Doc o omosessualità non accettata

Salve
Sono un ragazzo di 26 anni che da 6/7 anni soffre di ossessioni omosessuali.
Ricordo che da bambino mio zio con cui passavo molto tempo mi spingeva all’eterosessualità con frasi del tipo (ti piace quella bambina?
Se non ti piace allora sei gay!) e io ricordo che già allora guardavo le bambine provando ansia.
Pian piano ho iniziato a scherzarci su dicendomi gay anche se realmente non sapevo cosa significasse.
Quando sono diventato più grande ho iniziato ad avere fantasie omosessuali verso gli adulti, in particolare il padre di un mio amico ed attori.
E questa cosa non mi ha mai infastidito anche se qualche dubbio sulla mia sessualità iniziai ad averlo.
Alle medie mi sono innamorato di una mia compagna, ci sentivamo per messaggio, mi piaceva, ricordo che desideravo parlarci, starci insieme, il contatto fisico e facevo anche pensieri su un eventuale famiglia con lei ma ricordo che non avevo una vera e propria attrazione sessuale, cosa che continuavo ad avere per gli uomini sopra citati, ma non davo peso.
Alle superiori mi sono innamorato (credevo) di un mio professore che mi valorizzava tantissimo e che mi trattava quasi come un figlio, tanto che nacque un legame che andò avanti anche finita la scuola.
Nel frattempo sognavo una vita con una donna ma anche solo guardandole provavo ansia.
Non ci pensavo, tanto c’era lui che mi faceva stare bene.
Col tempo mi sono reso conto che questo rapporto era diventato ossessivo, senza la quale non sapevo stare.
Inoltre iniziai a star male perché quelle emozioni avrei voluto provarle con una donna, ma non riuscivo perché anche solo guardando una ragazza provavo ansia.
Spunta la domandina: ma allora sono davvero gay?.
Da qui pensieri ossessivi alla ricerca di prove e controprove.
Iniziai comunque una relazione con una ragazza, ma stavo malissimo, non riuscivo a provare attrazione, nonostante fosse una bella ragazza, facevo confronti tra il rapporto con lei e quello con il prof.
Arrivai anche al sesso ma lo vissi malissimo con una forte ansia da prestazione.
Il tutto confermava i pensieri.
Mi decisi ad andare da uno psicologo che fin da subito mi disse che si trattava di doc.
Mi spiegò i meccanismi del doc e della paura e mi trovai pienamente.
Continuai il percorso e iniziare a stare meglio.
Mi disse piano piano di provare ad avere rapporti con le donne senza farmi domande concedendomi ansia, e pensieri senza dare risposta e concedendomeli senza cercare di scacciarlo.
Il problema sta nel fatto che provo ma non riesco, perché quando guardo una donna inizio a chiedermi se mi piaccia, se ci farei sesso ed entra subito in gioco l’ansia che mi porta all’evitamento.
Stesse domande me le pongo con gli uomini con il conseguente risultato che credo mi piacciano davvero e che desidererei vermante farci sesso.
Ho provato ad arrendermi al fatto di essere gay ma continuo ad avere pensieri ossessivi e non riesco a capire se le ossessioni sono solamente un mio modo per non accettare la mia omosessualità.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

ci dice che
"Mi decisi ad andare da uno psicologo che fin da subito mi disse che si trattava di doc.
Mi spiegò i meccanismi del doc e della paura e mi trovai pienamente.
Continuai il percorso e iniziare a stare meglio."

Il percorso è tuttora in atto?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Si il percorso sta continuando a fasi alterne. Nel senso che quando comincio a stare meglio diminuiamo fino ad interrompere gli appuntamenti. Ho avuto diverse ricadute, a volte brevi altre più pesanti come l’ultima che è iniziata a dicembre e che valuto come la più pesante di tutte. Il mio dubbio sta nel fatto che anche quando mi sento più sereno la situazione non cambia, riesco ad accettare i pensieri che diminuiscono notevolmente di intensità ma comunque ci sono, e continua a persistere l’ansia che provo con le ragazze. Ho provato ad uscire con delle ragazze come mi ha consigliato il dottore ma inizio da subito a provare ansia fortissima con pensieri del tipo: non mi piace, la sto solo prendendo in giro, lo faccio solo perché non voglio accettare di essere gay, non provo le stesse sensazioni che provo con un uomo ecc.. oltre ai continui test per capire se mi piaccia o meno . E di conseguenza tronco i rapporti quasi sul nascere, il dottore dice che sono evitamenti che però non fanno altro che rafforzare la mia paura. Il punto è che a volte stremato mi arrendo al fatto di essere veramente gay la paura per un po’ si svuota, inizio a percepire il tutto come un assurdità e dopo poco il dubbio si ribalta e diventa e se andassi con un uomo ma in realtà fosse davvero doc e farei solo più confusione? Oppure penso al coming-out ma mi rendo conto che non sarebbe la soluzione al problema che non è quello di dirlo al mondo, ma il fatto che non capisco davvero cosa sono in realtà. Inoltre sto passando le giornate a fare ricerche sul web che mi mandando sempre più in confusione perché ho l’impressione che la mia situazione sia differente da quelle di altri affetti da doc. Cosa ne pensa?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile Utente,

