Blocco personale

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni.
Premetto di avere da sempre dei problemi coi miei genitori poiché non mi sento mai capita da loro, e ho avuto anche dei problemi a scuola, nella quale sono stata spesso messa in ridicolo davanti agli altri e i professori non mi hanno mai ritenuta all'altezza della scuola (insinuavano che io "non ci arrivassi" a capire determinati argomenti e problematiche).
Gli anni del liceo classico sono stati i più complessi e difficili da sopportare e durante l'esame di maturità non ho provato nulla, dovrebbe essere un momento di gioia e invece mi sentivo completamente apatica come se non fosse accaduto nulla.
Mi sentivo un macigno sulla testa che non mi permettesse di ragionare, e proprio questo enorme mattone me lo porto dietro tutt'ora, causandomi problemi a legare con le persone e a fare ragionamenti.
Non riesco nemmeno a esprimere le miei idee, le miei opinioni e sopratutto le mie emozioni.
Se qualcuno mi inizia a fare domande personali su me stessa vado completamente in black out, come se il mio cervello mi si spegnesse completamente.
Non so perchè reagisco così, ma so che odio questa situazione, perchè in queste condizioni mi sento estremamente stupida.
Sto avendo dei problemi con le mie amiche (le considero superficiali perchè pensano solo a fare gossip e sparlare degli altri).
Io voglio crescere e migliorare, voglio diventare una persona migliore per me stessa.
Ammetto di avere delle paure: paura del giudizio altrui o che qualcuno mi possa aggredire.
Soffro anche per il mio ragazzo, poichè vorrei dirgli tantissime cose su di me ma quando capita, o lui cerca di farmi aprire, mi sento di avere un ancora attaccata al piede che mi porta giù negli abissi e il mio cervello si spegne, non ragiona.
Vorrei capire meglio e vorrei riuscire ad andare avanti e ad esprimere senza paura le mie opinioni e soprattutto togliermi questo macigno dalla testa.
Come posso fare?
Grazie del vostro aiuto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
potrebbe cominciare con un colloquio clinico con uno psicologo della ASL, accompagnato da specifici test che possano chiarire se lei ha eventuali disturbi dell'attenzione o dell'apprendimento o dello spettro autistico.
Tutta questa paura a parlare e ad esprimere le sue idee potrebbe anche rimandare ad altro, ma tra le possibili cause ce n'è di più semplici.
Sta facendo l'università o già lavora? Come se la cava in questi due campi?
Restiamo in attesa.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com