi al futuro quando non sappiamo minimamente come esso sarà e se le proprie varie previsioni si avvereranno; porta via energie, riempie di tristezza e di impotenza.

Pensi a se stesso ora, pensi alla ferita che lei stesso ha e a cui forse non ha dedicato sufficiente attenzione e cura.

Saluti cari.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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