in replica ci dice che ".. Ho provato ad uscire con delle ragazze come mi ha consigliato il dottore ma inizio da subito a provare ansia fortissima con pensieri del tipo: non mi piace, la sto solo prendendo in giro, ..".

Chieda al Suo Psicologo (che deve essere anche Psicoterapeuta per poter curare; lo ha verificato?)
- di insegnarLe cosa e come fare a fronte dei pensieri ossessivi,
- se abbia valutato anche l'opzione farmacologica di supporto alla psicoterapia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Assolutamente, psicologo psicoterapeuta, inoltre uno dei più quotati nella mia zona. Chiedo scusa se non riesco ad essere esaustivo tramite scrittura ma non mi riesce facile cercare di trasmettere al completo le mie sensazioni. Con lui ho intrapreso la terapia cognitivo-comportamentale e come già riportato sopra ho iniziato da subito a star meglio (penso però di essermi molto aggrappato alla rassicurazione del fatto che si trattasse di doc e non di omosessualità repressa) i pensieri sono diminuiti di intensità e ho cercato di coglierli appunto solo come tali e non come realtà, ma il fatto che comunque di base la situazione non sia mai cambiata anche nei periodi più sereni e che continui ad avere ricadute mi fa pensare che sicuramente l’ossessione c’è ma che nasconda una verità che non riesco ad accettare. Specifico che mi sento più sereno quando non a che fare con ragazze e che i pensieri aumentino la soglia di intensità e inaccettabilità ogni qual volta provi ad instaurare un qualsiasi tipo di relazione con loro. Inoltre in quest’ultima ricaduta tutto quello che avevo appreso e quei segnali di miglioramento che avevo percepito sono stati completamente ribaltati. Il motivo del lavoro con le ragazze consigliato dal dottore nasce in virtù del fatto che io istintivamente mi senta eterosessuale, non sono assolutamente omofobo e mai lo sono stato, e ritengo di avere una mentalità molto aperta. Inoltre non ricordo di essere mai uscito con l’obbiettivo di conoscere uomini, ma sempre con l’istinto di conoscere/piacere alle ragazze nonostante però mi senta terribilmente insicuro con loro. Quasi mai sono riuscito a stabilire dei rapporti affettivi con le ragazze cosa che invece mi risulta molto facile con gli uomini, da qui la base di tutti i miei pensieri. Altra cosa, mi è capitato di aprire siti di incontri gay, ma sempre spinto dalla paura e facendo mille test , di fatto non ho mai scritto a nessuno, ed anche qui non riesco a comprendere se sia perché non ho intenzione reale di farlo o perché facendolo potrei scoprire di essere gay (ennesimo test).
Per rispondere alla sua seconda domanda: non è mai stato ipotizzato un supporto farmacologico.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

immagino che le considerazioni che ha fatto qui, le abbia esplorate infinite volte con il Suo Terapeuta.
Se lui non è riuscito a fare completamente breccia nelle Sue resistenze, è veramente ipotizzabile che potremmo riuscirci noi, Specialisti MedicItalia, che non la conosciamo per nullain presenza? Propenderei per il no.

Le pongo però un dubbio.
Considerato che sono ben ".. 6/7 anni (che Lei) soffre di ossessioni omosessuali.."
e che è fermo/bloccato al punto che ci ha descritto,
esplori con il suo Terapeuta l'ipotesi farmacologica a supporto della psicoterapia (oltre che della Sua qualità di vita, ovviamente).

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/